Maurizio Vicedomini - Il richiamo della luna oscura

C'è molta discontinuità tra i vari capitoli, in ognuno dei quali il protagonista (allontanato dalla terra dal maleficio della luna oscura) si trova nelle più disparate situazioni d'avventura nel tentativo di ritrovare la strada di ritorno verso casa. La prima pecca è che essendo ogni volta in un contesto diverso, in ogni capitolo c'è un numero spropositato di personaggi rispetto al numero di pagine di cui è composto il libro. E quando alcuni personaggi ricompaiono nel corso della storia si fatica molto a contestualizzarli. In secondo luogo la narrazione è troppo frammentaria. Ora si parla di combattimenti dei gladiatori, ora di guerra, ora di mondi dove il tempo scorre in maniera astratta. Si passa quindi da scene avvincenti e ben scritte ad attimi di noiosa quietitudine che stonano profondamente. D'altra parte alcune parti del libro mi sono molto piaciute, come il momento in cui scappa dal Demiurgo e il momento straziante della morte di Layla. E molto bella anche l'evoluzione del personaggio, che durante questo percorso scopre se stesso, crescendo e diventando una persona nuova, la persona che avrebbe sempre voluto essere.