Book-Addicted
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Come evitare di essere "arcigna" nel recensire questo libro? Ho serie difficoltà nel farlo, ma ci provo. Premetto che non mi piace dare pareri sfavorevoli ai libri, specie se a scriverli sono autori emergenti, ma ho visto in giro l'entusiasmo con cui si parla di questo libro e quindi devo, per onor del vero, dire la mia. Allora, è questo gli fa conquistare le mie due penne e mezzo, l'idea della storia non era affatto cattiva, così per come si legge nella trama. Due ragazzi giovanissimi con un passato di ferite ancora aperte e di perdite si conoscono e dopo varie vicissitudini e intralci si salvano a vicenda grazie al potere dell'amore che "cura" sempre. Nulla da eccepire su questo, anzi in linea con il genere in questione. Avrei anche soprasseduto alle varie "scopiazzature" da altri libri , perché capita di prendere spunto da quelli, ma niente, questo libro fa acqua da tutte le parti. È pieno di imprecisioni, di errori grossolani, anche a livello di tempi verbali (e lungi da me citarne la punteggiatura, in quanto ultimamente vengo bacchettata proprio per quella 😂), di incongruenze temporali, di sbagli di scena, di buchi di trama. Sono narrati aneddoti ed episodi, passati e presenti, che non hanno spiegazione logica. Un esempio
Ad un certo punto l'autrice racconta di un incendio doloso che ha raso al suolo il rifugio della riserva che si trova nella foresta; a parte che nessuno si accorge di niente finquando le fiamme non distruggono tutto, tranne gli alberi (e già qui.. ) ma, ciò che mi ha lasciata perplessa è il fatto che, lo ricostruiscano,dalle fondamenta, in quattro ( due adulti e due adolescenti ) in poco più di mezza giornata, dopo aver prima sgombrato lo spazio dalle macerie del precedente. Non è ben specificato dove finiscano quelle macerie, solo il fatto che vengano rimosse dal sito, a mani nude. Il tutto in una manciata di ore e sotto metri di neve. Tempisticamente e fisicamente impossibile se si pensa che in precedenza viene citato il fatto che ci sono voluti mesi per costruirlo. In seguito, però, si fa riferimento a tempi esecutivi diversi, ma la scena in questione ha una collocazione temporale di un giorno. Questa è una delle incongruenze che ho notato e che mi viene in mente perché, in effetti sono tantissime le cose che tempisticamente non funzionano a livello di normale svolgimento dei fatti e della trama. Altra cosa che ho trovato un po' strana:
Nive non è mai andata a scuola, pur essendo sotto la tutela dei servizi sociali che non si accorgono di nulla, anzi, la spostano da una famiglia all'altra. Inverosimile direi, se si pensa che ha vissuto a Londra e a Parigi, e non in paesini sperduti. Ad un certo punto, però, senza aver ricevuto nessun tipo di istruzione, la ritroviamo nei suoi ricordi a leggere classici. Altra cosa che salta agli occhi è il fatto che a volte sia esageratamente introspettivo (mi riferisco ai pensieri, sempre presenti, di Nive nei riguardi degli altri personaggi, ma in special modo quelli riferiti a Hurst) il che diventa fastidioso, oltre a dare l'impressione che lei ragioni con due cervelli, quello suo e quello del ragazzo. Poi ,e questa cosa la trovo esilarante, sono gli adulti che ruotano intorno a questi ragazzi a spingere per farli stare insieme. Li lasciano persino a dormire da soli, di notte, nella foresta, ma, nel contempo, però, gli intimano di non "consumare". Contraddittorio a mio parere. Ma vabbè 😂 Unica cosa apprezzabile, che sono riuscita a trovare, potrebbero essere le citazioni tratte da leggende Navajo, o di altre tribù di nativi americani, che servono da spunto all'apertura di ogni capitolo. Non mi sono documentata, quindi non saprei se sono tratte da testi esistenti. Do per scontato che, almeno in questo l'autrice sia stata più accorta. I personaggi sono caratterizzati in modo elementare e spesso sono vittime di contraddizioni comportamentali e caratteriali, ma proprio tra una scena e l'altra. Nive viene descritta come una ragazza che ha superato tante difficoltà senza mai spezzarsi, anzi, restando buona e generosa ma poi, subito dopo la stessa crolla debolmente non appena capisce che Hurst si rifiuta di provare amore per lei. Lui è quanto di più incomprensibile, scostante e insopportabile ci possa essere. Un vero peccato perché anche l'ambientazione, che avrebbe potuto in un certo senso salvare il libro, è approssimativa. Ho davvero faticato a finirlo, ma volevo capire se almeno il finale fosse degno di merito; l'ho trovato un po' troppo scenico ma non male per il colpo di scena. Che posso dire a discolpa dell'autrice e dei suoi tanti estimatori? Sono diventata troppo vecchia ed esigente per far passare per "bellissimo" un libro che ha innumerevoli carenze. Forse con le opportune revisioni e correzioni potrebbe diventare un libro godibile, perché, ripeto, l'idea di base, che sta sotto tutto il "pasticciare" generale, è senza dubbio buona. PS: Scusate se ho argomentato lungamente ma, non mi andava di bocciare un libro e non spiegarne precisamente i motivi.
Edited by guerriera - 16/2/2023, 16:44
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