Sara Di Furia - La Regina Rossa

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  1. li.m
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    Disintossicati dai libri

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    Questo libro dalle tinte molto gotiche mi ha incollato alle pagine fino alla fine. Molto particolare la storia che mescola le superstizioni popolari ad una visione alternativa della morte di Anna Bolena. Tutto parte da una piccola orfanella impertinente che mostra i segni della stregoneria :cooosa: Un neo sotto il mento che sul corpo di una donna la identifica come strega ma su quello di un uomo è solo un neo (e già da qui parliamone!!! La stupidità delle persone arriva veramente all’apoteosi!!!) e un abbozzo di sesto dito che rende la proprietaria della suddetta mano, un abominio suddito del diavolo! Da qui parte la storia di una famiglia non benestante e con a carico due gemelle, che decide di adottare la “strega” infischiandosene delle dicerie.
    Scopriremo poi purtroppo che tutto questo non è dovuto all’intelligienza dei signori Klein ma piuttosto alla necessità di trovare una dote più che abbondante per le figlie.

    Inizialmente quindi la lettura coinvolge le varie avventure delle tre ragazze e il loro quotidiano, fino all’arrivo del bel Nicholas Burbon. Da qui in poi i toni del racconto cambiano radicalmente. Mai avrei pensato che dietro a tutto ciò si nascondesse un segreto così importante.
    Mi è piaciuto molto il modo in cui l’autrice ha accompagnato il lettore nella scoperta di tutto il passato legato a Christianne.

    In un primo momento credevo che il Jocker fosse un personaggio negativo, mai avrei pensato che fosse devastato dall’amore provato per Anna, mai avrei pensato che questi tre personaggi fossero i guardiani della discendenza di Anna Bolena e che fossero condannati all’eternità. Effettivamente come detto da Nicholas nelle ultime pagine, Anna è stata malvagia quando ha inserito nella pozione la clausola che non potevano rivelare a nessuno la loro storia neanche alla portatrice dei marchi, per evitare che sciogliessero la maledizione.
    Mi ha fatto un po' arrabbiare l’atteggiamento di Christianne alla fine quando rompe la bottiglietta della pozione! Ha dimostrato molto egoismo in questo.


    Concludendo, non avevo mai letto libri di questa autrice ma sono contenta di averla scoperta perché la trovo molto interessante, riesce a richiamare un po' le atmosfere che crea Virginia de Winter nelle sue splendide storie e ti tiene attaccata alle pagine fino alla fine. Unica pecca se così la vogliamo chiamare, è che mi aspettavo che alla fine ci dicesse qualcosa di più sulla sorte di Christianne.
     
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4 replies since 2/9/2015, 20:13   142 views
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