Book-Addicted
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Molto molto carino! Ma da parte di Rick Riordan non mi aspettavo nulla di meno! Questa volta parliamo di dei egizi, anche se il bello di queste saghe di zio Rick è il fatto che tutto avvenga nello stesso mondo, tutte le varie mitologie si intrecciano e coesistono, tanto che i personaggi delle varie storie tra loro si incontrano (non vedo l'ora di leggere l'incontro tra Percy e i fratelli Kane). Rispetto alle altre saghe di questo autore abbiamo qualche elemento differente.. Niente semidei in questa saga, le divinità egizie hanno un modo diverso di approcciarsi agli umani.. se liberate entrano negli ospiti, fino a poterne prendere anche il completo possesso. Incontriamo quindi la difficoltà di Sadie e Carter che devono affrontare questa vera e propria invasione da parte di questi dei all'interno di loro stessi. Porterà loro grandi poteri, ma dovranno anche cercare di mantenere il più possibile la loro identità. E i due fratelli Kane ci sono riusciti ben oltre le mie aspettative, sorprendendomi anche alla fine! Non pensavo vi avrebbero rinunciato. Non comunque nel primo libro, ecco. I due fratelli sono decisamente diversi tra di loro, ma tutti e due mi hanno conquistata. Parliamo di 14 e 12 anni, quindi sono proprio dei ragazzini, ma Percy aveva più o meno quell'età quando lessi il primo libro della sua saga. Non so quanti libri comprenda questa saga, ma sarebbe bello vedere crescere anche Sadie e Carter. Carter è lo studioso, quello che ha girato per il mondo con il padre senza mai fermarsi, ma non sviluppando mai attrazione per il rischio.. anzi, ha sempre fatto tutto per compiacere il padre, ed essere il figlio perfetto. Durante questo libro si vede proprio come cambi tantissimo, direi anche grazie all'influenza della sorella. Sadie è il contrario di Carter. 12 anni di pura dinamite! Se qualcosa le viene detto di non farla, stai pur sicuro che la farà. Forse il suo è stato il ruolo più complesso.. Iside aveva una personalità decisamente forte, e Sadie ha dovuto lottare parecchio per farsi rispettare, pur parlando sempre di una ragazzina di 12 anni. Non posso non soffermarmi un attimo anche su Ziah e Anubi.. Riguardo a Ziah ammetto di non averci capito nulla! Diciamo che a livello di comprensione sono a livello Carter. Non mi era proprio passato per la mente che potesse non essere la vera Ziah. Mi è dispiaciuto tantissimo quando si è sgretolata, ma sono proprio curiosa di sapere come si evolverà la sua situazione in futuro.. Anubi mi ha conquistata con il suo fascino da dio dei funerali.. Sadie ti capiamo.. Come al solito Rick Riordan ha uno stile del tutto particolare e accattivante. Scrive per un'età ben al di sotto della mia, ma ogni volta mi affascina con le sue avventure! I suoi personaggi sono sempre così particolari che non passano mai inosservati.. Mi ha colpito soprattutto il fatto che questi dei che Riordan descrive sono totalmente diversi da quelli greci e romani. Di mitologia ne sapevo proprio poca prima di leggere questo libro, ma mi aspettavo comunque che dipingesse le divinità come aveva fatto per le altre sue saghe. Questo quindi un altro elemento differenziante, che ho comunque apprezzato! Mi è inoltre piaciuta molto la narrazione come trascrizione di una registrazione dei due fratelli.. davvero un'idea originale! Insomma, finalmente dopo tutto questo tempo che questo libro ha passato a prendere polvere sono davvero contenta di aver iniziato la saga e non vedo l'ora di proseguirla!
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