Jordan Bell

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    Disintossicati dai libri

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    Sono sempre io, yeah! Scusate se vi stresso per l'ennesima volta ma penso di aver bisogno davvero di aiuto in questo momento. Sto cercando di usare uno stile un poco diverso dal mio (perché mi affascina di più) e non so sto riuscendo nell'impresa. Vi posto un piccolo estratto proprio per non appesantirvi. Vi prego criticatemi e distruggetemi in modo costruttivo :O




    2012

    L’ombra del Jordan Bell Palace si mostrava minacciosa sulle verdi radure di Central Park. Quella mattina un vento leggiadro cullava gli alberi che per tutta la notte si erano dimenati tra loro quasi in collera. Le strade erano un via vai continuo di veicoli che si muovevano, cinici, tra gli sguardi bizzosi dei molti lavoratori presenti sull’isola di Manhattan. Tra questi, al suo primo giorno di lavoro, vi era George Richards che si incamminava con passo svelto sulla Fifth Ave. Alto poco più di un metro e settanta e dai modi altezzosi, indossava una camicia di lino blu e delle larghe brache nere che andavano a finire sui lacci delle scarpe di camoscio.
    All’incrocio con la Madison Ave, il giovane broker scorse da lontano le enormi colonne stile romano che facevano da baluardo al palazzotto. Un’insegna, posta verticalmente, recitava: JBH. La Jordan Bell era una società attiva nei servizi di finanziamento e investimento a livello globale. La sua fama, nell’ultimo decennio, era andata a diramarsi anche nei vari stati europei per merito del cospicuo gruppo di azionisti che la società era riuscita ad assicurarsi negli anni.
    L’ingresso della struttura era caratterizzato da una greve bailamme di marmaglia che entrava ed usciva allo stesso tempo. Di rado, infatti, le porte color oro della Jordan Bell Holdings rimanevano chiuse durante l’orario lavorativo.
    Senza perdere tempo, George si diresse dinnanzi all’entrata, pensieroso sul fatto di come poter sgattaiolare dentro senza essere spintonato da una parte all’altra del marciapiede. Attese lì davanti preoccupato e scettico sul fatto di poter arrivare in tempo al primo appuntamento lavorativo, ma fu proprio in quell’attimo che uno spiraglio si aprì tra la folla e il giovane non esitò a tapparsi il naso per immergersi in quella cupa marea di cospiratori economici. Una volta dentro, notò il pavimento di marmo bianco avvenente e quelle colonne in travertino poste in modo da formare come la navata principale di un tempio greco. La struttura internamente ricordava proprio un tempio greco, ma con elementi tipici della Francia dell’ottocento e con colonne romane. Al centro dell’enorme sala, dove il frenetico via vai delle persone non si interrompeva, era presente un bancone esagonale. Data l’altezza di questo, si scorgevano solamente le piccole teste che premevano incessantemente sui computer aziendali.
    George si avvicinò al bancone, intimorito da quel nuovo mondo che stava conoscendo.
    “Salve, sono George Richards e sono stato assunto da voi circa tre giorni fa. Mi chiedevo se gentilmente poteva indicarmi…” non fece in tempo a finire la frase che venne interrotto. “Signor Richards, l’aspettavamo! Lisa Taylor, segreteria amministrativa JBH.” disse Lisa Taylor, impiegata della Bell che lavorava nel settore amministrativo.
    “È nel posto giusto, mi dia tutte le sue generalità e vedrò a che piano accompagnarla” disse sorridendo. Aveva dei capelli lisci come la seta e degli occhi azzurri che ricordavano il Mediterraneo. Non una ruga sul viso. Dal modo di porsi, George capì che Lisa era una ragazza estremamente affabile e loquace.
    George iniziò a dare così le sue generalità alla giovane che batteva violentemente le dita sulla tastiera come se fosse scandita da un metronomo infernale.
    “Bene, mi segua verso l’ascensore, la sua scrivania si trova al nono piano” disse cortesemente ancora una volta alzandosi e avviandosi verso la scalinata che portava all'ascensore.
     
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  2. MELIISSA
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    vento leggiadro, cupa marea di cospiratori economici,marmo bianco avvenente, Queste sono aggettivi che non trovo per nulla confacenti ai sostantivi a cui li hai applicati, leggiadro, avvenente li vedo più adatti se riferiti ad una persona che ad un albero od un marmo, per il resto non saprei, non sono un editor.:)
     
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1 replies since 10/7/2015, 22:51   37 views
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