All'Istituto.

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  1. Emos
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    CITAZIONE
    Passata una serata al Pandemonium club, un locale per mondani e non solo, dopo essersi occupati di un figlio della notte, gli shadowhunters ritornano nel loro istituto. Uno di loro, Jace, è rimasto ferito prima di riuscire ad uccidere il Nascosto, ma questa non è la loro unica preoccupazione. Con loro c'è anche una nuova arrivata, infatti, una ragazzina conosciuta nel club che sorprendendo tutti si è dimostrata in grado di vederli.


    Alec LightwoodAlec LightwoodShadowhunter


    Alla fine anche quella ragazzina decise di seguirci. Non ne ero particolarmente entusiasta ma, dopotutto, conoscendo Hodge, avrebbe comunque voluto scambiarci due chiacchiere. Ero parecchio preoccupato per Jace, per la ferita che gli era stata procurata al Pandemonium. Raggiungemmo l'Istituto piuttosto in fretta e appena entrato mi girai verso il mio parabatai, sussurrando appena un "Dovresti andare a darci un'occhiata", e con un cenno del capo indicai il punto ove il Nascosto lo aveva colpito. Poi, osservando Isabelle, le lanciai un piccolo sorriso, nervoso, prima di rivolgermi alla ragazzina, inclinando leggermente la testa di lato, chiedendole solo infine "Il tuo nome?" alzando appena un sopracciglio. Dopo tutto quello che era successo, nemmeno il suo nome sapevamo.



     
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    IsabelleIsabelle LightwoodShadowhunter


    Ad Alec sembrava proprio che non gli piaccesse quella ragazzina... Del resto non piaceva molto nemmeno a me. Era stata zitta per tutto tutto il tragitto, quasi non mi accorgevo nemmeno della sua presenza ,non fosse stato per tutto il rumore che faceva camminando.
    Io mi stiracchiai un attimo, guardai Jace e gli dissi che mio fratello aveva ragione. Poi mi voltai e mi diressi verso la mia camera.
    Entrata in camera cominciai a spogliarmi lasciando le cose e gli abiti sparso a terra. Andai in doccia e ci rimasi una mezzora, avevo del sangue di demone addosso e poi avevo bisogno di riflettere un po'. Chissà come quella inutile ragazzina potesse vederci.
    Uscita dalla doccia mi misi jeans e una camicetta e raggiunsi gli altri.... Chissà se nel frattempo avevano già cominciato a parlare con la ragazzina.



    Edited by Emos - 29/12/2013, 15:57
     
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    Lee Ha-NeulLee Ha-Neul Shadowhunter

    Non potevo ancora credere di essere arrivata.
    Il viaggio era sembrato lunghissimo, ogni passo che avevo percorso, da quando ero uscita dall'istituto di Seoul, era stato come una coltellata nello stomaco, non me ne sarei voluta andare ma...Stare lì sarebbe stata una condanna ancora peggiore.
    Vedere ogni giorno gli occhi di mia madre che mi guardavano con quell'espressione strana, un misto tra odio e amore, già perchè se non fossi stata sua figlia mi avrebbe disprezzata, mi avrebbe fatto rimpiangere tutto quello che avevo fatto e sarebbe stato molto meglio, almeno non avrei dovuto vivere con il rimorso ogni giorno della mia vita!
    Arrivata alla stazione decisi di percorrere le strade a piedi, servendomi di una cartina per non perdermi, volevo osservare un pò la città prima di andare a fare visita alle persone che mi avrebbero dovuto ospitare per un pò di tempo.
    Non nego che ero un pò curiosa, l'istituto sarebbe stato come quello di Seoul?
    E gli shadowhunters che ci vivevano?
    Aaaah ma che ti importa Neul, ricorda che non sei qui per stringere amicizie.
    Seguii la mappa, fino ad arrivare alla via che mi aveva scritto mia madre, mi aveva detto che l'istituto era situato in una delle vie principali della città, in quanto, anche il loro era nascosto ai mondani da delle rune che ne camuffavano l'aspetto, ma..Se avessero visto..
    L'edificio era enorme, un'antica costruzione che secondo me stonava leggermente con il resto della città, ma che, come lo si vedeva lo si vedeva, restava elegante e dava alla nostra istituzione non poca serietà.
    Sentii dei brividi salirmi lungo la schiena quando mi avvicinai alla porta dell'edificio, sapevo che se avessi disegnato la runa a quel punto sarei stata costretta a chiedere ospitalità, non che loro non sapessero del mio arrivo, mia madre aveva già pensato a tutto..Però...Fino a quando le cose non le vedi realizzarsi concretamente, allora possono essere considerate delle fantasie o delle semplici parole.
    Deglutii e presi lo stilo che tenevo nella tasca del trench, la runa di apertura sommata al sangue di cacciatore e...
    Si aprì.
    Restai paralizzata per qualche secondo, cosa sarebbe successo? Sarei stata in grado di affrontare questo cambiamento da sola?
    Basta! Dovevo smetterla di farmi tutte queste domande o avrei rischiato di impazzire!
    Feci un grosso respiro e dopo aver riposto lo stilo dove si trovava, entrai.
    "C'è nessuno?"
    Il posto sembrava deserto, forse avevo scelto un momento sbagliato per presentarmi in quel posto, forse erano fuori per una missione, magari era il caso di girare i tacchi e tornare indietro.



    Non so se potevo postare o meno..>.<
     
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  4. sheila89
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    title="JaceJace HerondaleShadowhunter

    Uscito dal pandemonium mi accorsi che la ragazzina alla fine aveva deciso di seguirci. Quando entrai nell'istituto Alec si girò verso di me e disse "Dovresti andare a darci un'occhiata" indicando con un cenno del capo la mia ferita, aveva ragione, ma prima dovevo accompagnare la ragazzina da Hodge, mi girai verso di lei e gli dissi «Vieni, ti porto da Hodge.»


    Edited by Kiryna - 12/1/2014, 12:29
     
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  5. Daydreamer
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    title="ClaryClary FrayShadowhunter


    Il ragazzo scontroso coi capelli scuri chiese il mio nome. <<clary - risposi - e comunque non mi sembra che tu ti sia presentato.>> Avevo la piccola impressione di non stare molto simpatica a due dei tre ragazzi. Il motivo non riuscivo a spiegarmelo, ma fortunatamente almeno Jace era gentile con me e si offrì di accompagnarmi da un certo Hodge. Cosa si aspettavano di trovare in me? Sembravano così stupiti delle mie "capacità" di vederli. La ragazza, che sentii chiamare Isabel lasciò la stanza. La guardai allontanarsi oscillando le curve soavi del corpo. Era dannatamente perfetta.

     
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    “Mentre ero alla ricerca di un po' di svago in un locale senza quei 'paladini del Conclave' tra i piedi, intravidi la ragazzina umana, che aveva suscitato tutto quel trambusto, seguire niente meno che gli Shadowhunters. La storia si fa interessante... ma per ora è meglio seguire la cosa da lontano..”

     
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  7. Emos
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    Alec LightwoodAlec LightwoodShadowhunter


    Osservai con la coda dell'occhio Isabelle che ci lasciava per dirigersi nelle sue stanze, mentre la mia attenzione era comunque decisamente più concentrata sulla ferita di Jace, il quale evidentemente non la considerava così importante come facevo io. Decise di accompagnare prima la ragazzina - Clary - da Hodge e io mi limitai ad annuire. Andargli contro, alla fin fine, non sarebbe servito a molto, non con Jace.
    Alzai un sopracciglio alle parole della giovane, rispondendo semplicemente "Alec". No, quella ragazzina non mi piaceva particolarmente, ma Jace sembrava averla presa davvero in simpatia. E questo me la faceva piacere ancora di meno.
    Stavo per seguirli da Hodge, quando sentii la voce di qualcuno giungere dall'entrata dell'Istituto. "Umh.." mi scappò, mentre dissi a Jace "Vi raggiungo più tardi.", incamminandomi per vedere chi era arrivato, trovandomi davanti una ragazza di evidenti origini straniere.
    Rimasi piuttosto perplesso nel vedere qualcuno di nuovo all'istituto, ricordandomi solo dopo che già avevamo ricevuto informazioni su un nuovo arrivo. "Siamo piuttosto..indaffarati." cercai di trovare la parola giusta, lanciando alla ragazza giusto un sorriso, cercando di lasciar alle spalle tutta l'irritazione provata prima. In fondo, lei non ne aveva certo colpa. "Ma arriveranno tutti a darti il benvenuto, chi prima e chi poi." e le feci cenno di seguirmi, mentre andavo alla ricerca di mia sorella "Oh, Alec, comunque." le dissi, indicandomi istintivamente con la destra.



     
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  8. sheila89
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    title="JaceJace HerondaleShadowhunter

    -«Bel nome. Come l'erba, la clary sage, la salvia sclarea. Una volta si credeva che mangiando i semi di quell'erba si potessero vedere le fate. Lo sapevi?......Tu sembri una mondana come tutte le altre, eppure mi vedi. È un bel rompicapo.»- dissi a Clary mentre l'accompagnavo in biblioteca, sicuramente Hodge sarà lì.
    « Questo è l'istituto, di solito ci siamo solo noi: Alec, Isabelle, Max, i loro genitori... e io e Hodge, ma abbiamo l'obbligo di offrire un riparo e un letto a qualsiasi Cacciatore lo chieda. Possiamo ospitare fino a duecento persone.»
    Arrivato alla biblioteca aprì la porta ed entrai dentro, alla scrivania vidi l'ombra di un uomo ( Hodge) e Hugo il suo corvo, mi girai verso Clary e gli feci cenno con la mano di entrare.
     
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    Lee Ha-NeulLee Ha-Neul Shadowhunter

    Nemmeno un rumore..
    le opzioni erano due, o non c'era nessuno lì dentro, oppure erano così bravi a nascondersi che ormai anche quando potevano rilassarsi stavano sull'attenti, facendo attenzione a ogni loro passo.
    Mi passai una mano tra i capelli mentre i miei occhi si muovevano da una parte all'altra di quella stanza, studiandone ogni angolo. Il soffitto era alto, le pareti tetre e l'aria?
    Fredda!
    Avrei mai potuto chiamare quel posto casa?
    Dovevo, non avevo altre possibilità, tornare a Seoul mi era praticamente impossibile e andare in altri istituti ancora meno, visto che non avevo nemmeno diciotto anni!
    Stavo per rassegnarmi quando udii, per la prima volta da quando ero entrata, dei passi e mi voltai in direzione del rumore.
    Poco dopo vidi una figura avanzare verso di me, un ragazzo dai capelli corvini, gli occhi chiari e le spalle larghe.
    Ovviamente anche lui era marchiato da diverse rune, cosa che non mi stupiva più di tanto, visto che anche io ne avevo un bel pò, di sicuro doveva essere rientrato da poco visto che molte di quelle non erano ancora sbiadite completamente. Aprii la bocca per presentarmi, ma le parole mi morirono sulle labbra ancor prima di poter essere pronunciate.
    Il suo tono era freddo e abbastanza nervoso, magari le cose lì fuori non erano andate come si aspettava oppure c'era qualcos'altro.
    Piegai la testa di lato cercando di tradurre nella maniera più fluente ciò che aveva detto, certo conoscevo la lingua, ma sentirla parlare con quella velocità era una cosa diversa dalle lezioni che avevo preso. Sollevai la parte destra delle labbra, così da stringere l'occhio e una volta capito il discorso mi limitai a fare spallucce.
    "Fa niente.." Non mi interessavano i benvenuti, volevo solo capire dove posare le mie cose e come funzionava il tutto, ero venuta per essere una cacciatrice e non per diventare l'amica di turno, comunque prima di inimicarmi anche lui, visti i tempi ancora prematuri, ricambiai il suo sorriso.
    Lo seguii come mi aveva detto e dopo che si presentò piegai leggermente in avanti la testa, "Neul. Dove..." Dovetti fermarmi, come si diceva? Possibile che avessi ancora di questi problemi? "Stiamo andando?" Continuai in maniera titubante, era giusto quello che avevo detto? Cioè il significato sapevo che era quello, ma l'avevo detto in maniera tale da non sembrare un imbecille?

     
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    IsabelleIsabelle LightwoodShadowhunter


    Camminavo per il corridoio e mi mi sembrava un po' troppo silenzioso 'saranno in biblioteca' pensai. Poi mentre ripensavo alla serata e a tutto quello che era accaduto sentii delle voci, di cui una di una ragazza con un accento particolare. Mi incuriosii e andai verso le voci . Mi trovai davanti a una ragazza molto carina con dei lineamenti orientali. Ah... si la ragazza di Seul. .. (almeno mi pareva di ricordare che fosse di Seul). Mi precipitati ancheggiando verso di loro e mi presentai. "Ehi ciao! Tu devi essere la ragazza di... Seul ? Giusto? IO sono Isabelle, ma puoi chiamarmi Izzy"....Poi guardai mio fratello ammiccando gli dissi"Ti prego caro lascia che le mostri l'istituto e che l'accompagni nella sua stanza, deve essere stanca" poi rivolgendomi a lei le dissi"immagino che tu voglia farti una bella doccia ristoratrice e magari mangiare un boccone. .. stavo giusto per andare a cucinare qualcosa per tutti" poi le feci un cenno con la testa come dire'seguimi' e mi misi in cammino verso la sua stanza.



    Edited by Emos - 11/1/2014, 11:34
     
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  11. Emos
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    Alec LightwoodAlec LightwoodShadowhunter

    Ascoltai le parole della nuova arrivata, accennando giusto un sorriso e annuendo, poi, per le sue parole, come a dirle indirettamente che sì, aveva formulato la domanda nel modo corretto.
    "Volevo accompagnarti da mia sorella. Forse lei potrebbe essere - sicuramente - una giuda migliore di me". Le risposi, cercando di essere il più cordiale possibile, seppur i miei pensieri erano ancora indirizzati a Jace e Clary.
    Quando vidi arrivare Isabelle, dischiusi giusto un poco le labbra, visto che istintivamente mi era venuto di fare le presentazioni fra le due ragazze, ma mia sorella fin da subito mi precedette.
    Mi rivolsi allora nuovamente verso Neul, sussurrando appena un "Sei in buone mani" e feci per allontanarmi, ma le ultime parole di Izzy mi giunsero comunque alle orecchie. "Cucinare?" le chiesi, di scatto, passandomi nervoso una mano fra i capelli "Forse sarebbe meglio ordinare qualcosa, non trovi? In modo che tu sia più..libera..di accogliere la nostra nuova ospite." e le sorrisi, senza neppure aspettare una vera risposta, dirigendomi a passo veloce verso la biblioteca, arrivando a vedere giusto di sfuggita Jace che faceva cenno di entrare a Clary. Rallentai allora, avvicinandomi più lentamente. "Tutto apposto?" gli domandai, quando lo sguardo mi scappò per pochi istanti dove il demone lo aveva colpito. "Ora che la ragazzina - Clary - sta con Hodge, potresti andarti a curare." gli suggerii, incrociando istintivamente le braccia al petto.

     
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    Lee Ha-NeulLee Ha-Neul Shadowhunter

    Ok, il mio inglese non era arrugginito come pensavo, passare dalla mia lingua a questa non era stato facile, non solo per la scrittura, che..Diciamolo, era completamente diversa, ma anche per la lingua parlata!
    C'era un abisso in mezzo, tuttavia il mio orgoglio mi impediva di dimostrarmi imbranata in qualcosa, compresa una cosa semplice come questa.
    Lo sentii riprendere a parlare e, mentre nella mia testa gliene dicevo di tutti i colori visto che correva leggermente, con la testa annuivo tranquilla in maniera tale da non dare a vedere le mie perplessità, la cosa importante era prendere le parole chiave del discorso e unirle in maniera tale da comprenderne il significato..
    Allora..Sorella, guida...Voleva presentarmi qualcuno..La sua...Seng! Vuol dire sorella giusto? Avrei fatto una faccia compiaciuta se solo la mia curiosità non fosse stata attirata dalle pareti di quell'istituto, non avevano mai pensato di abbellirle in qualche maniera?
    Che so..Qualche arazzo...O un quadro? Perchè gli piaceva mantenere quest'aspetto austero? Da noi, i miei genitori, avevano appeso degli arazzi enormi che raccontavano storie sui Nephilim e la loro battaglia contro nascosti e demoni, alcuni rappresentavano delle immagini abbastanza forti, mentre altri...Altri si limitavano a celebrare la superiorità dei discendenti di Raziel.
    Riportai lo sguardo in avanti e vidi venire verso di noi una ragazza, per certi aspetti simile ad Alec, se avevo capito bene il suo nome, lei aveva i capelli del suo stesso colore, lunghi, che ondeggiavano seguendo perfettamente i movimenti del suo corpo, occhi chiari, la carnagione altrettanto e anche lei, come tutti i Nephilim aveva il corpo segnato da infinite cicatrici.
    A volte mi chiedevo se non fosse un peccato vedere una ragazza bella come lei segnata in questa maniera, tuttavia dovevo cercare di vedere l'altra faccia della medaglia, tante cicatrici, tante vittorie conquistate e questo le faceva onore.
    Incominciò a parlare, sembrava andare più lenta del fratello, ma forse era solo per il tono che aveva assunto, molto più rilassato rispetto a quello di Alec e questo, probabilmente, mi aiutò nella comprensione. Annuii alla sua domanda su Seoul e subito dopo che si presentò chinai la testa portando le mani distese lungo i fianchi e pronunciai anche con lei il mio nome "Neul", non volevo stare lì a farmi chiamare con il mio nome per intero, da loro non si usava e forse per una volta me ne sarei liberata, avevo sempre desiderato avere un nome breve e semplice come quello di mia madre, ma viste le strane tradizioni coreane di mio padre non era stato possibile..Papà...Il solo pensiero era come una pugnalata allo stomaco.
    Repressi tutti i pensieri che stavano per nascere dentro di me e ritornai a concentrarmi sulle parole della ragazza, "Grazie...Ma se hai bisogno di...emh...un doum..." Mi portai una mano tra i capelli cercando di pensare alla traduzione, "a..aiuto, in cuc..", le mie parole vennero bloccate dal ragazzo dai capelli corvini che canzonò la sorella facendo ampiamente capire che la cucina non era il suo forte e per trattenere le risate feci un colpetto di tosse piegando la testa a destra e abbassandola leggermente.
    Alternai lo sguardo tra lei e lui, lei che mi diceva di seguirla e lui che intanto si allontanava, così rimisi la mano sulla valigia e la tirai di modo da non restare indietro.
    "Siete in tanti qui?"

     
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    title="ClaryClary FrayShadowhunter


    Sorrisi a quelle parole e abbassai la testa spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, il suono della sua voce era così dolce alle mie orecchie, così tanto da farmi dimenticare, per qualche istante, tutto ciò che di assurdo c'era in quella situazione, a partire da loro e per finire con quel luogo che solo in pochi potevano vedere.
    E come mai io potevo?
    Sentii il rumore della porta che si apriva davanti a noi e sollevai la testa mentre la grande biblioteca si stendeva davanti a noi. Non era come quelle che avevo visto fino a quel momento, era una stanza enorme, con un soppalco sul quale si trovavano altre librerie che chissà quali libri contenevano.
    Una statua che ritraeva un angelo era situata al centro della stanza dietro alla quale vi erano delle enormi finestre che permettevano alla luce del sole di illuminare la stanza e di rendere visibili, un tavolo in legno e delle teche che rapirono subito la mia attenzione.
    Guardai Jace che mi fece segno di entrare e con un passo leggermente titubante, lo superai lasciandolo alle mie spalle.
    L'aria che si respirava lì dentro era diversa dal resto dell'istituto, sembrava essere più vissuta, come se passassero lì dentro la maggior parte delle ore che trascorrevano nell'istituto.
    Finite le scale mi avvicinai a quelle teche che avevano attratto la mia attenzione e con la mano sfiorai il vetro di una di esse,
    "Interessante, non trova?"
    Sentii una voce alle mie spalle pronunciare quelle parole con un tono leggermente divertito e io, presa alla sorpresa, sobbalzai voltandomi verso di lui,
    "Io...Mi scusi, stavo solo.."
    "Oh non preoccuparti."
    Guardando quell'uomo in faccia non potei fare a meno di pensare che si trattasse della persona di cui tutti mi avevano parlato, Hodge, un uomo dai lineamenti segnati dal tempo e dalle lotta, ma allo stesso tempo elegante e gentile, sebbene lo sguardo che mi lanciava in quel momento era strano, era come se fossi qualcosa di nuovo per lui, qualcosa che non si aspettava di vedere.
    Con gli occhi mi voltai verso dove avevo lasciato Jace, aspettando da lui qualche segno che potesse in qualche modo tranquillizzarmi.

     
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  14. sheila89
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    title="JaceJace HerondaleShadowhunter

    Aprii la porta della biblioteca e fecii un cenno con la mano a Clary di entrare , mentre io invece rimasi vicino la porta .
    Sentii dei passi dietro di me e mi girai per vedere chi stava arrivando , era Alec , " Tutto apposto ? " mi chiese , guardò la mia ferita e mi suggerii "Ora che la ragazzina sta con Hodge, potresti andarti a curare."
    La mia ferita ? Aveva ragione, stavo dimenticando di essere stato colpito da quel demone al Pandemonium.
    " Ah giusto , sentivo che stavo dimenticando qualcosa " disssi ad Alec sorridendo " Mi farà bene un bella doccia calda e...curarmi". Guardaii in direzione di Clary e vidii che mi stava guardando " Tranquilla! Ti lascio in buone mani " dissi mentre mi allontanavo dalla porta.
    Guardaii di nuovo Alec, era preoccupato per la mia ferita... lui per me non era solo un parabatai ma anche un fratello a cui volevo bene, come anche a Isabelle. Cominciaii a camminare nel corridoio dirigendomi verso la mia camera .
     
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  15. Nenn191
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    Max Lightwood
    Max Lightwood
    Shadowhunter

    “Mi recai ad Alicante controvoglia.....come al solito ero troppo piccolo per stare a casa solo con i miei fratelli, troppo piccolo per uscire con loro, troppo piccolo per vedere la TV fino a tardi...insomma ero troppo piccolo per tutto. L'unico lato positivo di quel viaggio è che avrei rivisto la città che amo di più al mondo e i miei adorati cugini."

     
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23 replies since 28/12/2013, 21:57   423 views
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