Votes taken by Paper Moon

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    Sono stata attratta da questo libro perché mi ricordava quelli di Philippa Gregory e ho avuto ragione a pensare che meritasse di essere letto. Non do spesso voto pieno, ma questo se lo merita tutto. Il titolo parla della sorella di Re Enrico IV, ma per la maggioranza del libro Elisabetta ne è solo la cugina, dove racconta sì di politica e manipolazioni, ma soprattutto del suo amore per John Holland. Un amore tutt'altro che facile, ma che ha saputo emozionarmi, soprattutto alla fine. Ho versato lacrime praticamente per 4 capitoli ed è tutto dire se consideriamo che hanno almeno 10 pagine l'uno.
    La famiglia la fa sposare a un bambino, ma lei ha 17 anni e desideri che un bambino non può soddisfare, è inevitabile che si guardi intorno nonostante il matrimonio (anche se non consumato), senza contare che ha sempre avuto un debole per John Holland, fratellastro del re. Le persone intorno a lei cercano di farla ragionare, ma come si dice in questi casi, al cuore non si comanda.
    Ora che ho scoperto questa autrice, sono decisa a procurarmi anche La regina straniera e La regina proibita, che ho già aggiunto in wishlist.
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    Recensione di "Morbide Guance"

    Kirino Natsuo

    Cover Morbide Guance


    Informazioni riguardo a "Morbide Guance"


    Titolo: Morbide Guance
    Autore: Kirino Natsuo
    Editore: Neri Pozza
    Trama: Kasumi è nata e cresciuta nell'Hokkaido, ma fugge ben presto a Tokyo, dove sogna di realizzare una vita libera e diversa da quella monotona e squallida dei suoi genitori. Sposatasi con un tipografo mite e serio, Kasumi cerca una via di fuga nelle braccia di un cliente del marito con il quale inizierà una relazione segreta e appassionata, che indurrà l'uomo a comprare una casa nell'Hokkaido per ospitare la donna e la sua famiglia. Nel corso di questo soggiorno, la figlia maggiore di Kasumi scompare senza lasciare traccia. Convinta che la scomparsa della bambina sia il meritato castigo per aver tradito il marito, le figlie e, anni prima, i genitori, Kasumi intraprende un viaggio alla ricerca della figlia che la ricondurrà alle sue origini.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :ink:
    Mi aspettavo un giallo più tradizionale, devo ammetterlo. In realtà non so nemmeno se si può definire giallo o thriller, visto che non è chiaro come sia sparita la bambina, nemmeno nell'epilogo. Ho avuto più l'impressione che il libro volesse raccontare il percorso di Kasumi che fin dall'inizio cercava la libertà. Un romanzo molto psicologico, devo dire. Kasumi viene talmente assorbita dalle ricerche di Yuka che finisce per trascurare la figlia che le rimane, per non parlare della vita stessa. Finisce per vivere con l'unico scopo di ritrovare la figlia, convinta che sia ancora viva, finché non incontra Utsumi. Questo Utsumi si fa avanti per aiutare nelle ricerche, ma è solo per ingannare la noia. Questo libro è pieno di persone poco empatiche, secondo me. Kasumi immersa nel senso di colpa, Michihiro che non si capisce se è solo ingenuo o rassegnato, Utsumi che offre il suo aiuto per un semplice capriccio... C'è da dire che il tutto è abbastanza realistico, solo che non so se tutta questa realtà fa per me. Se il mio scopo è evadere dalla realtà ha poco senso andare a leggere libri così.
    Ah, però ho constatato come la mia passione per anime e manga mi abbia aiutato a fare a meno del glossario alla fine del libro dove spiegavano termini specifici come "tatami" e via dicendo. Sono soddisfazioni.
    Stile di scrittura: scorrevole, se la storia è il vostro genere.
    Consigliato a: persone a cui piacciono le storie aperte, senza un finale chiaro e a cui piace l'aspetto psicologico della vicenda..
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    Recensione di "Il mercante di profumi" (Anthes #1)

    Enedhil e Gabrielle

    Cover Il mercante di profumi


    Informazioni riguardo a "Il mercante di profumi"


    Titolo: Il mercante di profumi
    Saga: Anthes #1
    Autore: Enedhil e Gabrielle
    Trama: Esistono notti senza luna in cui le stelle sono destinate a brillare più forte, come quella in cui ha inizio questa storia.
    La storia di un mercante di profumi che compare nel regno senza confini di un popolo senza re.
    Mastro Tillion è un giovane arrivato da poco a Leithras, le Terre di Passaggio dove dimorano gli Eletti, stirpe impura nata dalle prime unioni tra Uomini ed Elfi.
    Accompagnato solo dal proprio cavallo, prende una stanza alla Locanda delle Anime Perdute e inizia a farsi notare per l’atteggiamento sfacciato e sicuro.
    Ma un mercante di profumi nasconde molti segreti e non sempre essi sono legati alle essenze che crea. Per Tillion il segreto più grande è la vita che ha lasciato indietro, fatta di battaglie e di perdite, insieme a un nome che non dovrebbe essere pronunciato: Valadier, erede al trono di Riselden.
    Deciso a non farsi rovinare gli ultimi mesi prima del ritorno a casa, Tillion passa il tempo a inventare fragranze improvvisate e a condividere il letto con compiacenti fanciulle.
    Fin da subito, però, ad attirare la sua attenzione è il vicino regno di Mithren, popolato dalle creature immortali di cui ha tanto sentito parlare nelle leggende. Attraversati quei confini, i suoi semplici piani iniziali prendono una piega inaspettata quando si imbatte in un elfo che dimostra di essere molto diverso dagli altri.
    Idalion, Capitano dei Guardiani, è uno spirito libero e selvaggio, figlio della Natura e della Foresta. Rispettato e apprezzato per la sua abilità nel comandare e per l’estremo coraggio in battaglia, il guerriero cela dietro a una maschera di distacco e superbia il difficile passato dei millenni che ha affrontato. Diviso tra gli addestramenti degli allievi e la lotta contro il nemico che minaccia la sua gente, l’elfo non perde comunque occasione di trascorrere delle ore di passione con gli amanti che sceglie per poche notti. Affascinante e intransigente, Idalion ha delle regole ben precise e nessuna intenzione di infrangerle. Ma ha anche un punto debole: i Mortali.
    Dopo i primi incontri carichi di tensione e i continui scambi di battute a cui nessuno dei due è disposto a cedere, i loro diverbi si trasformano in una seduzione che va oltre quella di un profumo. Agli opposti eppure simili, il mercante e il Capitano iniziano a incrociare sempre più spesso le loro strade, fino a quando quel cammino li porta a scontrarsi con lo spietato pericolo che incombe sulla Foresta di Cenere.


    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen: :ink:
    Volevo leggere questo libro fin da quando lessi Una moneta per i tuoi pensieri nella raccolta di racconti MM Selection l'anno scorso. Mi era piaciuto il rapporto di parità fra i due, la fiducia reciproca, che qui si vede nascere. Il fatto che i due non abbiano un rapporto esclusivo e che entrambi si dilettino con svariati amanti non mi fa impazzire, ma sono ottimista che le cose cambino nei volumi successivi (sperando escano presto). La faccenda di Valadier/Tillion che ha solo due anni da passare in libertà prima di sposarsi e prendere le redini del regno di suo zio mi lascia una certa inquietudine in quanto sembra che prima o poi dovranno separarsi per forza, a meno che Idalion non decida di seguirlo... Mi sto già facendo tutto un mio film, inutile dirlo.
    Il passato dei due è ancora parecchio oscuro, se escludiamo i dettagli che si confidano. In particolare, alla fine Idalion solleva un quesito alquanto interessante sul come faccia Valadier a entrare nella Foresta di Cenere pur essendo un mortale. Non vedo l'ora che le autrici svelino il mistero.
    Mi piace che alla fine del libro ci sia una nota dove viene spiegato il significato dei nomi più importanti. Gli errori non sono molti, giusto 6 o 7, se ricordo bene. Me li sono segnati sul kindle, 'stavolta. I loro battibecchi mi sembrano forzati, se devo proprio dirlo. Si dilungano troppo per dare un senso di naturalezza, ma va be'. I 3 calamai e mezzo se li merita comunque.
    Stile di scrittura: scorrevole
    Consigliato a: chi apprezza i rapporti paritari in un rapporto fra uomini, tipo la serie Armi e bagagli, anche se il genere è tutt'altro.
  4. .

    cover Italiana

    cover originale
    (Cover Originale)

    Titolo: Il mercante di profumi
    Titolo originale: Il mercante di profumi
    Serie: Anthes #1
    Autore: Enedhil e Gabrielle
    Editore: Independently published
    Genere: M/M, fantasy
    Data d'uscita: 19 giugno 2018
    Costo previsto: € 8,08 cartaceo, € 3,99 E-book
    Pagine: 336(ebook), 469(cartaceo)


    Trama: Esistono notti senza luna in cui le stelle sono destinate a brillare più forte, come quella in cui ha inizio questa storia.
    La storia di un mercante di profumi che compare nel regno senza confini di un popolo senza re.
    Mastro Tillion è un giovane arrivato da poco a Leithras, le Terre di Passaggio dove dimorano gli Eletti, stirpe impura nata dalle prime unioni tra Uomini ed Elfi.
    Accompagnato solo dal proprio cavallo, prende una stanza alla Locanda delle Anime Perdute e inizia a farsi notare per l’atteggiamento sfacciato e sicuro.
    Ma un mercante di profumi nasconde molti segreti e non sempre essi sono legati alle essenze che crea. Per Tillion il segreto più grande è la vita che ha lasciato indietro, fatta di battaglie e di perdite, insieme a un nome che non dovrebbe essere pronunciato: Valadier, erede al trono di Riselden.
    Deciso a non farsi rovinare gli ultimi mesi prima del ritorno a casa, Tillion passa il tempo a inventare fragranze improvvisate e a condividere il letto con compiacenti fanciulle.
    Fin da subito, però, ad attirare la sua attenzione è il vicino regno di Mithren, popolato dalle creature immortali di cui ha tanto sentito parlare nelle leggende. Attraversati quei confini, i suoi semplici piani iniziali prendono una piega inaspettata quando si imbatte in un elfo che dimostra di essere molto diverso dagli altri.
    Idalion, Capitano dei Guardiani, è uno spirito libero e selvaggio, figlio della Natura e della Foresta. Rispettato e apprezzato per la sua abilità nel comandare e per l’estremo coraggio in battaglia, il guerriero cela dietro a una maschera di distacco e superbia il difficile passato dei millenni che ha affrontato. Diviso tra gli addestramenti degli allievi e la lotta contro il nemico che minaccia la sua gente, l’elfo non perde comunque occasione di trascorrere delle ore di passione con gli amanti che sceglie per poche notti. Affascinante e intransigente, Idalion ha delle regole ben precise e nessuna intenzione di infrangerle. Ma ha anche un punto debole: i Mortali.
    Dopo i primi incontri carichi di tensione e i continui scambi di battute a cui nessuno dei due è disposto a cedere, i loro diverbi si trasformano in una seduzione che va oltre quella di un profumo. Agli opposti eppure simili, il mercante e il Capitano iniziano a incrociare sempre più spesso le loro strade, fino a quando quel cammino li porta a scontrarsi con lo spietato pericolo che incombe sulla Foresta di Cenere.

    Collegamento a Recensione MFE by Paper Moon



    La Serie Anthes è composta da:
    1. Il mercante di profumi
    1.4 Una Moneta Per I Tuoi Pensieri
    1.5 La Notte di Igil e Taran

    E' possibile trovare il download di - Il mercante di profumi - in pdf, awz3, epub o ordinare il cartaceo sul sito della Casa Editrice o presso i principali store (amazon, kobobooks, net-ebook, mondadori, feltrinelli etc).

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    Edited by Lele-sette - 1/4/2019, 18:42
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    Recensione di "Non scegliermi: nulla è come sembra" (The Unloved series #1)

    Natasa Ursic

    Cover Non scegliermi: nulla è come sembra


    Informazioni riguardo a "Non scegliermi: nulla è come sembra"


    Titolo: Non scegliermi: nulla è come sembra
    Saga: The Unloved series
    Autore: Natasa Ursic
    Editore: PubMe
    Trama: Danielle, a causa di un forte trauma, perde la memoria. Grazie ad alcuni ricordi che le tornano in mente all'improvviso e nelle situazioni più disparate, inizia a capire chi è e ciò che le è successo, scoprendo che non è andata come le hanno fatto credere.
    Nel suo percorso incontrerà Richard con cui avrà un rapporto complesso di amore e odio, amicizia e antipatia, attrazione e... disgusto, che inconsapevolmente la aiuterà a scoprire la verità sul suo passato.
    Trasferitasi a Orlando per seguire il fratello, Danielle conoscerà Nick che rappresenterà, per lei, un'occasione di rinascita totale.
    Almeno fino a che Richard non andrà a farle visita.
    Chi sceglierà Danielle?
    Il Clan c'entra qualcosa in tutto questo?
    Ma, soprattutto, le permetterà di scegliere?

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    Molti errori, grammaticali e non, in questo libro. Ormai li do quasi per scontati e rimango (piacevolmente) sorpresa quando non ne trovo, ma quando la storia è tutto tranne che brutta, diventa davvero frustrante. Sto pensando di iniziare ad annotarmeli sempre per poi riportali nei miei commenti, per rendere meglio l'idea. Sembra che però la storia sia stata rieditata con anche la nuova copertina, quindi è possibile che gli errori che ho nella mia copia non ci siano più. Comunque, come appena detto, la storia non é male. Essendo una serie, di cui deve ancora uscire il terzo, abbiamo parecchie cose da chiarire, arrivati all'ultima pagina, ma di base promette bene.
    Onestamente non amo molto la protagonista, che sembra abbia un debole per ogni ragazzo che le mostra gentilezza, disinteressata o meno. Anche i suoi abalzi d'umore non sono l'ideale. Soffrendo di amnesia ha dimenticato le cose più importanti che la circondano, come la verità su suo padre e il motivo per cui è finita in ospedale senza ricordarsi perché. Ha rimosso un intera persona dalla sua mente, che durante alcuni flash troppo intensi scambia per Richard, uno sconosciuto(?) che si ritrova come vicino dopo aver traslocato. Inutile dire che io mi sono fatta tutta una mia teoria a riguardo, visto che anche lui sembra avere i suoi problemi col passato. Sono appena accennati, ma spero che nel secondo si chiariscano più cose.
    Invece, adoro i suoi fratelli. Hanno modi completamente diversi per prendersi cura di lei, ma entrambi l'adorano.
    La trama mi piace, ci sono segreti e intrighi come piace a me e spero che i libri successivi non mi deludano. Un passaggio in particolare mi ha colpito tanto sa averlo anche riportato sul mio stato di facebook: "Sceglimi" sussurra come in un lamento "sceglimi per quello che sono, non per quello che potrei diventare." Tenendo la testa china porta i suoi occhi a guardarmi.
    [...]
    "Sceglimi per come sono e non per quello che sono" bisbiglio a filo delle sue labbra.

    Sembra quasi che il subconscio di lei la spinga a mandare avvertimenti o preghiere per evitare che si ripeta il danno che l'ha spinta a dimenticare. Quella frase lascia intendere parecchie cose su quello che ha scordato. Mi sono fatta talmente tante idee a riguardo che se inizio ad elencarle non finisco più.
    Una storia che pur essendo solo all'inizio ha potenziale da vendere, anche se avrebbe bisogno di una bella revisione del testo. Do tre calamai invece di 2 e mezzo sulla fiducia.
    Stile di scrittura: scorrevole.
    Consigliato a: chi cerca prevalentemente trame avvincenti senza dare troppo peso ai refusi.
  6. .
    Recensione di "Amanti e regine. Il potere delle donne"

    Benedetta Craveri

    Cover Amanti e regine. Il potere delle donne


    Informazioni riguardo a "Amanti e regine"


    Titolo: Amanti e regine. Il potere delle donne
    Autore: Benedetta Craveri
    Editore: Adelphi
    Trama: Per secoli è stato predicato che affidare a una donna una qualsivoglia responsabilità di governo fosse «cosa ripugnante alla natura, contumelia a Dio, sovvertimento del retto ordine e di ogni principio di giustizia». Eppure – soprattutto in certi luoghi e tempi della storia, e in particolar modo nella Francia di Antico Regime –, quel potere le donne se lo sono arrogato, vanificando, di fatto, le leggi e le consuetudini che glielo negavano: prima fra tutte Caterina de’ Medici, che per trent’anni riesce a mantenere intatta l’autorità reale. Ma accanto alle regine – e spesso contemporaneamente e in antagonismo con loro – altre donne (le cosiddette «regine di cuori») hanno avuto sugli equilibri politici interni ed esterni alla monarchia francese, nei secoli che precedono la Rivoluzione, una formidabile, per quanto discreta, influenza: le potentissime amanti reali, le quali, per inserirsi negli ingranaggi del potere maschile senza esserne stritolate, dovettero imparare a giocare d’astuzia, a crearsi alleanze, a distribuire favori, a corrompere, a punire – e a uscire di scena al momento giusto. Di alcune di queste donne, amanti o regine – da Anna d’Austria a Maria Antonietta, da Gabrielle d’Estrées a Madame du Barry –, che della loro presunta debolezza hanno fatto uno strumento di dominio, ci racconta la storia Benedetta Craveri, in un’opera che a un solido sapere unisce una rara capacità di narrare.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    In questo libro, le donne di cui si parla, pur acquistando una certa fama grazie alla loro determinazione, ottengono tutto solo perché riescono ad avvicinarsi al re o fanno parte della famiglia reale. Capisco che a quei tempi girava tutto intorno al re e che dovevi avvicinarti a lui per ottenere notorietà, ma confesso che questo mi fa dubitare dell'effettivo potere di queste donne, o almeno della maggioranza. Alcune regine sono state abbastanza accorte da governare il regno in attesa che il figlio raggiungesse l'età adatta, ma d'altro canto non sono riuscite a conquistare il re abbastanza da evitare che si prendesse delle amanti. Queste amanti a loro volta fanno il diavolo a quattro per tenerselo stretto, ma solo una di queste mi era simpatia. La stessa che ha gettato le basi per l'indipendenza femminile aprendo una scuola dove le bambine potevano imparare un educazione di base. Secondo me è la sola che ha usato la propria influenza sul re per costruire qualcosa di buono e non solo per il proprio tornaconto.
    Parlando di Maria Antonietta, qui su parla di lei come quasi di una martire. Una principessa che non ha mai voluto essere regina e che voleva solo prendersi cura dei figli. Al che io ho pensato "parliamo della stessa regina che ha detto al popolo affamato di mangiare le brioche?" In realtà questo dettaglio non so nemmeno se è vero oppure no, visto che risale alle lezioni di storia delle elementari, ma mi è rimasto impresso. Ovvio che era un essere umano, con tutte le debolezze che comporta, ma la storia non la dipinge come una sovrana buona e giusta, mi sembra. Nemmeno in Lady Oscar si cura del suo popolo come ci si aspetterebbe dal suo ruolo e anzi li guarda dall'alto in basso aspettandosi di essere amata a prescindere.
    Diciamo che il libro non parla del potere delle donne in base a conquiste importanti che hanno avuto risonanza fino ai giorni nostri, quanto piuttosto al potere della seduzione o dell'idea d'intoccabilità.
    Una lettura interessante, che però non mi ha catturato molto.
    Stile di scrittura: pulito e corretto, anche se a me non è risultato molto scorrevole o coinvolgente.
    Consigliato a: perfetto per chi è interessato alla storia francese.
  7. .
    Si, è ambientato d'inverno e si può dire che lo stesso "paese" (o Arca) sia freddo, ma non mi spingerei a definire Thorn protagonista.
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    Sono contenta! Spero ti piaccia quanto piace a me! :heart:
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    Recensione di "Il farmacista del ghetto di Cracovia"

    Tadeusz Pankiewicz

    Cover Il farmacista del ghetto di Cracovia


    Informazioni riguardo a "Il farmacista del ghetto di Cracovia"


    Titolo: Il farmacista del ghetto di Cracovia
    Autore: Tadeusz Pankiewicz
    Editore: UTET
    Trama: Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d’autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l’unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza. Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia. Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la “soluzione finale” e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine... Il farmacista del ghetto di Cracovia racconta tutta l’assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l’incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all’orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: «Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?».

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen: :pen:
    Questo libro si è rivelato un modo per ricordare tutte le persone che non sono sopravvissute ai nazisti e quelle che nel loro piccolo hanno cercato di aiutare. Tadeusz ci da la sua testimonianza su quello che successe a Cracovia quando i tedeschi invasero la Polonia e sono rimasta sorpresa di sapere che a fine guerra c'era chi definiva esagerazioni gli aneddoti su come venivano trattati gli ebrei, chiaramente persone che non hanno vissuto gli eventi in prima persona. È chiaro che chi non corrispondeva all'ideale ariano dei nazisti non veniva considerato nemmeno un essere umano.
    L'autore ha elencato tutti i nomi che ricordava, da quelli più meritevoli a quelli che hanno avuto quello che si meritavano, da chi ce l'ha fatta a chi no. Pur conoscendo le atrocità di quel tempo per i libri che ho letto sull'argomento, leggere di come i nazisti giocassero al tiro al bersaglio nel ghetto e di come tutto dipendesse dal loro umore del momento lascia comunque un senso d'impotenza trasmesso dallo scrittore nel ricordare.
    Ormai le persone che hanno vissuto quel periodo sono sempre di meno, se si vuole leggere qualcosa sull'argomento è un libro da tenere in considerazione, pur essendo poco conosciuto. Scritto non da qualcuno che è stato perseguitato ne da un nazista, bensì da una persona che non potendo opporsi agli invasori ha cercato di fare quel che poteva con i mezzi a sua disposizione.
    Stile di scrittura: scorrevole.
    Consigliato a: a chi cerca una testimonianza in prima persona di quegli anni.
  10. .
    :pen: :pen: :pen: :ink:
    Ricordo che una volta ho provato pure a vincerlo a un giveaway e da allora è rimasto in lista d'attesa. Leggevo qualche estratto qua e là e la voglia di leggerlo saltava fuori, ma per un motivo o per l'altro finivo per leggere altro. Be', finalmente ce l'ho fatta.
    Cominciamo con la scrittura, che è una cosa a cui tengo, fra ortografia e grammatica. Io stessa, quando mi faccio sfuggire un messaggio senza rileggerlo e scopro qualche errore di battitura mi maledico, ma Silvia Ciompi sembra abbastanza attenta, da questo punto di vista, se escludiamo errori di distrazione come "se ne stavamo" e ripetizioni tipo "le ho sentite le lacrime bruciarmi". Il linguaggio è molto spontaneo, scritto come se l'autrice stesse parlando di getto, senza troppo preoccupata a piccolezze come ripetizioni e dettagli grammaticali, ma si percepiscono chiaramente i sentimenti dei personaggi. Alcuni pensieri sono davvero belli e mi hanno colpita:

    «Da quanto tempo non uscivi da lì dentro, non vedevi fuori?»
    «Da Tanto, da troppo.»
    «E com'è?»
    [...]
    «È bello», dico. È bello.
    «Lo vedi che non fa solo male?» Accenna l'ombra sbiadita di un sorriso e io resto così, ferma, a afrmi scorrere dentro un po' di quel cielo e un po' di quel mare.
    È vero, se mi guardi non fa quasi più male.

    Corro io per te, posso farlo, posso essere i tuoi passi, le tue risate, il sole nei tuoi giorni bui. Corro io per te e tu mi puoi restare addosso, dentro, puoi chiedermi di essere quello che vuoi, tutto quello di cui hai bisogno.

    Senza contare questo:
    «Resta, ti prego resta. Sistemiamo tutto, ma tu resta. Basta che non mi lasci più. Che non mi dai più retta se ti dico di andare via. Non lo so se ce la faccio a perdonarti, ma non me ne frega niente, lasciati odiare, stammi vicino lo steso. Io non voglio che te ne vai, non ci resisto senza te.»
    Qui è stato davvero straziante... per tutto il libro non riuscivo a capire cosa nascondesse Teschio. Qualcosa di talmente grave da aspettarsi l'odio di Camille anche dopo tutto quello che sopporta senza scappare. Non so come ho fatto a non pensarci. Ho pensato a ogni sorta di motivo tranne quello.
    Ho ben poco da dire su un libro così pieno di emozioni, rese così bene a sole parole che passo sopra ai pochi errori senza problemi. Passo sopra anche alle troppe canne che si fumano tutti quanti, compresa Camille.
  11. .
    Recensione di "La mia meravigliosa eccezione" (Love Story Series #1)

    Francesca Santangelo

    Cover La mia meravigliosa eccezione


    Informazioni riguardo a "La mia meravigliosa eccezione"


    Titolo: La mia meravigliosa eccezione
    Saga: Love Story Series #1
    Autore: Francesca Santangelo
    Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
    Trama: Allison ha un passato che fatica a lasciarsi alle spalle. Vive costantemente nell’ansia di incontrare le persone che negli anni le hanno fatto del male, sebbene queste siano ormai lontane da lei. Tuttavia, nonostante la paura e la prudenza, decide di iniziare a dare una svolta alla sua vita. Proprio quando sta iniziando a fare dei passi avanti, qualcuno sconvolge le sue fondamenta, tutte le convinzioni che credeva di avere. Braden sa riconoscere un cuore tormentato dai fantasmi del passato, ed è proprio quello che ha visto in Allison il giorno in cui l’ha incontrata per la prima volta. Anche lui ha qualcuno che lo ha ferito quando avrebbe dovuto proteggerlo da tutto e da tutti, qualcuno che ha preferito la strada accidentata dell’illegalità alla famiglia felice. Tra loro sarà una corsa contro i sentimenti, contro la paura da sconfiggere e un futuro da vivere; un’eccezione che riempie il cuore di amore, fin quando tutte le loro certezze crollano come castelli di carta. Adesso il presente è diventato il loro passato. L’eccezione qualcosa di cui avere paura…

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    La storia è carina, ma secondo me poteva essere scritta meglio. Vediamo se riesco a spiegare. I protagonisti sono i tipici soggetti con un passato pesante sulle spalle e come capita in questi casi, quello che nascondono e non riescono a confidare all'altro si mette fra loro proprio quando sembra che vada tutto a gonfie vele. Quello che mi fa storcere il naso non sono solo i refusi e il congiuntivo che viene sempre più trascurato, ma anche le numerose frasi fatte e cliché vari, che danno un senso di forzatura, per non parlare della velocità con cui si svolge il tutto. Forse è un mio problema, che non credo ai colpi di fulmine, ma non mi pare verosimile innamorarsi e dirselo nel giro di un mese.
    Pur essendo un libro carino che si legge facilmente, per tutto il tempo c'è stato qualcosa che non mi convinceva e sospetto che c'entri il fatto che dopo aver letto Colleen Hoover, Samantha Young, Amy Harmon e simili, questo mi sia sembrato solo un tentativo non troppo riuscito di imitare il genere, oltre a quello che già ho elencato qua sopra. È un peccato, perché la trama è ben costruita e avrebbe avuto le carte in regola per diventare un romanzo di tutto rispetto.
    Stile di scrittura: scorrevole.
    Consigliato a: be', se non avete standard troppo alti, direi che potete buttarvici.
  12. .
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    Cominciamo con un dettaglio della trama. Dice che Todd parla una lingua tutta sua, ma in realtà sono solo alcune parole modificate come se avesse un qualche difetto di pronuncia e non mi pare che sia solo sua. Inoltre trovare queste parole che sembrano essere errori di ortografia non é piacevole, come anche il succedersi delle azioni con ripetitive "e": [...] ...e sento il suo Rumore bissilare Ragazzino Trottoso e corro e balza verso di me e non ci penso neanche e mi volto e spingo la mano in su e il coccodrillo si lancia sopra di me e ha le mascelle spalancate...[...]. Insomma, fa innervosire. Mai sentito parlare di congiunzioni come "con" o di separare semplicemente le frasi con le virgole e i punti? Gran parte del libro mi dice di si, quindi usare ripetitivamente la e deve essere una scelta consapevole che faccio fatica a mandare giù.
    Tuttavia ci sono anche momenti pieni di emozione, come questo: È come il canto di una famiglia in cui tutto va bene, è un canto di appartenenza che ti fa sentire parte di qualcosa solo al sentirla, è un canto che si prenderà sempre cura di te e non ti lascerà mai ai margini. Se hai un cuore, te lo spezza, se hai im cuore spezzato, te lo cura. Quasi poesia.
    Todd é un ragazzino cocciuto, che più non si può. Non é capace di leggere bene, ma si rifiuta di farsi aiutare da chi sa farlo finché é troppo tardi. Il diario di sua madre, che personalmente non vedevo l'ora di sapere cosa conteneva lo lascia nello zaino per oltre mezzo libro, quasi ne avesse paura. Non ragiona praticamente su niente e per lo più é Viola che fa il grosso del lavoro per salvare entrambi mentre lui riesce a mala pena a sferrare qualche pugno. Nei momenti più critici riesce a fare ben poco, mi meraviglio che Viola non perda la pazienza più spesso, ma vedo nascere qualcosa fra loro già a pagina 172. Non che anche lui non faccia la sua parte a un certo punto, quasi ci rimette la pelle.
    Todd è uno di quei personaggi che cresce durante la storia, abbandonando la sua innocenza commettendo sbagli e costretto a fare scelte, ad assistere alle atrocità senza poter fare niente per impedirlo. É grazie a questo e non certo per lo stile di scrittura che leggerò anche gli altri libri, per vederlo diventare davvero un uomo, perché quello che si vede in questo libro al riguardo promette bene.

    Se è vero che ne faranno un film spero non rimangano fedeli al linguaggio di Todd usato nel libro...
  13. .
    Recensione di "Mi vivi dentro"

    Alessandro Milan

    Cover Mi vivi dentro


    Informazioni riguardo a "Mi vivi dentro"


    Titolo: Mi vivi dentro
    Autore: Alessandro Milan
    Editore: DeA Planeta
    Trama: Tutto comincia alle sei di mattina, in radio, dove due giornalisti assonnati si danno il turno. Lui è appena arrivato e cerca di svegliarsi con un caffè, lei sta correndo a casa dopo aver lavorato tutta la notte. E succede che nella fretta i due si scambiano per errore i cellulari. Si rivedono qualche ora più tardi, e da un dialogo surreale nasce un invito al cinema, poi una mostra, un aperitivo, una gita in montagna. Francesca è bassina, ha i capelli biondi sparati, due occhioni azzurri che illuminano il mondo. È una forza della natura, sempre in movimento, sempre allegra. Alessandro è scherzoso e un po' goffo, si lascia travolgere da Francesca e dall'amore che presto li lega. E da lei impara, giorno dopo giorno, a vivere pienamente ogni emozione, a non arretrare di fronte alle difficoltà, a capire il significato della resilienza. E così anni dopo, insieme, con il sorriso sulle labbra, si troveranno a combattere la più terribile delle battaglie. Senza arrendersi mai.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen: :pen: :pen:
    Questo è un libro che leggi perennemente cogli occhi lucidi, sempre pronti a far uscire lacrime. Prima di Rovigoracconta di quest'anno non conoscevo ne il libro e tanto meno l'autore, pur essendo già alla terza edizione e sono sempre più felice di averlo acquistato. Perchè l'autore non ha voluto solo raccontare la sua esperienza con il cancro della moglie, ma anche del loro amore che a tratti è stato messo a dura prova. Di come si siano amati e abbiano vissuto pur affrontando varie terapie di chemio, varie operazioni e di come tra i due fosse lui quello che si sentiva veramente malato pur essendo la moglie Francesca ad avere i giorni contati. Della forza con cui ha sempre affrontato tutto trascinandolo un po' ovunque, senza fermarsi mai.
    Mentre scrivo non posso fare a meno di ricominciare a piangere al pensiero di quanto queste due persone si sono amate, di quanto abbiano lottato per avere anche un solo giorno in più da vivere insieme. Penso a quello che ha fatto lui per i quarant'anni di lei e mi rendo conto che allora gli uomini da sogno esistono davvero. Penso ad Angelica e Mattia che crescono senza la loro mamma, ma anche a quegli episodi dove Alessandro sente la sua presenza e subito dopo vede questa farfalla bianca vicino a lui. Non so se la farfalla è stata aggiunta per creare atmosfera e commuovere, ma voglio credere che tutto quello scritto in questo libro sia reale, compreso il dettaglio della farfalla.
    L'autore vuole trasmettere il messaggio di vivere sempre tutto, continuare a camminare anche nei momenti più bui, ma io ci leggo anche una bellissima storia d'amore. Un po' tragica, ma anche piena di sorrisi e risate in mezzo al dolore, sia fisico che emotivo. Un libro così, che emoziona in molti modi, dovrebbe essere letto da tutti.
    Stile di scrittura: scorrevole
    Consigliato a: tutti! E quando dico tutti, intendo proprio tutti.
  14. .
    Recensione di "Il gatto che insegnava a essere felici" (Alfie #2)

    Rachel Wells

    Cover Il gatto che insegnava a essere felici


    Informazioni riguardo a "Il gatto che insegnava a essere felici"


    Titolo: Il gatto che insegnava a essere felici
    Saga: Alfe #2
    Autore: Rachel Wells
    Editore: Garzanti
    Trama: Per un gatto come Alfie non esiste niente di meglio che scorrazzare per i giardini di Edgar Road. Solo lì si sente a casa. Gli abitanti del quartiere lo accudiscono come una vera famiglia; hanno imparato ad amarlo e non possono più fare a meno di lui. Ma all'improvviso nella via arrivano dei nuovi vicini i cui movimenti appaiono sospetti: hanno traslocato di notte e non fanno amicizia con nessuno. L'armonia del quartiere è in pericolo e Alfie deve fare qualcosa. È convinto che dietro quelle facce tristi si nasconda un bisogno di aiuto e di conforto. Piano piano, la nuova famiglia si accorgerà di quanto lui sia prezioso per le loro vite: perché Alfie sa che si deve lasciare il cuore aperto a nuovi amici, nuove avventure, nuovi incontri inaspettati. E anche all'amore, che arriva proprio quando si crede di averlo perduto per sempre.

    Recensione ed analisi by Paper Moon


    Valutazione: :pen: :pen: :pen:
    Il secondo libro su Alfie é carino quanto il primo.
    Ci troviamo a circa un anno o 2 di distanza dal primo libro e ci sono stati cambiamenti come il trasferimento di una delle famiglie di Alfie e il matrimonio fra Claire e Jonathan. Polly, che nel libro precedente era quella con più problemi e bisognosa d'aiuto, qui é invece si rivela forte e matura. Penso che sia il personaggio che preferisco in questo libro.
    Dalla trama sembra che nessuno sappia del desiderio di maternità di Claire e dei problemi di Aleksy a scuola, ma in realtà lo sanno tutti, non é mica un segreto. Riesce ad aiutare Aleksy, ma può solo stare vicino a Claire mentre soffre. Devo dire che i suoi piani migliori sono quelli improvvisati. Più ci ragiona su e più sembrano campati in aria, per non dire i risultati che saltano fuori... incredibile che alla fine funzionino comunque allo scopo!
    Con l'arrivo dei nuovi vicini entrano in gioco anche le faccende amorose per il nostro micio, cosa inaspettata, devo ammetterlo. Chissà se anche nel prossimo libro ritroveremo Palla di Neve...
    A proposito di Palla di Neve, la micia mianca dagli occhi azzurri che conquista Alfie (senza alcun motivo per come la vedo io, il classico colpo di fulmine senza ragione e pure a senso unico), devo dire che per la maggior parte del libro la sopporto appena per quanto é scontrosa e solo verso la fine del libro comincia a starmi più simpatica, ma non riesce comunque a convincermi.
    Il finale é edilliaco e io non ho niente in contrario, ma il modo in cui é stato raggiunto mi é sembrato troppo... "liscio", diciamo. È un libro senza pretese se non quella di far sorridere il lettore, adatto all'estate, per come lo vedo io.
    Stile di scrittura: scorrevole
    Consigliato a: chi sta pensando alle letture da portarsi in vacanza.
  15. .
    :pen: :pen: :pen: :pen:
    Prima o poi dovrò rileggere tutta la saga per avere un quadro più chiaro, visto che è passato più di un anno da quando ho letto gli altri 3, ma direi che più o meno ricordavo le cose fondamentali.
    Se con i libri precedenti abbiamo conosciuto un la versione retelling di cenerentola, cappuccetto rosso e Raperonzolo, qui abbiamo la versione di Biancaneve e devo ammettere che l'allucinazione sul fatto di essere una ragazza di ghiaccio e neve ha un suo perchè, dato che riporta chiaramente al nome di Biancaneve. Non che alla fine lei cambi nome.
    Allora, eravamo rimasti che Cinder e compagnia avevano rapito l'imperatore e quest'ultimo scopre l'identità di Cinder passando così dalla loro parte. Ovvio, visti i sentimenti che provano l'un per l'altro. Mettono in piedi un piano per detronizzare Levana e tutto il resto mentre Winter e Jacin devono fare i conti con la psicopatica in persona. Scarlet è ancora prigioniera sulla Luna, ma ancora per poco.
    Il modo in cui le fiabe della Disney sono state adattate a uno scenario futuristico con un pizzico di fantascienza per la presenza dei lunari è perfetto. Mi piace che "Cenerentola" non diventi principessa solo perchè sposa un principe, che "Cappuccetto rosso" non si salvi grazie al cacciatore che uccide il lupo, ma grazie al suo carattere e all'amore. Mi piace che "Raperonzolo" non si limiti ad essere una prigioniera in attesa che qualcuno la salvi, ma che trovi qualcuno che l'aiuti con le proprie forze e il suo genio informatico. Winter è un po' più indifesa per la sua decisione di non usare il suo dono lunare, ma non è certo solo una ragazzina ingenua ed è grazie alla sua cocciutaggine che si uniscono alla rivoluzione di Cinder anche i soldati speciali come Wolf e che finalmente Aimery viene tolto dalla circolazione.
    Si, devo decisamente prendermi un po' di tempo per rileggere un sacco di libri. Prima o poi.
82 replies since 13/11/2011
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