Greyson

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    Disintossicati dai libri

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    Eccomi che rispunto come un fungo. Dato che alcune prove non mi avevano convinto del tutto, ho pensato per un po' a qualche idea e finalmente qualcosa ho sfornato dal cilindro (spero). Comunque vada porterò a termine questa cosa perché mi convince molto.
    Breve trama: Narra l'amicizia tra Jack (dodicenne) e il signor Greyson (ottantenne), suo vicino di casa lasciato solo e abbandonato a sé stesso (probabilmente perché tutti hanno una cattiva opinione derivante da un passato incerto di Greyson). Al contempo Jack, durante il periodo scolastico, si innamorerà di Alicia e, influenzato soprattutto dai consigli di Greyson, proverà a conquistarla.
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    Le ultime foglie d’autunno stavano definitivamente cadendo lasciando i rami degli alberi, rivolti verso il cielo come braccia in cerca d’aiuto, spogli, dinnanzi ad un gelido periodo che si avvicinava e che solo gli abitanti del Minnesota si apprestavano a conoscere. Ciò che in realtà quel mondo naturale stava compiendo, non era il triste decesso nella solitudine del rigido inverno, che da li a poco sarebbe arrivato , ma bensì una rinascita che avrebbe reso nuovamente splendenti le foglie in primavera e avrebbe donato quella spensieratezza naturale del mondo non-umano; come un ricambio generazionale.
    L’aria, fresca, che inspiravo dai polmoni, mi rigenerava; come a volermi ricordare che anche io facevo parte di quel processo naturale, anche l’uomo era parte della natura, figlio di una madre troppo spesso maligna e ingannatrice.
    Il vento mi carezzava il viso, gelido e screpolato. Il sole si celava dietro grigie nubi che dall’alto vegliavano la cittadina di Rochester. Nessun raggio aveva colpito i tetti delle case; le grondaie erano colme di foglie che ogni tanto cadevano per la sovrabbondanza, posandosi, con estrema grazia e spostate come piume da un filo di vento negli stretti vialetti di pietra bianca.
    Il ricorrente rumore delle raffiche echeggiava nell’aria, e le foglie, cieche, si muovevano strusciando sul terreno fangoso come in una disperata ricerca di una meta. Ora una folata di vento più forte fece scontrare i rami che si dimenavano tra loro quasi in collera.
    Quella stessa brezza effondeva il profumo dolce e armonioso delle rose che confortavano il mio animo svigorito fino nel profondo.
    Nell’aulente prato i giovani uccelletti cinguettavano dai freddi nidi, alternando momenti di silenzio a pigolii intensi e confusi, quasi a voler comunicare qualcosa.
    Le alte vette, che scorgevo da lontano, facevano da sfondo all’incomparabile paesaggio che mi si presentava dinnanzi, con dolci spolverate di coltre bianca poste al culmine delle irregolari creste sfocate.

    “Signor Greyson…”
    “Chi è il signor Greyson?” domandò dubbioso Stephen.
    Fu in quel momento, con un cinico paesaggio che ci osservava insensibile del tempo che scorreva e della vita che si trasformava, che i ricordi si mescolarono come onde in un mare in tempesta che non lasciano scampo nemmeno ai più coraggiosi ma sfortunati navigatori dei mari del nord; fu in quel momento che tutto ad un tratto rivissi il periodo più intenso della mia vita.


    Maggio 1984
    Bla bla bla
     
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0 replies since 8/4/2015, 21:11   49 views
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