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    Recensione di "L'insana improvvisazione di Elia Vettorel"

    Anemone Ledger

    Cover L'insana improvvisazione di Elia Vettorel


    Informazioni riguardo a "L'insana improvvisazione di Elia Vettorel"


    Titolo: L'insana improvvisazione di Elia Vettorel
    Autore: Anemone Ledger
    Editore: Ermes
    Trama: Improvvisazioni negative accompagnano tutta la fiaba nera di Elia Vettorel, dai suoi primi anni in orfanotrofio fino alla morbosa attenzione nei confronti di sua madre, al delirio completo, alla perdita di se stesso.
    La collezione di quadri inquietanti raffiguranti bambini uccisi in modi brutali, l’adrenalina nel compiere atti immondi, la derisione per il suo aspetto e la cicatrice sulla guancia, vero e proprio squarcio nell’abisso infernale e sconnesso della sua anima; come non poteva, Elia Vettorel, compiere un atto insano?

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :ink:
    L'horror non mi ha mai attratto particolarmente, proprio come il giallo, ma se devo essere sincera questo libro sembra più psicologico che altro. Non che abbia letto molti libri appartenenti al genere, ma credevo che "horror" stesse per "spaventoso", invece questo libro non mi ha messo paura.
    Elia Vettorel inizia a raccontare la sua storia allo psicologo del carcere, dov'è finito dopo aver ucciso una ragazza. Da lì la narrazione si sposta nel passato, durante la sua permanenza in orfanotrofio e più indietro ancora, quando sua madre deve fare i conti con un marito che non ama più e non solo. In generale trovo tutto un po' trascurato, dal testo a certi dettagli della storia.
    Ci sono parecchi refusi e qualche errore di grammatica, alcune volte sembra sia stato scritto col t9. Inoltre ci sono parti dove si passa da un anno all'altro senza avvisare in qualche modo, dandomi così una parvenza di disordine, per così dire. Anche il fatto che Elia "sapesse" del lavoro del padre non è spiegato per nulla. A quanto ho capito nessuno lo sapeva a parte Aurora e i colleghi di lui, non c'erano giornali o documenti che lo testimoniassero e non mi sembra che la madre gliel'abbia mai raccontato, quindi come faceva a saperlo? Questa, secondo me, è una grave lacuna logica della storia. Sono arrivata a pensare che fosse solo un'invenzione della sua mente malata per dare un senso al crimine di sua madre, ma allora perché ci sono parti ambientate decenni prima dal punto di vista di sua madre?
    È un libricino non troppo impegnativo, ma devo dire che ci ho messo più del previsto per leggerlo e ora che ho sperimentato l'horror posso confermare che non fa per me. Questo non toglie che possa piacere agli amanti del genere, visto che su amazon ci sono parecchie recensioni a 5 stelle.
    Stile di scrittura: trascurato.
    Consigliato a: onestamente non saprei a chi consigliarlo, visto che non fa molto "orrore"... Agli amanti dei psicologici, forse...?
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    Recensione di "Stilly Smith e il segreto della villa"

    Federica Di Iesu

    Cover Stilly Smith e il segreto della villa


    Informazioni riguardo a "Stilly Smith e il segreto della villa"


    Titolo: Stilly Smith e il segreto della villa
    Autore: Federica Di Iesu
    Editore: Youcanprint
    Trama: Silvia, per gli amici Stilly, è una brillante e solare ragazza, dai capelli rossi come il sole al tramonto e gli occhi blu come un cielo sereno. Le sue giornate sono scandite dal suo blog dedicato all'amore e dal lavoro nella cappelleria di Beatrice, anziana donna ebrea, sua grande amica e confidente. Ama leggere, scrivere e perdersi tra le pagine dei libri in un'avventurosa realtà parallela. Quest'estate, però, sarà la vita reale che regalerà a lei e alla sua famiglia magiche emozioni. Orfana di entrambi i genitori vive in una delle più belle ville del grossetano con l'amorevole nonno e il cugino Nicholas. Dal 1820, Villa delle Farfalle, è teatro di un ballo in costume d'epoca e i preparativi fervono. Tutto deve essere al massimo dello splendore, e per l'occasione arriverà l'esperta restauratrice Irene con l'apprendista Martina, per donare nuovo lustro agli affreschi di alcuni saloni, custodi di inaspettati segreti che verranno alla luce grazie a una valigia che conserva oggetti dall'aspetto innocuo, ma in realtà saranno importanti tasselli di un particolare puzzle che si comporrà fino all'ultima pagina.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :ink:
    Anche in questo libro in terza persona si dice cosa pensare dei personaggi (di Silvia/Stilly in particolare). Lo ribadisco spesso quando trovo questi casi: se volete scrivere in terza persona e volete far notare qualcosa di un certo personaggio dovete farlo dire a un altro personaggio, non inserirlo nella descrizione. Sono l'unica a trovare la cosa piuttosto infantile? Non è nemmeno bello dire già al primo capitolo cosa pensare al lettore.
    Anche quello che succede tra Martina e Nicholas appena qualche ora dopo essersi conosciuti non mi piace perché sembra affrettato e forzato.
    Al contrario, mi ha piacevolmente sorpreso il cenno a Yiruma e al suo brano Kiss the rain. È bello pensare che chi legga questo libro venga a conoscenza di questo pianista che apprezzo molto, se già non lo conosce. Mi sono piaciuti anche i consigli sull'amore che Silvia elargisce sul suo blog, vere perle di saggezza pur non essendosi mai innamorata. Legge parecchio, in questo molte lettrici possono ritrovarsi (compresa me), quindi mi viene da pensare che anche lei si sia fatta inevitabilmente troppe aspettative sul genere maschile e sull'amore in generale. A questo proposito, non mi piace nemmeno lo stuolo di ragazzi che le gira intorno e il fatto che dopo aver iniziato a ricevere bigliettini anonimi con citazioni prese dai libri cominci a far caso a ogni ragazzo che le si avvicina domandandosi se il mittente sia l'uno o l'altro.
    Ho fatto 30, tanto vale fare 31 e dire che anche il testo non è molto curato. Ci sono frasi in cui sembra che manchi una parola di collegamento tra altre due e altri casi in cui i pronomi sono del genere sbagliato o vengono ripetuti, scambi di nome frutto di disattenzione e altre cose del genere.
    Si, lo so, ci sono un sacco di cose che non mi vanno a genio, sono una rompiscatole troppo esigente... Però la storia in sé non è brutta, anzi! I risvolti che saltano fuori alla fine non sono niente male.

    P.s.: la farfalla è un insetto, non un animale, dico bene...?
    Stile di scrittura: un po' trascurato.
    Consigliato a: adatto a chi è meno pignolo di me. XD

    Edited by Paper Moon - 2/7/2018, 00:07
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    Sono la sola a pensare che sia tutto tranne che conveniente? Voglio dire, se compri l'ebook, paghi il suo prezzo una volta, ma così è come se lo pagassi ogni mese... No?
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    Recensione di "Parlare a raffica"

    Lauren Graham

    Cover Parlare a raffica


    Informazioni riguardo a "Parlare a raffica"


    Titolo: Parlare a raffica
    Autore: Lauren Graham
    Editore: Sperling & Kupfer
    Trama: Attrice, produttrice, scrittrice di romanzi, Lauren Graham ha deciso di raccontarsi al pubblico a modo suo: lasciandosi andare, parlando alla velocità della luce proprio come farebbe Lorelai Gilmore di Una mamma per amica, il suo personaggio preferito che tanto le somiglia. In questo libro l'attrice preme il pulsante «pausa» per riguardare la sua vita con quello stile frizzante che conosciamo e raccontarci storie divertenti sulla sua adolescenza, dall'infanzia in Giappone al legame con il padre, sulle dure sfide che ha affrontato a Hollywood (le chiesero anche di far fare un provino al suo sedere), sulla sua esperienza sul set di Parenthood o come giudice di Project Runway. E, naturalmente, ci svela i dietro le quinte della serie televisiva che più ha amato e che l'ha resa celebre. Come in una lunga maratona di Una mamma per amica, Lauren rivela tutto ciò che c'è da sapere sul suo personaggio, sullo show e sulle nuovissime puntate, racconta dei rapporti con i membri del cast e riporta estratti del diario che l'attrice ha tenuto durante le riprese dei quattro episodi dell'ottava stagione, Una mamma per amica: di nuovo insieme. Un libro imperdibile per tutti i fan della serie, per chi ha amato Lauren e vuole tornare a ridere con le sue avventure/disavventure, ma soprattutto per chi sente la mancanza di Lorelai Gilmore.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    Lauren Graham si è rivelata proprio come me la immaginavo. Nel libro racconta qualche episodio della sua infanzia e di come sia diventata Lorelai Gilmore, tutti aneddoti divertenti o comunque scritti con ironia. Lo sapevate che ha frequentato le scuole con un anno di anticipo? Verrebbe da pensare che una cosa del genere possa essere usata come un vanto, ma lei ci ha trovato parecchi svantaggi, come ad esempio quando tutti prendevano la patente tranne lei che aveva un anno in meno.
    Lei di solito non si riguarda sullo schermo, ma per questo libro ha fatto un eccezione e ha rivisto tutte le serie di Una mamma per amica scrivendo le sue impressioni e i ricordi su ognuna, dipingendo uno scenario divertente, sereno e famigliare. Racconta anche del suo primo romanzo, di come sia nato e come abbia visto la luce, che ho intenzione di leggere entro l'anno.
    Ho trovato particolarmente divertente la fase che ha portato al revival di Una mamma per amica, con quel "si fa o non si fa?" fino a un secondo prima dell'inizio delle riprese, inoltre lei sembra quel tipo di persona che scrive come pensa e parla, quindi ogni cosa ha una vena autoironica che non guasta mai.
    Nonostante sia un'autobiografia direi che ha lo stile giusto per essere letto in spiaggia, quindi se ne avete l'opportunità leggetelo lì.
    Stile di scrittura: scorrevole.
    Consigliato a: chi cerca una lettura leggera.
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    Recensione di "Miss Alabama e la casa dei sogni"

    Fannie Flagg

    Cover Miss Alabama e la casa dei sogni


    Informazioni riguardo a "Miss Alabama e la casa dei sogni"


    Titolo: Miss Alabama e la casa dei sogni
    Autore: Fannie Flagg
    Editore: BUR
    Trama: Una vera signora sa sempre quand'è il momento di uscire di scena. E Maggie Fortenberry, affascinante sessantenne che conosce almeno 48 modi diversi di piegare un fazzoletto e non ha mai detto una parolaccia in vita sua, ha deciso che il suo momento è arrivato. Ex Miss Alabama e quasi Miss America, dei suoi sogni di ragazza Maggie ha realizzato ben poco: non ha conquistato un marito adorante, non ha avuto con lui la nidia ta di pargoli d'ordinanza, e oggi è una single depressa con una noiosa carriera da agente immobiliare a Birmingham. Ormai ha deciso, vuole farla finita. Non senza però aver prima saldato ogni debito, sbrinato il frigorifero e salutato gli amici con un'impeccabile lettera d'addio. Ma quando tutto sembra finalmente pronto per girare l'ultimo ciak, ecco che un bizzarro scheletro in kilt manda all'aria i suoi piani. Nella villa dove l'ha ritrovato, e che Maggie ha ricevuto l'incarico di vendere, si celano infatti segreti che aspettano solo lei per essere svelati. E se poi a scombinare il suo progetto ci si mettono anche una dispettosa capretta dal muso nero e il ritorno inaspettato di un vecchio amore, ecco che forse organizzare la sua dipartita non è più così urgente...

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen:
    Ve lo dico subito: mi sono annoiata. Metà del libro è dedicata a episodi del passato qua e là per spiegare la situazione attuale e l'altra metà è leggermente più interessante per quello che trovano nell'attico di una casa che devono vendere, quella dei sogni nominata nel titolo, ma non cambia molto.
    I personaggi principali che incontriamo sono 3 donne di una certa età, ma ancora in gamba che si ritrovano a gestire da sole un'agenzia immobiliare dopo la morte della fondatrice che grazie al suo ottimismo e la sua allegria sapeva dare loro la carica giusta e di cui sentono al mancanza. L'antagonista della storia è un'altra agente immobiliare proprietaria della propria agenzia che, invidiosa del loro successo ha sempre messo loro i bastoni tra le ruote, anche con metodi non proprio corretti o legali.
    Maggie è la ex Miss Alabama protagonista del libro che crede di volersi suicidare, ma non mi è piaciuta per niente, a differenza di Ethel e Brenda, che tra la tendenza a lamentarsi di ogni cosa della prima e al dipendenza dal cibo della seconda spezzavano la monotonia. Persino i personaggi comparsa come le sorelle di Brenda mi sono piaciuti di più. Insomma, non me la sento di dare tre stelle, ma non è un pessimo libro scritto male senza ne capo ne coda, è solo noioso, quindi penso che due calamai andranno bene.
    Stile di scrittura: lenta.
    Consigliato a: chi cerca un libro con protagonisti sessantenni e oltre, senza grandi emozioni.

    Edited by Paper Moon - 26/5/2018, 17:43
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    CITAZIONE (daneelolivaw @ 8/5/2018, 20:51) 
    Sono caustico lo so. :) Ma questo libro l'ho trovato veramente insulso, mi è dispiaciuto perfino per quegli 1,99 che ho speso.

    Nel mio caso l'ho preso gratuito grazie a uno dei regali di Happy Friday che ogni tanto offre qualcosa di interessante. XD Comunque la serie tv non era male, speravo che il libro fosse anche meglio, come capita di solito...
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    Recensione di "I tuoi occhi sono qui"

    Manuel Sgarella

    Cover I tuoi occhi sono qui


    Informazioni riguardo a "I tuoi occhi sono qui"


    Titolo: I tuoi occhi sono qui
    Autore: Manuel Sgarella
    Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
    Trama: Michòl, detta Giò, è una donna che ha sempre contato sulla propria avvenenza fisica, sia nel lavoro che negli insoddisfacenti rapporti sentimentali.
    Ma tutto questo è drasticamente, drammaticamente cambiato.
    Dave è sempre stato un uomo timido, riservato, che ha conquistato quella che lui ritiene la perfezione fisica. rinunciando a una vita emotiva già intensa e appagante.
    Sono i rispettivi figli, Roan e Thomàs, a farli incontrare.
    Per anni questi ragazzi hanno pagato il prezzo degli errori dei propri genitori, dei drammi che non sono riusciti a superare e che ancora li tormentano.
    L'amicizia tra i due ragazzi nasce sui banchi di scuola. Saranno loro due a creare le condizioni perché i propri genitori, per fortuna o per un innato sesto senso, possano incontrarsi.
    Scatterà così la scintilla perché tutte le loro vite possano veramente cambiare.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    Ecco una storia che parla di voglia di vivere ancora e superare qualsiasi cosa si metta in mezzo.
    Tutto inizia con l'incontro fra Roan e Tommaso. Dopo essersi avvicinati e fatti alcune confidenze sui rispettivi genitori, Tommy ha un intuizione: a volte due persone ferite possono curarsi a vicenda. È così che fanno in modo che Dave e Giò s'incontrino, lei convincendo il padre a tenere il suo studio aperto fino a tardi e lui trascinandoci la madre per una visita oculistica.
    Giò, che mostrando il suo volto riceve per lo più disgusto o compassione, è solita nascondersi dietro una maschera, che sia di cera, di stoffa o anche un casco. Si sente un mostro, dopo che il fuoco le ha portato via la bellezza con cui era abituata a ottenere tutto e senza il quale è stata lasciata dal marito. Dave invece si da la colpa per la morte della moglie e la figlia si sta allontanando da lui sentendo che non é più il papà che conosceva.
    Questo amore è tutto un complotto fra Tommaso e Roan, visto che Giò sembra decisa a non rendere le cose facili a Dave.
    Una storia d'amore, ma anche di paure e sensi di colpa, di famiglie che si ritrovano e si scelgono.
    Qua e là ci sono errori di distrazione, ma niente di grave e ci passo sopra senza problemi. È un libricino niente male.
    Stile di scrittura: scorrevole
    Consigliato a: a chi cerca storie d'amore che non siano fini a se stesse.
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    :pen: :pen: :pen: :pen: :pen:
    A suo tempo mi imbattevo spesso in questo libro sul web, solo che la sinossi non mi invogliava per niente. In una recensione che ho letto mentre facevo ricerche su questo libro si diceva appunto che se un libro non si deve giudicare dalla copertina, lo stesso vale per la sinossi, che in questo caso fa veramente pena e non rende assolutamente l'idea di cosa aspettarsi. Dovrebbero mettere avvertenze del tipo "attenzione, sinossi estremamente vaga che non rende giustizia al libro" alla fine o all'inizio della stessa, perché non è la prima volta che mi capita.
    Ok, il circo è al centro della storia, ma solo perché è il luogo dove due maghi si confrontano in una sfida decisa dai loro maestri senza nemmeno interpellarli o spiegare loro cosa comportava. All'inizio sentivo una certa inquietudine, che con lo svelarsi dei misteri si trasformava in angoscia nei confronti di quello che aspettava Celia e Marco.
    Il circo è il terreno di gioco, ma è anche il frutto dell'amore tra i due, che si dedicavano tendoni a vicenda piuttosto che gareggiare su quale fosse il più spettacolare. È una storia d'amore delicata, ma intensa, piena di magia. Una storia d'amore tra due persone, ma anche tra il Circo e le persone che scoprendolo ne rimangono incantate. È sicuramente uno di quei libri che merita un posto d'onore tra gli scaffali e che entrerà nella mia lista dei libri "da rileggere".
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    Recensione di "La direzione di un battito" (Battito #1)

    Layla Tales

    Cover La direzione di un battito


    Informazioni riguardo a "La direzione di un battito"


    Titolo: La direzione di un battito
    Saga: Battito #1
    Autore: Layla Tales
    Trama: “Ancora una volta mi ritrovo a far scorrere la mia penna su una pagina bianca, un foglio così povero ma con un’importanza enorme.
    È strano scrivere la parola fine per noi. Per anni ti ho chiuso nel mio mondo, fingendo che nessuno potesse separarci ed invece tu eri già lontano.
    Il tempo per noi non è stato un amico, ci ha divisi inesorabilmente e ci ha cambiati. Ero qui, immobile, ad aspettare di riprendere vita, mentre il mondo andava avanti.
    Rivederti è stata la tempesta che hai sempre portato in me, ma stavolta rischi di devastarmi per sempre. È per questo che ti lascio andare, perché ti amo, ma ritrovarci con tutta questa rabbia mi farebbe dimenticare quei giorni che ancora mi riscaldano quando sono al buio.
    È l’ultima volta che ti scriverò. Queste lettere mi hanno salvata una volta, ora spero possano aiutare anche te. Prendile sono sempre state tue.
    Per sempre,
    un’amica.”

    Chiudo la busta. Sigillo il mio cuore.
    La stringo ancora una volta, non sono pronta a lasciarlo andare via, ma devo. Lo devo a noi.
    Addio amore mio.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :ink:
    La solita storia tra la bella che non sa di esserlo e il tipo possessivo, ma protettivo e premuroso che s'incontrano e non possono piu vivere l'uno senza l'altra. All'inizio lui cerca di tenere le distanze per la sua situazione complicata, ma inutile dire che serve a ben poco.
    Lei è una diciannovenne piuttosto insicura, devota alla famiglia, che appena s'innamora comincia a soffrire di attacchi di panico. Personalmente non la capisco, ma offre parecchie occasioni per scene drammatiche e dolci.
    Lui, appena si decide a stare con lei, chiede di tenere la cosa segreta in attesa che lui sistemi i propri problemi e questo logora i nervi di lei fino ad arrivare al patatrac che da una svolta alla storia.
    Il libro si lascia leggere nonostante la struttura del testo lasci a desiderare, tra errori di distrazione, tempi abbinati male dove sembra non esista la prima persona passato remoto, virgole al posto sbagliato e l'uso sbagliato di "ed" che rallentano la lettura, senza paragrafi e le frasi messe tra virgolette senza andare a capo quando parla qualcun'altro, rendendo difficile capire chi parla e quando.
    Comunque è una storia a lieto fine, carina, che parla di amicizia oltre che amore. Avrei voluto un felici e contenti anche per Andrea, ma pure la sua situazione famigliare sembra non cambiare di una virgola. Peccato per la composizione del testo che fa perdere parecchi punti. Se non fosse per questa avrei dato 4 calami pieni.
    Stile di scrittura: a parte la forma? Abbastanza scorrevole.
    Consigliato a: a chi non da peso alla struttura del testo.

    Edited by Pagi79 - 17/1/2022, 12:49
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    CITAZIONE (mokina @ 17/3/2018, 17:23) 
    Inserisco Paper Moon!! Ehm, sicuramente hai letto male, controlla bene. ORA mi sembra ci sia scritto 2019 :vago:

    :rofl:
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    Recensione di "La bastarda di Istanbul"

    Elif Shafak

    Cover La bastarda di Istanbul


    Informazioni riguardo a "La bastarda di Istanbul"


    Titolo: La bastarda di Istanbul
    Autore: Elif Shafak
    Editore: Rizzoli
    Trama: Istanbul è il crocevia dove da secoli si incontrano culture e religioni differenti. Proprio in questa città multiforme e piena di colori si conoscono Armanoush, americana in cerca delle proprie radici armene, e Asya, diciannove anni, che vive a Istanbul con la madre, tre zie, la nonna e la bisnonna. Due giovani donne che si legano l’una all’altra, figlie di due mondi che la Storia ha visto scontrarsi: a dispetto di tutto, la ragazza armena e la ragazza turca diventano amiche, scoprono insieme il segreto che lega le loro famiglie e fanno i conti con il passato comune dei loro popoli. Divenuta ormai il simbolo di una Turchia che ha il coraggio di guardarsi indietro e raccontare le proprie contraddizioni, Elif Shafak intreccia con luminosa maestria le mille e una storia che fanno pulsare il cuore della sua terra.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    Il libro inizia con due capitoli dal punto di vista delle madri delle due ragazze che una volta cresciute scateneranno tutta una serie di cose, che porteranno al pettine tutti nodi e nonostante la lettura si faccia a tratti prolissa e la narrazione si perda in descrizioni nel momento sbagliato o nel bel mezzo di un dialogo, è un libro che ho apprezzato perché mi ha ricordato i libri di Isabel Allende, con quel tanto di soprannaturale da non rendere fantasy la storia, ma nemmeno un banale racconto della vita di due famiglie.
    I nodi a cui alludo qua sopra sono gli intrecci che io amo tanto e senza i quali non avrei sopportato la lettura. Il tutto si conclude con ancora un sacco di cose a cui mi sarebbe piaciuto una fine più degna, tipo il rapporto tra Asya e il Fumettaro che è ancora tutto da definire. Dovrò immaginare da sola il finale che prefirisco per loro e lo stesso vale per Armanoush e il famoso Barone. Peccato per le descrizioni eccessive, ma se non spaventano, è un libro che potrei consigliare alle amanti dell'Allende, per quanto lo stile di scrittura differisca.
    Stile di scrittura: un po' lenta per le parti prolisse.
    Consigliato a: agli amanti di Isabel Allende
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    Recensione di "Il principe delle ombre"

    Francesca Persico

    Cover Il principe delle ombre


    Informazioni riguardo a "Il principe delle ombre"


    Titolo: Il principe delle ombre
    Autore: Francesca Persico
    Editore: Lettere Animate
    Trama: E se il mito dei sette principi degli inferi fosse reale? Se i vizi capitali avessero un volto? Se si muovessero in mezzo a noi per corromperci, irretirci, trascinarci nell’oblio? Cassie ha diciassette anni. È ironica, pungente e ama le storie impossibili, ma di certo non si pone domande di questo tipo. Costretta a trasferirsi in un piccolo paesino di provincia si imbatte in Rio. Dispotico, irriverente, vendicativo ed egoista, una furia. Tra mille difetti, però, è anche di una bellezza senza pari, così bello da non sembrare di questo mondo. Cassie ancora non sa che l’incontro con Rio segnerà definitivamente la sua intera esistenza e la condurrà alla scoperta di un segreto terribile. Una guerra senza scrupoli si combatte dalla notte dei tempi, l’eterna battaglia tra le creature del buio e quelle della luce e le anime degli uomini rappresentano il bottino più prezioso.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen: :pen: :pen:
    Ecco un libro che dopo L'ombra del sole di Eva Fairwald non ho potuto che apprezzare e con pure un finale che può essere definito in molti modi, ma non scontato e mi ha fatto piangere. Certo, ci sono delle somiglianze con Twilight nei componenti della famiglia con cui entra in contatto Cassie, ma le differenze sono molto di più e in senso positivo (senza nulla togliere al fatto che io continui ad adorare Twilight). Pig puó essere tranquillamente paragonata ad Alice tranne che nel fisico, Vivi a Rosalie tranne che non prova vera disapprovazione nei confronti di Cassie, Mó può essere paragonato a Jasper tranne che per il corpo scheletrico e l'atteggiamento di un bambino e Chris a Emmett tranne che per il fisico muscoloso. Rio possiamo tranquillamente paragonarlo con Edward, tranne che per occhi d capelli, ma ripeto, le somiglianze sono molto poche e. Oh, e nessuno ha relazioni con gli altri come i Cullen.
    Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e hanno un loro perché, i misteri e le domande trovano risposta gradualmente e in modo naturale. Viene svelato tutto più o meno a metà libro, ma questo non vuol dire che per metà libro ci si annoii, tutt'altro. Ah, e la scrittura in prima persona scorre che é un piacere! Insomma, se non dovessi star dietro a un sacco di Challenge penso che me lo rileggerei tranquillamente, dopo essermi ripresa dal finale.
    Stile di scrittura: scorrevole
    Consigliato a: chi ama le storie d'amore con un finale amaro.
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    :pen: :pen: :pen:
    Il thriller non è mai stato il mio genere preferito, ma ammetto che da qualche anno ne sto scoprendo di niente male. Kim mi ha ricordato Anita Blake, sia per l'ambiente in cui lavora, prevalentemente maschile, in cui sa farsi valere, sia per la sua determinazione nello svolgere il suo lavoro. Senza dimenticarci della lingua senza peli. E il rapporto che ha con Bryant è fantastico.
    Dopo i primi 8 capitoli sono riuscita a ingranare e l'ho finito in poco più di due giorni. E' senz'altro un libro pieno degli orrori che può commettere uno psicopatico, che mi meraviglio nessuno abbia fatto niente quando ancora era in tenera età, da quello che racconta lui stesso nei capitoli dal suo punto di vista. Infatti sebbene la narrazione passi da un personaggio all'altro, solo i suoi capitoli sono in prima persona.
    Non me l'aspettavo, ma mi è piaciuto, nonostante le raccapriccianti sorprese che saltavano fuori ad ogni cadavere.
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    :pen: :pen: :pen: :ink:
    Dopo aver letto il primo di questa nuova serie di Percy Jackson non vedevo l'ora di iniziare il secondo e ora che l'ho letto vorrei passare subito al terzo, ma come l'altra volta dovrò aspettare un po'. Nonostante i libri siano "per ragazzi", io continuo a leggerli volentieri nonostante la mia età. Sono libri per tutti, dai bambini agli adulti.
    Se ne L'eroe perduto conosciamo Jason che si ritrova a scambiarsi di posto con Percy senza memoria della sua vita fino al momento in cui si ritrova in un autobus con due perfetti sconosciuti che dicono di essere il suo migliore amico e la sua ragazza, ne Il figlio di Nettuno abbiamo Percy che deve fare i conti con la stessa perdita di memoria e alle prese con il Campo Giove, la versione romana del Campo Mezzosangue. Tuttavia non ci resta per molto, visto che parte per un'impresa eroica praticamente il giorno dopo nonostante Annabeth gli abbia detto in sogno di non muoversi da lì. A proposito, Annabeth è l'unico ricordo di Percy. L'amore non si scorda così facilmente, eh?
    Ovviamente non parte da solo, infatti lo accompagnano Hazel e Frank, che è a capo della spedizione. Quest'ultimo nasconde non poche sorprese. La storia di questi due si svela solo nel corso del libro, come è giusto che sia. A proposito, questi due hanno un debole l'uno per l'altra, sono sicura che avete un'idea di quello che succederà in proposito. Comunque io continuo ad adorare Leo, che pur comparendo solo in poche righe, continua a distinguersi con la sua simpatia, sebbene il termine non gli renda giustizia.
    L'alleanza tra i due campi sembra promettere bene, anche se c'è un "certo" Ottaviano che invece promette male. Avrei voluto che prima che il libro finisse ci fosse il ricongiungimento tra Percy e Annabeth, ma a quanto pare dovrò attendere. Comunque lo consiglio sia a grandi che piccini.
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    Recensione di "Capodanno per Due - Mia Dolce Signora" (Per due #2)

    Sam Severide

    Cover Capodanno per Due - Mia Dolce Signora


    Informazioni riguardo a "Capodanno per Due - Mia Dolce Signora"


    Titolo: Capodanno per Due - Mia Dolce Signora
    Saga: Per due
    Autore: Sam Severide
    Editore: Createspace Independent Pub
    Trama: Oliver Sutton, interprete di musical a Londra, ha lottato a lungo per ottenere il ruolo da protagonista. Promettendo a se stesso di anteporre la carriera a tutto e a tutti e sforzandosi di rimuovere dalla mente il pensiero di Alicia, la donna che anni prima lo aveva ferito.
    Alicia Chamberlain, dopo un lungo periodo trascorso a New York, viene richiamata a Londra per sostituire l’attrice principale nella compagnia di Oliver, l’uomo che l’ha umiliata e tradita ma che non è mai riuscita a dimenticare.
    Costretti a lavorare ancora fianco a fianco Oliver e Alicia dovranno fare i conti con sentimenti irrisolti, verità celate e un’attrazione sempre irresistibile. Disprezzo, passione e rabbia diventano protagonisti con loro sulla scena mentre la notte di Capodanno segnerà, ancora una volta come in passato, i loro destini.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    Nonostante la copertina non mi piaccia per niente perchè troppo harmony, non è stata una lettura spiacevole e l'ho trovata molto curata nella stesura. Essendo piuttosto corto è tutto concentrato sui due personaggi che si alternano a raccontare ogni capitolo, dando così poco spazio agli altri personaggi, che comunque fanno la loro parte. Certo, questi due fanno penare anche in così poche pagine, soprattutto lui, col suo carattere a dir poco difficile. Lei potrebbe benissimo essere una santa o una masochista, per l'amore che prova per lui. Non ci sono scene particolareggiate dove cedono ai propri sentimenti, tutto ruota su come l'altro li faccia sentire e a quello che provano e ai ricordi del loro passato. Lei che continua a tormentarsi perchè lui non si è fidato di lei e lui che crede di sapere tutto su come l'ha tradito. Da un lato li si può capire, dall'altro vorresti sbattere le loro teste l'una contro l'altra perchè comunicano solo i sentimenti negativi trattenendo dentro gli altri, tranne in alcune occasioni in sui evidentemente questi sentimenti si sono stufati di essere respinti.
    In ogni caso una lettura migliore di tante altre.
    Stile di scrittura: scorrevole e corretto.
    Consigliato a: chi cerca una lettura poco impegnativa di un paio d'ore.

    Edited by Paper Moon - 27/1/2018, 00:05
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