Una gelida notte rossa

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    Fallen in love with books

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    Non molti anni prima, il genere umano conduceva una vita normale e tranquilla. Vi erano guerre, vi era la pace, vi era l'umanità. Ma qualcosa accadde. Gli uomini, per la prima volta, dovettero unirsi per combattere qualcosa di diverso.
    Quelle creature, così terribilmente uguali agli esseri umani, iniziarono il proprio attacco alla vita quotidiana della società, spezzando ogni abitudine di qualsiasi persona esistente.
    Non ci volle molto prima che il genere umano rischiasse di estinguersi, così i pochi superstiti formarono piccole comunità e vissero come nomadi tra le macerie di quelle che ormai ricordavano vagamente le vecchie metropoli di un tempo.
    L'uomo, un tempo razza dominante, divenne schiavo della paura.

    Quella gelida notte, il tremendo affanno di Robert non era sufficiente a coprire i passi pesanti di quella creatura. Il terrore, ormai albergato nell'anima del povero ragazzo, stava inesorabilmente divorando ogni briciolo di speranza che risiedeva nel suo cuore.
    Sfinito, dopo aver tentato invano di sfuggire alla sete di sangue di quella creatura, il giovane soldato decise di trovare riparo in una vecchia capanna nella quale si era imbattuto.
    Accasciato in un angolo, egli si affidò nelle mani della divinità alla quale era tanto devoto, con la speranza che qualche miracolo potesse porre fine a quell'agonia. Ma in quella particolare occasione, la fiducia non fu la benvenuta. Robert sapeva, in cuor suo, che la sua esistenza stava per spegnersi. Al che iniziò a chiedersi se il suo cammino in vita fosse stato così sbagliato al punto da meritarsi una fine tanto atroce.

    Erano passati ormai due anni da quando Robert decise di arruolarsi nell'esercito per offrire il suo contributo al genere umano nella guerra senza precedenti che, qualche anno prima, aveva strappato la vita dei suoi genitori. Egli aveva sacrificato la propria esistenza per una causa che riteneva giusta.
    In quegli ultimi momenti di vita, Robert chiuse gli occhi cercando di immaginare i pochi momenti che valevano la pena di essere conservati nella sua mente, ma fu il buio. Le uniche immagini che riusciva a formare erano quelle che rappresentavano l'inferno col quale ha convissuto per tutta la sua vita. Quelle orrende creature erano divenute il suo incubo, come quello di ogni altro umano che ancora non aveva avuto il dispiacere di imbattersi in una di esse. Perché, a detta di molti, chi è protagonista di tale evento difficilmente potrà sopravvivere per raccontarlo.

    Passarono pochi minuti, poi Robert non riuscì più a trattenere le lacrime. In fondo, egli restava pur sempre un essere umano. Il panico, per quanto egli cercasse di placarlo, iniziò a farsi breccia tra le emozioni del ragazzo.
    Quei passi si facevano sempre più pesanti, così come la paura che inghiottiva lentamente la lucidità di Robert. Stranamente, quell'assordante rumore, rappresentava nient'altro che altro tempo rubato alla morte. Sapeva, nel profondo, che quando quei passi sarebbero cessati, a far loro compagnia nell'eterno silenzio sarebbe stata la sua vita.
    Il ragazzo pensava a come la creatura avrebbe deciso di ucciderlo, ma conosceva già la risposta, pur tentando di dimenticarla. "Loro" hanno la brutta abitudine di nutrirsi del corpo umano, divorandoli a sangue freddo.

    Dei gemiti, dei versi agghiaccianti e terrificanti nelle vicinanze della capanna. Quella creatura poteva sentire l'odore che il sangue delle ferite di Robert emanava.

    Rivedere l'inferno, in prima persona. Era la cruda realtà alla quale lo sfortunato ragazzo doveva accettare di appartenere.
    La sua mente improvvisamente rammentò le disgustose immagini di quei bambini divorati, di quei corpi mutilati e del rosso del quale si tingevano il cielo e le strade quando quelle orribili creature saziavano la loro sete di sangue.

    I passi cessarono. Il tetto della capanna venne spazzato via e la creatura afferrò con la sua enorme mano il corpo senza forze di Robert. Lentamente lo avvicinò ai suoi denti appuntiti come lame, mentre il povero ragazzo esaurì la poca voce che gli era rimasta a causa delle sue inutili grida di disperazione e terrore.
    Persa la speranza, Robert pensò a quei tramonti che nella sua infanzia amava osservare. Quel ricordo di un cielo rosso che, quella notte, assomigliava al colore del quale si tinse il sorriso di una terrificante creatura.

     
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    Riesci sempre a sfuggirmi! Ho visto solo ora appena ho un attimo lo leggo di sicuro!😄

    Ok fatto...hai sempre idee particolari, è interessante ma ti dico la verità non mi ha fatto impazzire mi era piaciuto di più l'altro probabilmente il "problema" sta anche nel fatto che non è un tipo di storia che mi attira molto ma se fosse l'inizio potrei anche decidere di andare avanti per scoprire che succede dopo 🤔 Dipenderebbe tutto dalle pagine successive.....😊

    Ps bel sorriso!😂

    Edited by Pagi79 - 3/12/2016, 15:17
     
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1 replies since 12/11/2016, 04:51   56 views
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