Sala Concerti

Natasha "Ice" Shadrick


Oh, bene, grande Nate, ovviamente bisogna essere scontrosi con tutti, in modo che sospettino di te, vero?, sbuffo silenziosamente.
"Smettetela", ordino a denti stretti. Qualcuno deve prendere in mano la situazione o questi due finiranno male. Mi rivolgo in particolare alla Rossa. "Non possiamo stare fermi qui a ciondolare davanti all'ingresso. Abbiamo capito tutti che sappiamo qualcosa su ciò che Sisifo ha scavato", li guardo attentamente, quest'ultima affermazione la possono capire solo i veri Insorgenti. L'allusione ai canyon non è comprensibile né ai Cittadini né ai Funzionari. "Perciò adesso camminiamo verso la stazione dell'aerotreno, ridendo apertamente come se fossimo grandi amici e se abbiamo qualcosa da dirci lo faremo nel modo più invisibile possibile", sorrido tranquillamente, come se stessi ricordando dei bei vecchi tempi, ma so che il mio sguardo è minaccioso. "E vedete di moderare i toni".
Passo in mezzo a loro per andare avanti, ma spintono Nate facendolo sembrare un incidente. "Sciogliti un po', Camicia-Bianca, così sembri un delinquente", gli sussurro superandolo.

Cassandra Psyche Seeyr

Ice ha ragione. Mi da fastidio essere ripresa, ma me lo merito per essermi fatta trascinare da mister Nate in questo scambio di battute.
"Non ho ben capito se sei affidabile o meno, ma cerchiamo di sopportarci."
E senza degnarlo di ulteriore attenzione seguo Ice. Potrebbero essermi entrambi utili nella ricerca di mia cugina, o anche semplicemente nella lotta contro la Società.