Recensione di Morbide guance - Natsuo Kirino

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    Recensione di "Morbide Guance"

    Kirino Natsuo

    Cover Morbide Guance


    Informazioni riguardo a "Morbide Guance"


    Titolo: Morbide Guance
    Autore: Kirino Natsuo
    Editore: Neri Pozza
    Trama: Kasumi è nata e cresciuta nell'Hokkaido, ma fugge ben presto a Tokyo, dove sogna di realizzare una vita libera e diversa da quella monotona e squallida dei suoi genitori. Sposatasi con un tipografo mite e serio, Kasumi cerca una via di fuga nelle braccia di un cliente del marito con il quale inizierà una relazione segreta e appassionata, che indurrà l'uomo a comprare una casa nell'Hokkaido per ospitare la donna e la sua famiglia. Nel corso di questo soggiorno, la figlia maggiore di Kasumi scompare senza lasciare traccia. Convinta che la scomparsa della bambina sia il meritato castigo per aver tradito il marito, le figlie e, anni prima, i genitori, Kasumi intraprende un viaggio alla ricerca della figlia che la ricondurrà alle sue origini.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :ink:
    Mi aspettavo un giallo più tradizionale, devo ammetterlo. In realtà non so nemmeno se si può definire giallo o thriller, visto che non è chiaro come sia sparita la bambina, nemmeno nell'epilogo. Ho avuto più l'impressione che il libro volesse raccontare il percorso di Kasumi che fin dall'inizio cercava la libertà. Un romanzo molto psicologico, devo dire. Kasumi viene talmente assorbita dalle ricerche di Yuka che finisce per trascurare la figlia che le rimane, per non parlare della vita stessa. Finisce per vivere con l'unico scopo di ritrovare la figlia, convinta che sia ancora viva, finché non incontra Utsumi. Questo Utsumi si fa avanti per aiutare nelle ricerche, ma è solo per ingannare la noia. Questo libro è pieno di persone poco empatiche, secondo me. Kasumi immersa nel senso di colpa, Michihiro che non si capisce se è solo ingenuo o rassegnato, Utsumi che offre il suo aiuto per un semplice capriccio... C'è da dire che il tutto è abbastanza realistico, solo che non so se tutta questa realtà fa per me. Se il mio scopo è evadere dalla realtà ha poco senso andare a leggere libri così.
    Ah, però ho constatato come la mia passione per anime e manga mi abbia aiutato a fare a meno del glossario alla fine del libro dove spiegavano termini specifici come "tatami" e via dicendo. Sono soddisfazioni.
    Stile di scrittura: scorrevole, se la storia è il vostro genere.
    Consigliato a: persone a cui piacciono le storie aperte, senza un finale chiaro e a cui piace l'aspetto psicologico della vicenda..
     
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    Ti capisco, anch'io mi sento "tradita" quando mi butto in un libro per scappare dalla realtà e mi ritrovo in uno scenario troppo realistico!
     
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    Inserisco in lista recensioni ;)
     
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2 replies since 27/4/2019, 11:20   101 views
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