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Recensione di "La spada del destino" (Saga di Geralt di Rivia #2)Andrzej Sapkowski
Informazioni riguardo a "La spada del destino" Titolo: La spada del destino Saga: Saga di Geralt di Rivia #2 Autore: Andrzej Sapkowski Editore: Nord Trama: Geralt di Rivia è uno strigo, un assassino di mostri. Ed è il migliore: solo lui può sopraffare un basilisco, sopravvivere a un incontro con una sirena, sgominare un'orda di goblin o portare un messaggio alla regina delle driadi, fiere guerriere dei boschi che uccidono chiunque si avventuri nel loro territorio. Geralt però non è un mercenario senza scrupoli, disposto a compiere qualsiasi atrocità dietro adeguato compenso: al pari dei cavalieri, ha un codice da rispettare. Ecco perché re Niedamir è sorpreso di vederlo tra i cacciatori da lui radunati per eliminare un drago grigio, un essere intoccabile per gli strighi. E, in effetti, Geralt è lì per un motivo ben diverso: ha infatti scoperto che il re ha convocato pure la maga Yennefer, l'unica donna che lui abbia mai amato. Lo strigo sarà dunque obbligato a fare una dolorosa scelta: difendere il drago e perdere Yennefer per sempre, o infrangere il codice degli strighi pur di riconquistare il suo cuore..
Recensione ed analisi by Kuroi Neko Valutazione: Ed eccomi a recensire il secondo volume della saga di Geralt. Si tratta di una raccolta di sei racconti brevi, e possono essere considerati – come quelli del primo volume – un’introduzione all’universo fantasy di Sapkowski. Nonostante il consiglio sia sempre quello di leggere le serie in ordine, questo volume può essere letto anche a sé stante, in quanto vi sono pochissimi riferimenti alle storie precedenti e non ha ancora inizio la storia centrale, che prende avvio con il terzo volume.
Ciò che mi ha colpito maggiormente di questa raccolta è come Sapkowski si dimostri abile sia nel raccontare crudamente combattimenti militareschi, sia nell’affrontare teneramente storie d’amore e più in generale relazioni complesse tra i vari personaggi. Personalmente, spesso mi sembra che nei fantasy le storie d’amore vengano inserite “perché si deve”, mentre qui non è affatto così. La turbolenta relazione tra Geralt e Yennefer è gestita davvero bene, oltre ad essere integrata abilmente nella trama stessa. Anche l’amicizia tra lo strigo e il menestrello Ranuncolo è commovente nonostante le sfumature comiche; purtroppo la serie Netflix ha trattato il cantastorie abbastanza male.
Geralt rimane comunque il personaggio perno intorno a cui girano tutte le vicende, e qui continua il suo approfondimento psicologico. Lo vediamo brancolare nel buio, alla continua ricerca di risposte ai suoi dilemmi esistenziali e a pane da mettere sotto i denti. In questa raccolta emerge in particolare il tema del passato; all’inizio viene sottolineato come lo strigo corra a capofitto senza voltarsi mai, terrorizzato dalla morte che lo segue ovunque vada e dal suo stesso passato. Questa corsa spericolata lo porta tuttavia molto vicino alla sua stessa morte, lo costringe a fermarsi e ad iniziare faticosamente ad affrontare sia le scelte prese da lui stesso, sia quelle che altri hanno preso per lui. Sarà in particolare l’incontro con la sua “bambina sorpresa” Ciri a dare una svolta alla sua esistenza, sullo sfondo di un mondo in guerra che lascia presagire tempi burrascosi.
Stile di scrittura: l'autore alterna abilmente descrizioni, dialoghi e scene d'azione. Non ho trovato la lettura né noiosa né difficoltosa da seguire. Consigliato a: amanti del genere fantasy, va ricordato però che si tratta di un fantasy d'azione e non di un epic fantasy. Non aspettatevi descrizioni in stile Tolkien.
Edited by Kuroi Neko - 19/3/2020, 15:42
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