Ransom Riggs - La biblioteca delle anime (Miss Peregrine’s Peculiar Children #3)

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  1. Naila_
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    :pen: :pen: :pen: :ink:

    Quest'ultimo libro è davvero niente male, e mi è piaciuto più dei precedenti, ma nonostante questo non mi è piaciuto tantissimo.
    Innanzitutto, iniziando il libro (ma anche continuandolo a leggere fino alla fine) ho avuto l'impressione di star leggendo qualcosa di totalmente nuovo, un altro libro. Insomma, la trama in questo libro viene completamente stravolta e modificata, e non so se sia un bene o un male. È un bene perché alcuni nuovi elementi sono stati davvero interessanti, ma d'altra parte mi sono sentita come se lo scrittore dopo due libri non sapesse più come continuare con la trama e allora se ne sia inventata una da zero. L'unica cosa che rimane invariata sono i protagonisti (purtroppo).
    Un altro libro di Jacob ed Emma è stato parecchio pesante da digerire. Dove sono i miei speciali? L'autore doveva per forza tagliarli via per tre quarti di libro?
    D'altro canto, mi è piaciuta molto l'ambientazione di Devil's Acre: molto oscura, molto misteriosa, molto cruda. In un certo senso, ha portato a compimento quel viaggio attraverso l'orrore della storia che era iniziato nel secondo libro con la Seconda Guerra Mondiale. Sentire e respirare l'atmosfera urbana post-industrializzata del diciannovesimo secolo mi ha molto affascinata, e vedere da vicino l'orrore in cui vivevano quotidianamente quelle persone mi ha fatto di molto rivalutare il mio concetto di necessità.
    Poi purtroppo i protagonisti hanno raggiunto il cuore Speciale di Devil's Acre. Qui Riggs ha piazzato un altro paio di elementi per farci capire che il mondo Speciale non è perfetto e non dobbiamo farci ingannare: droga, dipendenza, lotte clandestine e addirittura quella che si potrebbe definire "prostituzione Speciale".
    Interessante sono stati tre personaggi introdotti solo in quest'ultimo libro:
    - Sharon, di cui mi ha colpito il grande divario tra la sua apparenza e la sua interiorità;
    - Betham, che con le sue azioni e il suo carattere ha sottolineato come niente sia totalmente nero o bianco, e che la maggior parte degli uomini brancola tra i due colori senza veramente appartenere a nessuno di essi;
    - Mother Dust, di cui ho ammirato la caparbietà e lo spirito di sacrificio. Il suo è un modo di donarsi agli altri tutto in un altro livello, e l'ho ammirata davvero tanto.
    Ma ciò che mi ha dato più fastidio è Jacob: non faceva altro che dire che c'era un nuovo Jacob che aveva preso il posto di quelli vecchio, ma io sinceramente non ho trovato nessuna differenza. Sin dalla prima pagina del primo libro lui è stato un tipo molto coraggioso e in gamba, esattamente come lo era alla fine di questo libro. Non ci trovo nessuna crescita caratteriale.
    Il finale purtroppo mi ha delusa. Dopo un libro del genere mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa che mi lasciasse una punta di amaro in bocca.
    E invece qua ritroviamo un altro "vissero tutti felici e contenti". Anche piuttosto forzato, direi: negli altri due libri era stata ripetuto in modo chiaro che non si poteva sfuggire al tempo, nonostante il dono delle hymbrine. L'unico modo era rivivere per sempre un unico giorno, vivere quindi in una sorta di prigione dorata. Beh, tutto questo bel raggiunamente in questo libro scompare, e improvvisamente ecco che tutti recuperano 80 anni in un batter d'occhio! Tutto capita molto a fagiolo, proprio mentre Jacob stava vivendo dentro di sè una lotta interiore tra la sua vita nel presente e la sua vita nell'anello.

    Per di più, ho notato un tentativo di metter su un finale un po' aperto, che lasciasse spazio ad altri libri se mai l'autore decidesse di tornarci su, ma spero davvero che non succeda. La trilogia va bene così.
    Nonostante questo mi ha lasciato parecchi dubbi:
    - Che fine ha fatto il Vacuo di Jacob? Lo ha scordato, nonostante avesse detto di avere con lui un legame speciale?
    - Perché mettere su questa sbrigativa morte di Fiona, lasciando anche il dubbio che sia davvero accaduto?
    - Perché nessun Spettro si ricorda della sua vita precedente ma Caul sì?
    - Perché ora è comparsa questa Biblioteca delle Anime se fino allo scorso libro nessuno credeva nemmeno che gli Speciali avessero davvero la Seconda Anima?

    Tutto questo mi porta a dire che sì, è stata una trilogia davvero graziosa, ma purtroppo non al massimo del mio gradimento.
     
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20 replies since 27/5/2015, 23:03   2823 views
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