Il fantastico nella realtà e la realtà nel fantastico: alcuni esempi

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    Come i romanzi del fantastico analizzano la realtà e la decontestualizzano mostrando gli errori che l’umanità ripete nella sua storia, in alcuni casi arrivando a prevedere quale percorso essa sia in grado d’imboccare.

    katerinaplotnikovaphoto4



    Spesso la maggioranza delle persone ritiene che alla letteratura fantastica (fantascienza, fantasy e tutto ciò che è inventato e che non ha elementi inerenti la realtà) appartengono letture di serie b; una convinzione diffusa in tutto il mondo, ma che se si sta attenti ci si accorge essere ben radicata nell’orticello di casa nostra più che in altri posti. In Italia buona parte della critica sottovaluta e disprezza tali generi, molti lettori li ritengono una semplice lettura d’evasione e una bella fetta di scrittori si adegua a tale sistema, adattandosi alle regole del mercato, al massimo scimmiottando e realizzando brutte copie di opere famose del passato. Eppure ci sarebbe poco da disprezzare generi capaci dimostrare con grande lucidità la realtà, specialmente quella che appartiene al nostro paese.
    Basti pensare a George Orwell che nel 1949 con l’opera 1984 racconta di una società dove gli individui sono totalmente controllati da un sistema governato da un onnipotente partito unico con a capo il Grande Fratello, un personaggio che nessuno ha mai visto di persona, che li monitora in continuazione attraverso teleschermi (televisori forniti di telecamera, installati per legge in ogni abitazione). Li sorveglia e li condiziona, uniformandoli alla stessa linea di pensiero decisa da chi è al potere: libero arbitrio, obiettività, criticità, sono elementi che vengono perseguiti e condannati.
    A decine d’anni dalla realizzazione del romanzo, la realtà descritta da Orwell non è tanto un’invenzione: senza andare a parlare di governi dove la libertà personale è fortemente ridotta (basta pensare alla Cina o ai paesi dove sono al comando dei regimi), non si può non notare quanto la tecnologia abbia avuto influenza nella vita delle persone e quanto essa sia un sistema di controllo, atto a indurre le persone a seguire certe vie. Attraverso la manipolazione delle notizie (pochi giornali e telegiornali fanno vera informazione raccontando la verità, il reale stato dei fatti) si cerca di manipolare la massa: generare la paura e l’insicurezza è solo uno dei mezzi usati per attuare tutto ciò. Un altro mezzo è la pubblicità con il suo continuo bombardamento, che cerca di generare nelle persone bisogni, desideri che non sono i suoi, inducendo in loro la necessità di acquistare determinati prodotti per alimentare il mercato e spingerli a spendere, a far arricchire chi sta dietro tutto questo, dando linfa a una macchina più grande di quel che sembra perché tante sono le persone che vi gravitano attorno e che vanno mantenute. E non vanno dimenticati i reality e tutte quelle trasmissioni che cercano d’indurre mentalità, atteggiamenti, modi di vivere che sono costruiti ad arte per dare il via a mode che in un modo o nell’altro portano sempre a spendere dei soldi.
    Non bastasse questo, negli anni Internet ha preso sempre più piede, diventando parte integrante della vita degli individui. Una vera e propria rete e non solo per i suoi tanti nodi che si collegano l’uno all’altro e portano sempre a nuove connessioni, ma perché accalappia, imbriglia le persone e non le fa più scappare, rendendole prigioniere (non sono pochi i casi in cui si è creata una vera e propria dipendenza tale da richiedere veri e propri ricoveri in cliniche specializzate), proprio come succede nella pesca dei tonni. Sì, le persone vengono proprie pescate, divenendo cibo e alimento per questo gigantesco mezzo che è la tecnologia, che potrebbe essere un aiuto e un supporto, ma nella maggior parte dei casi è una trappola, un costrutto per risucchiare informazioni e dare una conoscenza a gruppi di persone per attuare condizionamento e sfruttamento.
    La gente prende sottogamba questo stato delle cose, ritenendo che i social network, i siti dove occorre registrarsi siano qualcosa d’innocuo, ma non si rende conto di quanto nascondono. I dati personali di ognuno, con tutte le preferenze delle proprie navigazioni e le informazioni che vengono date con commenti, acquisti e click su “mi piace” sono monitorate e analizzate per fare studi di mercato, per capire cosa la gente vuole e quali prodotti può voler acquistare; a seguito di ciò non ci si deve meravigliare se si viene bersagliati continuamente da pubblicità, da spam di ogni sorta. Senza contare l’elevato numero di truffe in cui ci si rischia di trovare se non si ha un minimo di attenzione.
    A tutto ciò va aggiunto il tentativo e la spinta dei governi di far effettuare pagamenti di ogni sorta attraverso carte di credito o bancomat, così monitorare tutti i movimenti economici dell’individuo: una questione di trasparenza e sicurezza, viene asserito, ma la verità va molto più a fondo e va a toccare gli interessi di chi è al potere, così da poterne accumulare ancora di più.

    fonte: fantasyMagazine
     
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  2. FEDE1509
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    Se ci si sofferma su quanto detto sopra, la cosa fa venire i brividi.... :cry:
    Aggiungo.... provate a pensare quando, decenni fa, era considerata fantascienza la possibilita' di eseguire operazioni chirurgiche tramite robot. Oggigiorno non e' piu' tanto fantascientifico, perche' anche nei nostri ospedali accade anche questo. Alcuni robot specializzati fanno da supporto al chirurgo che effettua l'operazione: viene studiata l'operazione a tavolino, caricato un cd con un programma altamente specializzato contenente tutte le sequenze da eseguire sul paziente ed inserito nel robot, che effettua l'operazione. :cooosa:
     
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  3. plusbizarre
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    La letteratura fantasy, ma soprattutto fantascientifica, ha avuto la bellezza e la responsabilità di predire cose, di immaginare situazioni, di prospettare tecnologie che poi sono state effettivamente sperimentate. Leggevo in un articolo non molto tempo fa (ma non ricordo la fonte) che moltissime novità in fatto di tecnologia sono nate appunto dalla creatività degli scrittori (americani, per lo più) che hanno dato lo spunto agli ingegneri. Un esempio sono il fax, il telefono. Ricordiamoci Simmons che nel ciclo di Hyperion parla di una sorta di innesto che permette di collegarsi alla Rete, tramite la quale chiunque ed in qualunque momento può chiedere e ricevere informazioni direttamente nel chip, quindi nel cervello. Non è poi così diverso dal nostro prendere il telefono/il pc e digitare qualcosa su google per averne informazioni: dati, date, luoghi, e chi più ne ha più ne metta. Non sopporto l'atteggiamento estremamente naif e accademico del panorama della letteratura italiana, per i quali addetti ai lavori la lettura deve sempre essere di altissima qualità: essa corrisponde invariabilmente a saggi e storie impegnate. Dove impegnate si legge con storie contemporanee di disagio, solidamente ancorate ad una realtà criticata. Tutto molto bello, tutto molto interessante, ma è un atteggiamento miope e che non premia neanche lo stimolo alla lettura nel pubblico: bisognerebbe essere onnivori, come lettori e come critici, perché si nascondono capolavori nella letteratura più "bassa" ma immani schifezze anche in quella considerata "alta".
     
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    CITAZIONE (plusbizarre @ 25/7/2014, 16:01) 
    Ricordiamoci Simmons che nel ciclo di Hyperion parla di una sorta di innesto che permette di collegarsi alla Rete, tramite la quale chiunque ed in qualunque momento può chiedere e ricevere informazioni direttamente nel chip, quindi nel cervello. Non è poi così diverso dal nostro prendere il telefono/il pc e digitare qualcosa su google per averne informazioni: dati, date, luoghi, e chi più ne ha più ne metta.

    Sai che in realtà un chip del genere esiste già in america :sasa: Viene praticamente innestato nel braccio (o addirittura nella fronte) e funge da "bancomat", "tessera sanitaria", e tutto quello che può riguardare una persona... Insomma, io spero che mai arrivi in italia perché io mi rifiuterò di farmelo innestare! :addicted:
     
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  5. FEDE1509
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    Sdrammatizziamo....che dire del teletrasporto come in Startreck! Che figata! Niente più code in auto. :rofl:
     
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    CITAZIONE (FEDE1509 @ 25/7/2014, 17:09) 
    Sdrammatizziamo....che dire del teletrasporto come in Startreck! Che figata! Niente più code in auto. :rofl:

    Anche su quello sono stati fatti esperimenti sai? :sasa:
     
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  7. FEDE1509
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    :facepalm: Wow...tanto di cappello ai "cervelloni"!
     
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  8. plusbizarre
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    CITAZIONE (Sidney @ 25/7/2014, 16:05) 
    CITAZIONE (plusbizarre @ 25/7/2014, 16:01) 
    Ricordiamoci Simmons che nel ciclo di Hyperion parla di una sorta di innesto che permette di collegarsi alla Rete, tramite la quale chiunque ed in qualunque momento può chiedere e ricevere informazioni direttamente nel chip, quindi nel cervello. Non è poi così diverso dal nostro prendere il telefono/il pc e digitare qualcosa su google per averne informazioni: dati, date, luoghi, e chi più ne ha più ne metta.

    Sai che in realtà un chip del genere esiste già in america :sasa: Viene praticamente innestato nel braccio (o addirittura nella fronte) e funge da "bancomat", "tessera sanitaria", e tutto quello che può riguardare una persona... Insomma, io spero che mai arrivi in italia perché io mi rifiuterò di farmelo innestare! :addicted:

    No spe, quello che dico io e preso da Hyperion non parla della persona che lo indossa. Si tratta a grandi linee di un chip che funziona come i google glass: cioè il cervello manda impulsi-richiesta alla Rete (una sorta di internet ma molto più complesso) in merito alla persona che ha davanti (per saperne il curriculum, se ci sono titoli di giornali che parlano di lui) o di eventi/cose. Non si tratta di sistemi di identificazione xD
     
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    Ahh bene tipo robocop :asd:
    Bhe probabilmente nei ranghi più alti le agenzie di spionaggio magari hanno già una cosa simile. ...
     
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    =) con i glass c'è una cosa simile (in realtà è un servizio anche senza i glass), ma semplicemente prima di un incontro che hai segnato sul calendario, ti manda le informazioni che ritrova dai social sulle altre persone che partecipano all'evento! Mi piacerebbe che facesse anche il riconoscimento facciale, almeno tra le mie foto personali per capire se e quando ho già visto una persona! XD
    Alla fine dei glass mi piace proprio il vedere come e se possano aprire nuovi modi di utilizzo!
    Fanno un po' cyborg, me ne rendo conto, ma chissene... io sono una persona molto curiosa sullo sviluppo delle tecnologie e questi discorsi mi affascinano moltissimo.

    per il teletrasporto, si è riusciti a telestraportare tipo un fotone, se non mi confondo.
    comunque è vero quello che ha detto plus: ricerca scientifica e fantascienza si condizionano a vicenda. Sono i momenti di maggior sviluppo tecnologico quelli che suggeriscono le migliori idee agli scrittori, a loro volta gli scrittori hanno una visione "più globale" che può dare direzione alla ricerca.
     
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    Rispondendo seriamente posso dire che plus hai più che ragione quando dici che la letteratura fantasy e (forse ancora di più) quella fantascientifica, sono stati in grado di predire cose, di prospettare tecnologie che poi sono state effettivamente sperimentate e realizzate. Non in egual modo ma in maniera simile se non peggiore di quella narrata.
    Mentre niji effettivamente citandoti nei momenti in cui lo sviluppo tecnologico è grande ancora di più lo è la fantasia dello scrittore che ha una visione differente più globale e futurista...
    Come dice l'articolo, i social, le carte di credito ecc.. sono mezzi per "controllarci". Infatti sono nati dei veri e propri casi, sopratutto contro grandi siti (di cui non faccio il nome, ma molto famosi) i quali creano un vero e proprio profilo psicologico degli utenti in base alle loro visite e ai loro acquisti. (un mini esempio di quello che fanno sono le mail informative che riceviamo in cui scrivono.. in base agli ultime tue visite ti suggeriamo anche... )
    Scienza, tecnologia e fantasia non sono molto distanti tra loro :sasa:
     
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    il mezzo con cui ti schedano meglio è la carta fidaty (mai nome fu più azzeccato) dell'esselunga :risata:
     
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  13. MELIISSA
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    Pensate a Giulio Verne, i suoi romanzi , quando vennero scritti erano considerati libri di pura fantasia, eppure oggi tutte le invenzioni da lui descritte sono state realizzate. Io credo che la sia la fantasia a stimolare la ricerca, e spero che un domani oltre ai fax, (chi avrebbe mai immaginato di poter inviare un documento in pochi secondi da un luogo ad un altro) si riesca veramente a inventare una macchina per il teletrasporto :cooosa:
     
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12 replies since 25/7/2014, 14:08   90 views
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