Disintossicati dai libri
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Milano non è una città d'arte come lo possono essere Roma, Firenze o Venezia, ma offre alcuni spunti sulla storia recente che magari val la pena di andare a vedere, quindi dimentichiamo il Duomo, il castello sforzesco o il cenacolo, e avviciniamoci ai navigli.
Domenica con amici, armati di bicicletta abbiamo ripercorso trentacinque chilometri di ciclabile seguendo il Naviglio Grande che portava l'acqua a Milano, l'acqua che veniva utilizzata dalle industrie manifatturiere, poi passate all'energia elettrica. Lo spunto me lo ha dato un documentario che ho visto su NHK, un canale giapponese che viene trasmesso in Europa per far conoscere la cultura giapponese. In questo documentario, ad uso e consumo del popolo giapponese, la troupe televisiva si è addentrata nel vicolo dei lavandai, nelle case di ringhiera, e fino alle colonne di San Lorenzo. Il vicolo dei lavandai, da ora vita a ristorantini, ma sono ancora visibili i vecchi lavatoi in pietra, dove le donne in ginocchio lavavano i panni nell' acqua prelevata dal naviglio grande, poco più in là è visitabile uno degli ultimi cortili milanesi rimasti intatti, di giorno il portone è aperto perchè al piano terreno vengono ospitati numerosi negozietti, ma in questi cortili in selciato si può respirare l' aria del ragazzo della via Gluck, alte case, con balconi e ringhiere, un bagno per ogni piano, e le famiglie che condividevano, più o meno in armonia, la vita di tutti i giorni. Ancora, poi, negozi di artigiani, restauratori e liutai. Dopo la darsena ci possiamo avvicinare alle colonne di San Lorenzo, dove un barbiere storico tiene aperto il suo atelier, con le ore scandite dal passaggio del tram, un passaggio ristrettissimo tra le case e le colonne di epoca romana. Ultima tappa del giretto, più in la in via Torino la chiesa col sepolcro di San Satiro, dove le geometrie del Bramante ingannano l' occhio ancora oggi.
Per chi non fosse del nord ovest, e non conoscesse "l'apericena", qui la sera si riempe di vita, una moltitudine di localini offrono aperitivi dallo Spriz allo "Sbagliato", tipico milanese, il fondo del naviglio grande è vitalissimo quando cala il sole.
Un saluto.
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