Palestra

Distretto Alto

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  1. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick


    Sposto il peso sul piede destro e allungo la mano sinistra, afferrando l'ultimo appiglio nero e arrivando in cima al nuovo strapiombo della Palestra. Si devono essere accorti che alcune pareti diventavano fin troppo facili con la giusta tecnica e finalmente hanno aggiunto qualcosa di veramente impegnativo. Come sempre ci sono cinque piste colorate per salire a seconda della difficoltà, solo i migliori riescono nel Nero.
    Mi alleno nelle scalate fin da quando ero bambina, ho sempre amato l'altezza e una volta ero anche riuscita a fare qualcosa su roccia, a quattordici anni, durante un'escursione, quando ancora facevano quell'attività ricreativa. Sono cinque anni ormai che non se ne sente più parlare.
    Strattono quattro volte la corda, segnalando così alla Macchina di Sicura che voglio scendere. Inizio a calarmi a grandi balzi, per tutti i tredici metri di altezza. E' anche la parete più alta, questa, e ciò non può che farmi più piacere.
    So che una volta non esistevano le Macchine di Sicura, per salire spesso dovevi affidarti ad altre persone perché ti impedissero di cadere. Non credo che ne sarei mai in grado.
    Dopo pochi secondi tocco di nuovo terra, sfortunatamente. Slaccio il moschettone dall'imbracatura dell'aderente tuta nera e mi dirigo verso il Tetto, una costruzione interna, alta poco più di tre metri, per arrampicarsi in orizzontale.
    Passando scoccò una veloce occhiata a Thodraen, il vecchio Funzionario che si occupa della Palestra. Come sempre mi sorride, con uno sguardo di rispetto per la mia abilità. Mi è naturale rispondergli con un altro sincero sorriso. Fin da quando ero piccola è sempre stato Thod a controllare questa Palestra, è stato lui ad insegnarmi le basi, ad incoraggiarmi quando mi bloccavo e a sgridarmi quando dimenticavo qualche fondamentale. Adesso si sta avvicinando sempre di più il giorno in cui dovrà lasciare il lavoro ed attendere il suo ottantesimo compleanno e mi dispiace molto pensare che anche lui, così sano, felice e attivo, un giorno se ne andrà solo perché qualcun'altro nella Società l'ha stabilito.
    A parte me e Thod non c'è nessun altro, sono venuta due ore prima dell'appuntamento, solo per potermi rilassare e pensare lucidamente a ciò che succederà.
    Il Tetto non è una parte molto conosciuta della Palestra, solo gli assidui frequentatori di questo luogo sanno che dietro alla quarta parete c'è un retro nascosto e per questo controllato con telecamere. Sono ben celate, ma ormai mi alleno da così tanto tempo che le ho trovate tutte con i rispettivi punti ciechi.
    Mi tolgo l'imbracatura, inutile qui, rimanendo con solo la tuta nera in dotazione ad ogni possessore di licenze sportive; sciolgo e rifaccio la coda ai miei capelli, rendendo così visibile la sottile cicartice sulla tempia e finalmente salgo sul materasso di protezione sotto al Tetto.
    Sto per iniziare a salire, quando un colpo di tosse mi fa voltare verso l'entrata. Riconosco subito Rys, uno dei miei contatti. La sua apparizione è un chiaro segnale: c'è del lavoro per me.
    Siamo entrambi sotto l'obbiettivo delle telecamere, perciò lo saluto con distacco e lui ricambia. Si posiziona dietro di me dandomi le spalle e con la coda dell'occhio riesco a vedere qualcosa di bianco cadere esattamente nella zona cieca della sala. Sono le mie istruzioni.
    Facciamo un paio di giri arrampicandoci sia in verticale che in orizzontale, scambiandoci ogni tanto parole di circostanza, fino a quando Rys non se ne va. Continuo per qualche minuto ad allenarmi per non destare sospetti, poi scendo esattamente nell'angolo cieco e in due secondi raccolgo il foglio abilmente piegato nascondendolo in una manica. Mi sposto subito dall'angolo, come se ci fossi finita per caso senza accorgermene e mi stendo sul materasso per riposare un po' i muscoli. Guardo l'orologio. Sono le tre meno dieci, manca più di un'ora all'appuntamento. Decido di rilassarmi ancora un po' prima di tornare nella sala principale e riprovare il nuovo strapiombo.
    Intanto le istruzioni restano al sicuro, ben nascoste nella mia manica.




    Vi preeeego, lasciate che sia Ice a primeggiare nelle scalate! :lena: Ad ognuno la sua specialità, no? :rolleyes:

    Edited by Cip_ - 13/4/2013, 19:42
     
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  2. ladyfair
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    cip avrei bisogno di sapere il colore della parete, una breve descrizione del tuo allenatore e piccolezze simili se puoi... ti lascerò primeggiare, ma è ovvio che Psyche sappia il fatto suo, essendo cresciuta fuori ;)
     
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  3. Cip_
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    Per come me lo immaginavo io, ci sono cinque colori per ogni difficoltà, in ordine dalla più facile: Verde, Giallo, Rosso, Blu, Nero. Sono gli unici colori che spiccano sul grigio delle pareti. Davanti ad ogni parete c'è una Macchina da Sicura da cui esce la corda. Devi farci passare la tua tessera di licenza sportiva o la propria tessera identificativa ed impostare peso ed altezza, così che possa controllare la caduta. (Pe la tessera identificativa, sarebbe meglio che specificassi che l'Insorgenza è riuscita a procurarne una con i tuoi dati, perché penso che l'Insorgenza faccia le cose per bene dando ai suoi agenti tutto il necessario per le loro missioni. E' preferibile alla licenza sportiva, perché è utilizzabile in molti campi).
    All'entrata della Palestra c'è un grande spogliatoio dove ci sono anche delle tute per chi vuole semplicemente provare a scalare.
    Thodraen (/Todren/) è un uomo sulla bassa sessantina, con ancora tutti i capelli bianchi, gli occhi molto scuri e dall'aspetto molto severo e burbero a prima vista. Diventando suoi allievi si conosce il suo grande amore per la scalata. Se alla prima occhiata immagina che una persona possa diventare un'ottima scalatrice, la prende sotto la sua ala e le insegna anche il più piccolo trucchetto, così è stato con Ice.
    E' comunque un Funzionario riservato e non si vuole immischiare in faccende oltre la sua portata, perciò anche se sentisse parlare di Insorgenza, non farebbe rapporto. E' contento della sua vita anche se gli dispiace immensamente dover lasciare un giorno quella Palestra. Il suo sogno più grande che si porta dietro fin da quando era giovane, è di poter scalare un canyon come alcuni di quelli ritratti nei Cento Dipinti. Ormai, però, con la vecchiaia che avanza, sa che non lo realizzerà mai.

    Ho scritto istintivamente, se hai altri dubbi chiedi pure ;)
     
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  4. ladyfair
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    Cassandra Psyche Seeyr

    Mi guardo intorno ancora una volta, ma non vedo nessuno.
    Facendo spallucce, decido di entrare nella palestra, forse Cassia mi sta aspettando dentro. Mi ritrovo in uno spogliatoio in cui sono appese delle tute.
    Penso che se voglio evitare di dare nell'occhio più di quanto i miei capelli rossi già non facciano, devo indossarne una e così faccio. La tuta mi si adatta come una seconda pelle e non sono sicura che questo mi piaccia, ma faccio buon viso a cattivo gioco e, mettendo la tessera identificativa che mi ha procurato l'Insorgenza nella tasca interna, entro nel vero luogo di allenamento.
    Ci sono delle pareti da scalata di colori diversi e vedo in quel momento Ice balzare agilmente a terra dalla zona nera.
    "Cerchi qualcosa?"
    Mi giro verso il signore con i capelli bianchi dall'aria burbera che mi fissa. "Voglio scalare."
    Senza dire una parola si allontana verso la parete. "Allora mi stai facendo perdere tempo o vuoi scalare davvero?"
    Mi affretto a raggiungerlo. "Dammi la tua tessera."
    Mi pare che sappia il fatto suo, quindi ubbidisco. Passa la carta nella fessura di una macchina e me la ridà.
    "La macchina ti aiuterà a non cadere. I colori sono per i livelli di difficoltà. Tu vai al nero, non penso avrai problemi"
    Si allontana e mi lascia lì. Metto l'imbracatura e inizio a scalare la parete.
    Subito mi si allarga un sorriso sul viso, mi sembra quasi di essere tornata alle Province Esterne. Quasi però, qui è tutta una pallida imitazione.
    Di sfuggita vedo Ice scomparire dietro una parete e poco dopo Rys seguirla. Bene bene, allora la ragazza dagli atteggiamenti di ghiaccio non mi aveva mentito: sapeva di cosa parlava quando aveva nominato Sisifo.
    Al nostro incontro di ieri, Rys mi aveva detto che mi avrebbe dato una persona più inserita nella Società su cui fare affidamento. Che sia lei?


    Cip, puoi farmi scendere dalla parete se ti serve.

    Edited by Cip_ - 13/4/2013, 19:43
     
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  5. Cip_
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    Però Ice è in una stanzetta nascosta, Rys arriva dopo e sempre nella stanzetta segreta, Psyche non può aver visto alcun cenno verso di lei.
    E non riesco a capire una cosa:
    CITAZIONE
    Di sfuggita vedo Rys fare un cenno ad Ice. Bene bene, allora la ragazza non mi aveva mentito.
    Mi aveva detto che mi avrebbe dato una persona più inserita nella Società su cui fare affidamento. Che sia lei?

    Con "la ragazza" ti riferisci a Rys? No perché io mi immaginavo fosse un maschio...
    Altrimenti non ho proprio compreso quest'ultiam frase.
     
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  6. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    Dopo cinque minuti di ulteriore riposo, decido di tornare in Sala. Manca ancora un'ora, ma se inizio di nuovo a scalare, passerà in un attimo.
    Esco dal Tetto e rimango subito stupita vedendo dall'altra parte della stanza Psyche che si arrampica velocemente. E' brava, devo ammetterlo, ma non sembra molto a suo agio. Probabilmente è abituata a tutt'altri ambienti e forse non scala neanche troppo spesso. Da quello che ho imparato in questi anni, gli unici momenti in cui nell'Insorgenza è possibile fare questo genere di attività è durante i viaggi a piedi nei pressi dei canyon. Rys una volta mi aveva parlato di un luogo chiamato Intaglio, un canyon dove vivono persone che non sono né della Società né Insorgenti, si fanno chiamare Contadini. Chissà, magari un giorno, dopo aver raggiunto il mio scopo, lascerò l'Insorgenza e mi ritirerò con loro. Non sarebbe un brutto futuro, immagino.
    Mi avvicino a Thod tranquillamente, tenendo sempre puntato un occhio su Psyche che fronteggia il percorso nero della seconda parete.
    "Stanca di camminare sul soffitto?", mi chiede allegro. Sorride come solo con i suoi pupilli si permette. Ci siamo affezionati a vicenda ormai. Sono così tanti anni che mi vede salire e scendere quelle pareti, che mi vede mettere un piede in fallo e salvarmi miracolosamente a metà caduta pur di non interrompere la scalata. Diceva sempre che gli piaceva il mio carattere testardo, il mio ribrezzo per la resa e la mia forza di volontà.
    Io, di lui, ho sempre apprezzato la riservatezza e la semplicità. E' un Single, ma io sono sempre stata certa che sarebbe stato magnifico come padre prima e nonno poi. Lo vedo ogni volta che arriva un nuovo bambino pronto a provare il percorso verde e lo vedevo soprattutto quando io ero quella nuova arrivata con tanta voglia di imparare e arrivare in cima al mondo.
    Credo che Thod sarebbe l'unico Funzionario di cui non mi preoccuperei se sapesse che sono un'Insorgente. Spesso, anzi, mi sono chiesta se in realtà non fosse lui stesso uno di noi con un'ottima copertura; poi mi rispondevo sempre di no, perché è parte del suo carattere, non vuole essere coinvolto in altro oltre alla sua vita tranquilla.
    "Sta cominciando a diventare ripetitivo, ormai. Se fosse più alto magari...", rispondo sorridendo.
    Lui ride leggermente. "Se solo fossi più giovane...", commenta nostalgico.
    Volto lo sguardo verso Psyche, ora vicina alla cima. "Nuova arrivata, eh?", domando casualmente.
    "E' bravina, anche se non è al tuo livello, Ragno", risponde chiamandomi con il soprannome che lui stesso mi ha dato.
    "Bisogna anche dire che questi percorsi ormai sono in grado di farli anche bendati, come abbiamo già testato".
    "Sì, ma non il nuovo strapiombo. Sei stata fenomenale, meno di un minuto per raggiungere la cima con il nero. Credimi, ragazza, il tuo è assoluto talento naturale, oltre che il frutto del lavoro di un ottimo insegnante".
    Gli sorrido ancora di più. "Il migliore, Thod, senza dubbio il miglior insegnante".
    Mi alzo e mi dirigo di nuovo verso lo strapiombo. Non bado più a ciò che fa Psyche, adesso voglio scalare e basta.
    Metto una mano sul primo appiglio nero e all'improvviso dimentico tutto ciò che non è quella parete.
     
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  7. "Amy"
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    Nicole Redgrase

    Appena entro nella Palestra, noto soltanto due persone di mia conoscenza, se così le posso chiamare: Ice e Psyche. La prima sta parlando con Thod, la seconda sta scalando la parete nera. Psyche è molto brava, io non riuscirei ad essere così agile come lei. Cioè, me la cavo, nonostante non sia un'assidua frequentatrice, ma scommetto che non potrei mai essere abile come lei o Ice. Sì, perchè anche se non'ho vista scalare, so per certo, dal suo atteggiamento sicuro e dal suo rapporto molto stretto con Thod, che lei al contrario di me vive di queste cose.
    Negli spogliatoi indosso una tuta da arrampicata, poi raggiungo la parete Blu. Mi vergogno un po' a mostrare ai presenti il mio livello (specialmente ad Ice), ma nonostante tutto voglio fare del mio meglio. Attivo la Macchina della Sicura passandoci la tessera che mi procurò anni fa un mio amico Insorgente, e inserisco peso e altezza. Dopodichè, il mio unico obiettivo è farmi notare da Pshche e dirle tutto. Infatti mentre scalo la mia parete cerco di avvicinarmi il più possibile alla sua, pur rimanendo nei miei limiti di agilità e cercando di non destare sospetti. Quando sono sicura che lei mi abbia visto, le faccio un cenno. "Dobbiamo parlare."
     
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  8. ladyfair
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    Cassandra Psyche Seeyr

    "Dobbiamo parlare." Guardo Nicole che mi fa un cenno.
    Fra le persone che ho incontrato negli ultimi due giorni, forse lei è quella con cui ho scambiato meno parole, ma se deve dirmi qualcosa, voglio sentirla.
    Rispondo annuendo con la testa e continuo la scalata come se niente fosse.
    Quando purtroppo tocco con i piedi di nuovo a terra, mi accorgo che Ice ha ricominciato la parete. Guardo Nicole. "Ci vediamo fuori." Mi ricordo che Ice e Rys si sono appartati dietro ad un muro, ma non avendo idea di come funzionasse la sorveglianza all'interno di questa palestra, non voglio rischiare, è meglio andare fuori e basta. Torno allo spogliatoio e, di nuovo nei miei abiti, vado fuori e mi appoggio al muro, in attesa.

     
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  9. "Amy"
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    Nicole Redgrase

    Dopo che Psyche se n'è andata, torno a concentrarmi su ciò che sto facendo senza pensare più a nulla. Perciò non mi rendo neanche conto di aver toccato terra, qualche minuto più tardi. Ice ha ricominciato a scalare una parete, Jared non si è ancora fatto vedere, perciò io e Psyche abbiamo tutto il tempo per chiacchierare un po' fuori. Negli spogliatoi mi levo la tuta, poi raggiungo la ragazza, che mi sta aspettando appoggiata alla parete. "Cassia è dovuta tornare nell'Oria, non ha fatto neanche in tempo ad avvisarti"le dico, mettendomi di fronte a lei. "So che avreste dovuto incontrarvi qui, oggi, ma a malapena è riuscita ad avvisare me di comunicarti che non sarebbe venuta. E' partita all'improvviso ieri sera.". Mi stringo nelle spalle. "Mi sa che avete perso la vostra occasione di conoscervi meglio".
     
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  10. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    Raggiungo la cima giusto in tempo per vedere Nicole scomparire oltre la porta degli spogliatoi. Con una veloce occhiata noto che Psyche non c'è. Probabilmente l'ha preceduta.
    Veloce come sempre scendo dalla parete. Thod dice che i miei movimenti sono incredibilmente aggraziati ed eleganti e non ne dubito, perché in quei momenti mi sento leggera come una piuma.
    Arrivata a terra sorrido al Funzionario in segno di saluto. Negli spogliatoi mi cambio velocemente. Mi dispiace un po' dovermi togliere quella seconda pelle che è la tuta per tornare ad indossare l'uniforme larga ed anonima, è come rompere le ali ad un uccello che ha appena imparato a volare.
    Con la mia solita espressione impassibile - da fredda calcolatrice la definivano i miei vecchi compagni di scuola - esco dalla Palestra raggiungendo le due ragazze lì fuori.
    Nicole ha appena finito di parlare quando mi appoggio di fianco a Psyche. Devo presentarmi ufficialmente, sebbene immagini che Nate le abbia già detto il mio nome. Pensandoci, dubito che lui si farà vedere, troppo Archivista per lasciarsi coinvolgere dall'Insorgenza. Sono quelli come lui i primi a fare passi falsi.
    Allungo una mano verso Nicole, sempre con espressione glaciale. "Io sono Ice, piacere".

     
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    We were kids when we feel in love

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    Come sono quelli come Jared i primi a fare passi falsi? :addommi:

    Jared Nate

    Visto che oggi non ho nulla da fare, all'ultimo momento decido di presentarmi all'appuntamento in Palestra. A dir la verità la prima prima scelta era il Museo, nel tentativo di scoprire magari qualche utile informazione su Ice. Data la sua natura riservata, fredda e calcolatrice, di sicuro nasconde importanti informazioni che mi farebbero comodo e aver dati su di lei potrebbe risultare un gran vantaggio. Si sa che anche tra Archivisti le informazioni richiedono un equo scambio e per ora non ho intenzione di sfruttare le mie per una persona appena conosciuta, quale Natasha o Ice.
    Raggiungere la Palestra non è difficile, è l'unica nei dintorni con una parete per scalare e per questo è abbastanza conosciuta, però sono comunque consapevole di essere leggermente in ritardo. Tanto meglio, scalare non è la mia attività preferita, a maggior ragione di mattina. Arrivando nei pressi dell'entrata vedo Nicole, Natasha e Cassandra appoggiate ad un muro a parlare tra di loro. Ad una prima occhiata sembrano 3 normali amiche, ma ad un occhio più esperto, abituato a cogliere i dettagli che fanno la differenza, è evidente che permea un leggero clima di tensione tipico di un gruppo formato da persone che si conoscono ben poco. A passi veloci le raggiungo...

    "Chi non muore si rivede..."


    Edited by xSteph - 19/4/2013, 19:27
     
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  12. "Amy"
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    Nicole Redgrase

    Stringo la mano ad Ice e le sorrido cercando di apparire annoiata. "Sì Jared mi ha parlato di te... Io sono Nicole". La osservo senza farmi notare. Ebbene sì, in fondo in fondo la ammiro. Il suo atteggiamento sicuro di sè, il suo sguardo freddo, persino la sua postura altezzosa... Come vorrei essere come lei.
    Poi, vedo Jared comparire ai margini della mia visuale. Quindi si è deciso a venire. Buon per lui. Allungò una mano e lo saluto. "Ehi Jared!"
     
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  13. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick


    Parli del diavolo... Manca solo Alex con le sue domande indiscrete!
    Forse non sei Archivista da così tanto tempo, penso all'indirizzo del nuovo arrivato. Trovo tutto il suo atteggiamento molto fastidioso, per quelle poche volte in cui ci siamo rivolti la parola ho individuato un carattere per certi versi troppo simile al mio per convivere in pace. Riconosco in lui qualcuno che, come me, ha perso qualcosa nel passato e che è determinato a ritrovarlo. Immagino non sarà facile collaborare con lui, mi stupirei se non fossimo costretti a scendere a compromessi per ogni questione.
    Psyche e Nicole, invece, mi danno l'idea di essere più impulsive di noi due. Forse anche loro hanno qualcosa da far pagare alla Società, ma non sembrano essere state costrette ad un cambio radicale di carattere per questo. Se solo penso che poco più di cinque anni fa ero una quattordicenne sempre allegra e con grande fiducia nel nostro sistema perfetto... La sparizione di Marcus ha eliminato ogni traccia della sognante Natasha Shadrick, lasciando solo una macchina da guerra perfettamente integrata nella Società di nome Ice.
    "Non è la frase più adatta da dire nella capitale della Società, Jared", commento il saluto di Nate calcando bene sul nome proprio, ma non lo guardo nemmeno concentrandomi sull'acqua scintillante del lago di Central* e più oltre verso le montagne in lontananza.
     
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  14. ladyfair
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    Cassandra Psyche Seeyr

    Guardo Ice e mi scappa una leggera risata. "Mr. Stravaganza ha deciso di degnarci della sua presenza. "
    Non attendo risposta, meglio andare al motivo della nostra riunione prima che sia troppo tardi.
    "Ice, tu ci hai invitati. Non vi dispiace se andiamo subito al sodo, no?"



     
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  15. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    Scocco delle veloci ma accurate occhiate intorno a noi per controllare che non ci sia nessuno. So per certo che in questa zona non ci sono telecamere, microfoni, o simili, non per nulla ho chiesto di incontrarci qui. Adesso però sono indecisa sulla prossima mossa. So che ci siamo incontrati non per caso ma perché l'Insorgenza lo voleva. Due Insorgenti che si conoscono una sera, possono essere un caso, persino tre possono essere un caso, ma quattro è impossibile.
    E' evidente che ci vogliono usare insieme, forse c'è qualcosa nelle istruzioni, ma non posso leggerle qui, all'aperto e di fronte a loro, ci potrebbero essere indicazioni strettamente riservate a me.
    Decido di cominciare in modo neutro. "Eccetto per Nicole e Jared, mi sembra di capire che nessuno di noi si conosceva prima dell'altra sera. Sisifo non lascia che i tizzoni del suo Focolare cadano vicini senza un motivo. Non immagino neanche che adesso cominceremo ad essere grandi amici e a fidarci incondizionatamente l'uno dell'altro. Io stessa non sono quel genere di persona. Ma sarebbe una buona idea cominciare a conoscere qualcosa di noi oltre al nome. Non parlo dei motivi per cui avete scelto di scaldarvi attorno al Focolare -sono informazioni che rivelerete solo se e quando vorrete-, ma quel minimo per sapere come muoverci quando siamo insieme e nel mezzo di una folla. Per esempio, io sono una Cittadina e lavoro al Reparto Abbinamenti."
     
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49 replies since 11/4/2013, 13:05   483 views
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