Punti di vista

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    Disintossicati dai libri

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    Da un po' che mi girava in testa questa idea e ho provato. Mi farebbero piacere commenti costruttivi e se ne vale la pena continuare.

    Praticamente è Natale e tutti si ritrovano intorno al tavolo a mangiare varie pietanze ecc... Tra loro di però vi è anche un parente...speciale. (non è una trama, non mi interessa per il momento è giusto per far capire la situazione. I nomi eventualmente saranno messi più in là.)

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    "Mi guardano in modo preoccupato come se avessi commesso chissà quale omicidio non mi riconoscono più e non mi riconosco più mi sento inadeguato forse è un grande errore continuare a combattere contro qualcosa di così grande ma lo faccio per voi perché il dolore più grande che io possa avere è guardare i vostri volti preoccupati e dispiaciuti ma se solo potessi dirvi quello che penso se solo potessi dirvi di non preoccuparvi così tanto tutto sarebbe diverso credo e anche loro adesso mi guardano e non capiscono sono troppo piccoli per capire queste cose fortunatamente la spensieratezza di quegli anni la ricordo a malapena ma adesso capisco quanto fossi fortunato all'epoca poter correre poter parlare poter sorridere forse è normalità e proprio questa rende la vita così bella ma spesso sottovalutata forse è la stessa normalità a divenire privilegio ma nessuno se ne accorge o almeno non lo fa in tempo non so da cosa o da dove derivi questa ingiustizia sempre se di ingiustizia si parla l'odio l'amore sono sentimenti che non ho mai provato nei confronti di nessuno mi sento solo nonostante tutti siate qua con me vedervi e sentirvi è quasi inutile non potete capire è come essere affacciati da una finestra dove nessuno può vederti e nessuno può sentirti e anche questo Natale passato qui come un soprammobile a guardare la vita che corre e io troppo debole per raggiungerla forse è così che doveva andare e mi aspetta qualcosa di migliore da qualche parte ne sono sicuro ora devo solo attendere il momento quello che sto attendendo da qualche anno spero solo non faccia troppo male e di non soffrire cosa mi aspetta non lo so e ho una paura indescrivibile ma non ho armi per combattere una guerra persa chi ci sarà a piangere insieme a loro penso ci saranno i soliti parenti e qualche amico Dio che paura vorrei essere più forte ma non mi hanno voluto dare speranze e possibilità non voglio che soffrano per causa mia non è così che doveva andare eppure ora che mi sorridete mi sento meglio aspetto il momento" pensò, guardando attonito.

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    La tecnica usata è il flusso di coscienza come sicuramente avete intuito. Vi spiego meglio a fine lettura di cosa tratta perché secondo me dirlo all'inizio non sarebbe stata la stessa cosa, anche se si può vagamente intuire. Volevo fotografare l'istante in cui tutti guardavano e parlavano con il protagonista che pensava. Quest'ultimo è un ragazzo malato di SLA che solo attraverso i pensieri riesce a comunicare. Questa comunicazione, chiaramente, è solo interna e solo lui riesce a sentire quello che dice. Alla fine ho voluto chiudere con due verbi principali che sono le due azioni (forse uniche) che un malato di SLA può fare, pensare e guardare. L'argomento mi sta molto a cuore, fortunatamente non riguarda nessuno che conosco ma capisco le condizioni di queste persone e dobbiamo ritenerci miracolati a poterci alzare ogni giorno per andare a lavorare invece di lamentarci sempre. Questo era anche un po' la morale del "brano", con la sola presunzione di voler sensibilizzare le persone riguardo l'argomento spesso sottovalutato o ignorato per paura. Non so, era una prova e mi farebbe piacere sentire i vostri pareri :)

    Edited by ~Pif - 1/3/2015, 23:56
     
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  2. Ebe Montelupo
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    Ciao Pif,
    L'argomento è bello, sarebbe interessante da sviluppare.
    Il fatto è che pezzi troppo lunghi senza punteggiatura sono faticosi da leggere, almeno per me.

    Vorresti alternare parti con questo stile, cioè con il flusso di coscienza, e altre no?
    Oppure tutto un racconto/libro con questo stile?
     
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    In realtà non amo particolarmente questo stile, proprio per il motivo che mi dicevi tu della fatica che si fa per leggere pezzi lunghi, però rende al meglio l'idea del pensiero. Non saprei per ora, avevo pensato solamente a questo tipo di situazione senza sviluppare una storia, se sviluppassi il resto comunque non farò un racconto interamente con il flusso di coscienza. Impazzisco io a rileggerlo figurati un lettore che non ha nemmeno il filologico del discorso :P
     
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    Letto tutto d'un fiato .... molto bello come pezzo singolo. Certo se l'intenzione è svilupparlo sarà un pò arduo, ma penso che ne valga la pena. Sinceramente non avevo pensato ad un malato di sla ma più ad una persona con una depressione molto forte e con istinti suicidi.
     
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3 replies since 1/3/2015, 23:38   35 views
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