Posts written by niji

  1. .
    Ahhh grazie!! Scusate se non passo spesso <3 siete gentilissimi ad esservi comunque ricordati del mio compleanno!
  2. .
    Ho iniziato ad ascoltarlo su audible, l'avevo visto in offerta un po' di tempo fa e l'avevo comprato. Della stessa autrice avevo apprezzato Strange the Dreamer, almeno finché non è andata sul romance melensissimo, ma in generale una bella immaginazione e ambientazioni molto originali.
    Penso che questo presenterà un po' gli stessi pro e gli stessi contro, vediamo. Parte già con troppa attenzione alle descrizioni fisiche e alla parte sentimentale, per i miei gusti, ma ok XD
  3. .
    CITAZIONE (daneelolivaw @ 20/4/2021, 17:38) 
    Appena ci giallizzano ...

    che è anche a tema con il genere dei libri :lol:
  4. .
    Sto leggendo The Other Side of Magic, come vi dicevo, e invece in Audible ho quasi finito Sleeping Giants... devo scegliere cosa ascoltare dopo! :hmm:
  5. .
    Sono apparse sul sito dell'editore queste copertine per altri romanzi di Agatha Christie, nella collana per ragazzi di Mondadori. :D Queste edizioni usciranno il 18 Maggio, se vi capita di vederle mandatemi foto :]



    Magari vi racconto un pochino come funziona il rapporto con una casa editrice, non so se l'ho mai fatto prima!
    Le edizioni sono Oscar Junior e destinate ad un target 10-14 anni: non è particolarmente comune vedere i romanzi della Christie tra i classici per ragazzi per cui le altre copertine che si trovano in giro su questi libri sono molto più adulte, grafiche, fotografiche in alcuni casi. In questo caso si vogliono delle copertine che possano piacere ai ragazzi, molto illustrate e ricche di personaggi, ma comunque con uno stile riconoscibile come abbastanza classico, sia come composizioni che come uso del digitale. A parte sapere che ci sarà quella banda bianca in mezzo che caratterizza tutta la collana, non ho ricevuto particolari indicazioni su cosa rappresentare in copertina. Ne avevo già fatte altre due in passato, se vi ricordate, per cui ho abbastanza chiaro il tipo di risultato richiesto.

    Gli schizzi vengono richiesti sempre troppo velocemente per i miei gusti, ma quando riesco preferisco farli già a colori: il mio scopo in questa fase non è fare un disegno bellino e corretto, ma dare un'idea chiara di cosa aspettarsi a livello di soggetti e atmosfera. Questi sono gli schizzi che mando all'editore:


    Da questi schizzi ricevo dei feedback: per la prima copertina viene scelto il terzo schizzo, ma con la richiesta di girare Poirot di spalle. Della seconda copertina viene chiesto di combinare la parte sotto del primo schizzo con la parte superiore del secondo, mostrando però la ragazza un po' più di profilo.
    Modifico quindi i miei schizzi secondo le loro richieste e mando queste versioni che vengono approvate:


    A parte pulizia e dettagli, questi schizzi sono abbastanza simili al risultato finale da non farlo risultare una sorpresa: questo per me è importante perché vuol dire che posso lavorare in maniera indipendente fino al definitivo o al semidefinitivo, senza rompere continuamente le scatole all'AD e senza avere io l'ansia di mostrare progressi ogni poco. Li ricontatto con dei semidefinitivi, perché mi rendo conto che la ragazza davanti alla finestra è cambiata un po' rispetto allo schizzo e non voglio appunto che sia una sorpresa del definitivo, quella piace ma mi viene chiesto di girare ulteriormente Poirot in modo che non si veda per nulla il volto. Con questi nuovi feedback, posso procedere quindi con i definitivi.



    Questo tipo di processo è abbastanza standard con una casa editrice: schizzi -> feedback sugli schizzi -> schizzi approvati -> lavoro indipendente fino al definitivo o al semidefinitivo -> ultimi accorgimenti finali. Se va tutto liscio, non ci sono molti cicli e, a differenza di un autore, un editore non ha particolari aspettative sull'aspetto specifico dei personaggi, soprattutto se sono poco descritti come nei romanzi della Christie, per cui non serve controllare se le facce rispecchiano la loro immaginazione. Questo, abbinato al fatto che anche le proposte iniziali su cosa rappresentare erano mie, mi danno una discreta libertà e indipendenza nel lavoro che raramente ho avuto collaborando direttamente con gli autori (per quanto mi sia anche successo di fare copertine per editori in cui mi veniva detto direttamente che cosa rappresentare in copertina, eh!). Sicuramente altri illustratori preferiscono un tipo di collaborazione più stretta, ma per me questo tipo di rapporto funziona molto bene.
  6. .
    L'ho ovviamente preordinato :P
  7. .
    ahahah comunque con calma li ascolterò, adesso sono passata ad una cosa più "feel good" con Scalzi, ché io il grimdark lo apprezzo a piccole dosi :lol:
  8. .
    Tutto questo non promette benissimo relativamente alle mie speranze di un'ambientazione più ampia X)
  9. .
    CITAZIONE (daneelolivaw @ 2/8/2020, 20:04) 
    Sarei curioso di sapere se anche nella versione originale molti centurioni, tribuni e patrizi vari hanno nomi italiani.

    Sì, ho sentito spesso nomi italianeggianti

    :pen: :pen: :pen:
    L'ho finito oggi, io ho ascoltato l'audiolibro in inglese.
    È stato ok, una buona lettura (ascolto) ma fatico a comprendere l'entusiasmo generale.
    Molto si svolge in un ambiente "scolastico" (mooolto tra virgolette), forse apprezzerò di più i successivi se l'ambientazione si apre un pochino.
    Come ho detto, non mi ha fatto impazzire lo stile (non so bene come spiegarlo, ha una scrittura standard che però se la tira?) ma non è scritto male per cui è stato piacevole e scorrevole. Imbarazzanti le scene di sesso. XD poche, per fortuna (ma troppo lunghe, con gli audiolibri è più complicato saltare).
    Credo sia considerato non YA quindi, viste le descrizioni grafiche e il sangue e i morti etc, però aveva comunque un gusto YA. Non ho un grande amore per queste vie di mezzo. Comunque penso che continuerò con la saga, anche se senza fretta.
  10. .
    Io ho letto il nuovo libro di Stroud (the outlaws Scarlett and Browne), oggi è uscito con un editore americano un romanzo fantasy di una mia amica italiana (che scrive anche in inglese) e penso sarà la mia prossima lettura (The Other Side of Magic). Dovrei farvi le schede di entrambi, appena ho tempo! :P
  11. .
    CITAZIONE (Sidney @ 30/3/2021, 17:20) 
    Oh, wow, ma tutto ciò è super affascinante. Grazie! Apprezzo moltissimo! C'è un sacco di lavoro dietro. Che meraviglia

    Grazie mille! Sì, serve sempre un sacco di pazienza ^U^ per fortuna sono testarda! :yes:
    Sono molto contenta che ti sia piaciuto, ho pensato che chi non fa questo lavoro vede sempre solo il risultato e non sa bene come ci si arriva, sembrano cose un po' uscite dal nulla se non si sa cosa c'è dietro. È sempre difficile riassumere idee e procedimenti, c'è un sacco di prova, sbaglia e riprova finché non viene giusto ^U^ ma almeno un'idea spero di averla data!
  12. .
    Non so se vi possa interessare, ma ho scritto un post sul procedimento della mia ultima illustrazione per cui ve lo copio qui...
    ------

    Si tratta di una illustrazione personale e non di una commissione: mentre nel caso di una copertina voglio che lo schizzo comunichi chiaramente al cliente quale sarà il risultato finale (soprattutto se magari è la prima volta che lavoriamo assieme), in una illustrazione personale decido meno cose all'inizio e mi lascio più spazio per sperimentare; questo comporta un processo più caotico e più litigi, ma anche la possibilità che esca qualcosa di interessante e imprevisto.

    Il mio progetto iniziale era di avere un soggetto femminile: semplicemente, mi vengono più facili e ci tenevo che questo disegno venisse bene, ci sono tanti artisti molto bravi nel deck e non volevo sfigurare, per cui perché non rendersi la vita un pochino più semplice? Dopo un po' di schizzi inguardabili sul mio quadernetto, questi due sono quelli che porto un po' più avanti, giocandoci sopra in digitale:



    La prima non mi dispiace, mi piacerebbe riuscire a fare delle pose aggraziate, ma non riesco bene a darle un senso, a capire dove voglio andare a parare. Lavorando ancora sulla seconda, comincia a "cliccare" quando smuovo alcune linee, introduco la componente ovale e soprattutto poi il setting sci-fi



    Parlando con alcune amiche illustratrici, torna l'idea di avere invece un soggetto maschile... comunque gentile e delicato, ma un ragazzo invece di una ragazza. Penso possa essere anche più interessante, decido di tagliare i capelli per una lettura migliore della silhouette, e questo alla fine è il mio sketch:



    In questa fase mi sono preoccupata solo di capire cosa voglio rappresentare, il mood e generalmente i colori, almeno nella combinazione del giallo e dell'azzurro. Sicuramente non mi sono preoccupata dell'anatomia o della correttezza del disegno, ma soprattutto non mi sono preoccupata dei valori. Con "valori" nel disegno si intende quanto siano scuri o chiari i vari elementi. Cercando di semplificare, il concetto è che se metto bianchi e neri ovunque nell'immagine, l'immagine risulta piatta e dispersiva perché ho contrasti forti ovunque. Allo stesso modo, se tutti gli elementi sono circa scuri uguali il risultato è piatto (che è un po' quello che succede nel mio schizzo: se si tolgono le linee e lo si trasforma in bianco e nero, sarebbero tutti più o meno lo stesso grigio). Vanno quindi studiati e divisi: semplifico il mio disegno nelle forme base e faccio un po' di prove.



    Mi piacciono molto sia la C che la E, che non sono molto diverse tra loro in realtà. Prenderò elementi un po' da entrambi (in particolare trovo che l'ovale bianco di C si adatti bene al mio tema sci-fi, ma in generale E ha una distribuzioni di valori più equilibrata).
    Chiaramente avere una parte nera o una parte bianca non significa che non ci siano ombre o luci in quelle zone, ma che in linea generale dovrei cercare di far sì che anche le ombre della parte bianca siano più chiare delle luci nella parte nera. Poi ci possono essere eccezioni, è più che altro una traccia (cit.). Questo è un piccolo schema che mi servirà per tutto il processo, perché quando si perde la via è importante tornare a controllare le intenzioni iniziali.

    Applico abbastanza brutalmente lo schema al mio schizzo e poi "lavo" tutto in una sciacquata di verdino... mi piace avere colori accesi e brillanti nello schizzo, ma quando inizio a dipingere preferisco una base più neutra e poi aggiungerli man mano.



    L'altra cosa di cui ho bisogno prima di iniziare a dipingere sono le reference. Il realismo si basa sull'osservazione puntuale della realtà, mentre uno stile più sintetico può basarsi di più sull'immaginazione. Poi più si disegna qualcosa, più la si impara e la si potrebbe rifare a mente: ma perché non usare un disegno per osservare di nuovo e imparare di più rispetto a quello che si sa già? Io sono una grande "fan" dei riferimenti. L'importante per me è che arrivino dopo l'idea, altrimenti si rischia di adattare la propria immaginazione alle foto che si hanno, invece devono essere a servizio della nostra creatività.

    Per materiali, volti e dettagli, cerco un sacco in internet. Ma la mia reference principale, per la posa e, possibilmente, la condizione di luce, voglio scattarla io. Per fortuna il mio compagno si presta.



    Ho fatto un collage di più immagini e l'ho posizionato sul mio schizzo, poi attorno ho ri-incollato i singoli pezzi, perché il collage centrale in alcuni punti è poco chiaro. (C'è anche un piede aggiunto da un modello 3D). Adesso ho un sacco di informazioni per il mio dipinto!

    Una cosa che mi manca capire, e che in un lavoro per un cliente avrei già deciso in fase di sketch ma come dicevo qui sto lasciando più spazio all'improvvisazione, è la "stanza". Nel disegnare, facendo diverse prove, arrivo ad un pavimento nero decorato con cerchi e curve... mi piace perché ho già un ovale nello sfondo, quello del portale dietro di lui, quindi una decorazione del genere gioca su forme simili e mi crea un'estetica coerente.



    Nel proseguire con il dipinto, correggendo e aggiungendo dettagli e particolari, mi scontro con quello che è il maggior ostacolo di questo disegno: il rapporto tra il soggetto e il suo sfondo. Voglio quel bel blu che avevo nello schizzo iniziale, ma devo tenere controllati i valori. Dubito il mio schema iniziale, provo alternative, e cambio idee.



    Alla fine, dopo molte parolacce, torno ad un risultato simile al mio schema di valori iniziale, in cui riesco a far convivere dei colori piacevoli e una certa tridimensionalità della scena. Aggiusto alla fine un po' le luci per riportare l'attenzione sul soggetto e aggiungo anche delle luci verdi per aumentare un po' la variazione di colori nella palette. Queste luci mi ammorbidiscono anche alcune linee dello sfondo vicino al personaggio, aiutando il senso di profondità. (Correggo anche il piede, al quale aggiungo anche un po' di riflesso dalla nuova verde)



    E siamo arrivati alla fine! Spero di non avervi annoiato troppo e che abbiate trovato qualcosa di interessante in questo lungo post! Vi metto anche una gif con un sacco di passaggi, più di quelli che vi ho descritto, per vedere un po' come si forma l'immagine.

  13. .
    L :D
  14. .
    Ahahah no è per come scrive, non per le parole in sé. Mi sembra di sentire l’autore che pensa “guarda quanto sono figo” ^U^
    Poi io in generale digerisco poco il mix di ironia e violenza, me la fa sentire più gratuita, ha senso?
    Comunque non mi sta dispiacendo eh, la storia procede bene e viene voglia di sapere come va avanti!
  15. .
    penso siano di Charlie Bowater, giusto? Bravissima lei!
4156 replies since 19/9/2008
.