Recensione di La fiamma della vita / L'ultima porta (Unika #1 #2) - E. J. Allibis

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    Recensione Unika. La fiamma della vita e Unika. L'ultima porta


    E. J. Allibis

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    Informazioni riguardo alla serie Unika


    Titolo: Unika. La fiamma della vita
    Saga: Unika
    Autore: E. J. Allibis
    Editore: De Agostini
    Trama Unika, La fiamma della vita: La vita tranquilla di tre ragazzi quindicenni viene sconvolta da una serie di fatti misteriosi. L'incontro con un singolare professore di teologia li mette a conoscenza dell'incredibile ragione di quanto sta accadendo: uno di loro è un angelo e non lo sa. Soprattutto, non sa di custodire segretamente nel cuore la "fiamma della vita", una delle due entità fondamentali che consentono di governare l'universo. Ma quale dei tre ragazzi è l'angelo? Qual è la sua storia? Perché porta la fiamma nel cuore? E quale sarà il suo destino? Mentre si rendono conto che quella che si è scatenata intorno a loro è una vera e propria caccia, vengono rapiti da due strane creature che li conducono in un mondo a parte, situato in un'altra dimensione: quella di Sefira, la meravigliosa valle dove vivono gli angeli. A Sefira, i ragazzi avranno modo di scoprire chi di loro custodisce la "fiamma della vita". Conosceranno quindi il mondo degli angeli e saranno coinvolti nell'incredibile e misteriosa storia di Unika, l'affascinante angelo guerriero sacrificatosi per il bene dell'umanità. In un avvincente susseguirsi di colpi di scena, vivranno un'esaltante avventura che si concluderà con l'Adlivun, l'epica battaglia tra il bene e il male dall'esito incerto e dal finale imprevedibile. E.J. Allibis non ha fissa dimora e vive di emozioni senza tempo tra gli orizzonti del mondo.

    Titolo: Unika. L'ultima porta
    Saga: Unika
    Autore: E. J. Allibis
    Editore: De Agostini
    Trama Unika, L'ultima porta: 12.500 anni fa la fine di un sogno irraggiungibile sconvolse Sefira e il mondo degli uomini. Solo quattro creature erano a conoscenza di quel segreto. Una di loro fu investita dalla catastrofe. Altre due lasciarono che il rancore le dividesse per sempre. L'ultima si sacrificò per salvare il futuro ed evitare che l'odio travolgesse ogni cosa. Dopo millenni, uno di quegli spiriti decide di ripercorrere il passato per dare un corso diverso alla storia. Con estrema scaltrezza e desiderio di vendetta riporta alla luce tre passaggi segreti, le Porte che collegavano Sefira alla Terra. Il piano è perfetto, ma un imprevisto innesca un sistema di distruzione irreversibile che catapulta tutti allo stesso pericolo di millenni prima. Per bloccare il meccanismo è necessario recuperare tre chiavi nascoste in luoghi lontanissimi e impervi. In quarantotto ore. Alcuni angeli e pochissimi umani possono cambiare il destino ed evitare l'estinzione degli uomini. È corsa contro il tempo, in un crescendo di emozioni e colpi di scena, tra il Monte Kailash in Tibet, la Piramide di Giza in Egitto, l'Isola di Pasqua nell'Oceano Pacifico. E quando uomini e angeli perderanno ogni speranza di fronte al cataclisma di dimensioni bibliche che sta per spazzare via il mondo, ancora una volta la verità prenderà il sopravvento e farà luce sull'ultimo mistero.

    Recensione ed analisi


    Valutazione Unika. La fiamma della vita e Unika. L'ultima porta: 3/10

    La prima cosa che ho fatto una volta finito Unika. La Fiamma della Vita è stato andare nel topic “peggior lettura” per condividere il nuovo primo posto della mia classifica. Ho poi leggiucchiato anche il seguito Unika. L’ultima porta e scegliere quello che mi è piaciuto meno è difficile, ragion per cui mi sono limitata a sfogliare soltanto il prequel Unika. Il Capitolo Segreto.
    Le buone intenzioni in questi libri senza dubbio ci sono, ma troppe volte sono eclissate dai difetti del libro. Non si tratta solo della qualità della scrittura, che reputo scarsa; i problemi principali sono la mancanza di coerenza che pervade tutti i libri, la perdita di buon senso/capacità cognitive di cui soffrono saltuariamente i personaggi, e soprattutto alcune situazioni che a mio parere nascondono dei messaggi assolutamente sbagliati.

    Punti negativi
    L’ho già detto in un’altra recensione, ma mi ripeto: una delle cose più importanti per me in una storia è che le cose abbiano un senso, trovarmi davanti a falle logiche mi manda in bestia e fa precipitare il mio giudizio su un libro. Da questo punto di vista, Unika mi ha fatto venire voglia di prendere un muro a testate. Ci sono tanti di quegli esempi che potrei fare una recensione solo su questo. Per amore di sintesi, mi limito a segnarne due che mi hanno colpita in modo particolare e che contengono i problemi principali di cui parlavo prima.
    Metatron è il capo degli angeli, il più forte e il più saggio. Già nel primo libro io ero perplessa davanti ai suoi piani di battaglia e alle difficoltà degli angeli nello scontro quando in precedenza è lui stesso a dire che uno solo di loro “ha il potere di distruggere milioni di demoni”, ma è nel secondo che Metatron si supera.
    Piuttosto che far vincere Ophidiel, meglio distruggere la Terra! Una bella apocalisse e via!
    Credo che il capo degli angeli abbia idee bizzarre in merito a quello che può essere definito “il male minore” e mi preoccupa pure la sua tendenza a ricorrere al genocidio della razza umana alla bisogna, visto e considerato che è recidivo (terzo libro). E meno male che nel primo libro considerava terribile l’idea di creare nuovi angeli solo per mandarli in guerra.
    Ma soprattutto, l’idea di un genocidio come soluzione a un problema in un libro dai 12 anni in su?

    Peggio ancora vanno le cose sulla Terra. La cosa più neutra che mi sento di dire è che Zack, Jo e Evie (i tre quindicenni protagonisti) nella vita reale sarebbero troppo sprovveduti per sopravvivere. Ecco il loro incontro con Craig Walden (il singolare professore di teologia) nel primo libro:
    Il terzetto di quindicenni marina la scuola per discutere di eventi inquietanti che stanno sconvolgendo la loro vita:
    1- Jo crede che qualcuno lo spii mentre dorme, prova ne è la farina che sparge sul pavimento della stanza, che al suo risveglio è smossa, anche se non ci sono impronte (l’ipotesi della corrente d’aria/spiffero dalla finestra non è contemplata)
    2- Evie fa sogni angoscianti con protagonista un serpente che entra dentro di lei (l’ipotesi che sia un semplice incubo non è contemplata)
    3- Zack è seguito da un tipo misterioso con gli occhi gialli e luminescenti (che è effettivamente l’unica cosa inquietante delle tre)
    A questo punto si unisce a loro Walden, docente universitario quarantenne che stava lì a origliare i loro discorsi. Lui ha la soluzione: spiegherà loro tutto, però devono venire nel suo chalet isolato senza dirlo ai genitori. Il trio, compreso Zack che in teoria è il più sveglio del gruppo, non ha dubbi: l’unica cosa sensata da fare è seguire lo sconosciuto!
    Non è detto sul libro, ma sono sicura che pure i loro genitori, come i miei, hanno spiegato ai figli che non si va in giro con gli estranei.

    Questa per me è senza dubbio la parte peggiore di tutti e tre i volumi, la sola idea che su un libro per ragazzi di 12 anni ci sia una scena del genere mi fa rabbrividire e indignare.

    Punti positivi
    Di buono c’è che nascoste qua e là ci sono delle parti “educative”, scene che parlano di ambientalismo, di valori umani e dell’importanza della vita in generale, un proposito lodevole senza alcun dubbio, soprattutto vista la giovane età del pubblico a cui il libro dovrebbe rivolgersi. Sfortunatamente queste scene non sempre mi sono sembrate ben inserite nella narrazione e cosa per me ancora più grave, sono in conflitto aperto con altre (l’esempio perfetto è nello spoiler su Metatron). Che Allibis abbia voluto dare insegnamenti positivi però è comunque un punto a favore.

    Stile di scrittura
    Come dicevo prima, non ho apprezzato lo stile. Allibis ha la tendenza a costruire frasi brevi e di lunghezza limitata sono pure i capitoli, cosa che spezza la narrazione e non le permette di scorrere liberamente.
    Ho trovato piuttosto fastidiosa soprattutto la costruzione di certe frasi come queste, tratte entrambe dal primo capitolo del primo libro:
    “Dai loro occhi filtrano strali di paura che cristallizzano il gelido silenzio sceso nella stanza.”
    “Indugia per qualche secondo, respirando l’emozione profonda di quell’istante carico di sentimento.”
    I volumi di Unika sono pieni di frasi simili, che ti costringono a fermarti e a riflettere su elementi che nello svolgersi degli eventi sono irrilevanti, tipo cercare di figurarsi l’immagine della prima frase e scoprire di che emozione e di che sentimento si parlerà mai nella seconda.
    Altra cosa che mi ha infastidita è la tendenza a dare informazioni di cui non si ha stretto bisogno nella storia, solitamente tramite un attacco di logorrea di Walden, che spesso e volentieri parla pure a sproposito.
    Come quando mentre si reca sull’Isola di Pasqua si mette a fare una lezione sulle piramidi egiziane (magari pure interessante, ma parlare invece del posto dove siete diretti?) o quando in piena fuga si mette a spiegare cos’è un teriantropo (pertinente al caso, ma direi rimandabile ad un momento in cui non stai correndo per salvarti la vita).
    L’unica cosa che non spiega è come ha fatto attraverso i suoi studi ad arrivare al terzetto di Maple Town (ebbene sì, la città in cui vivono si chiama come il cartone animato), che non solo ha attinenza con la storia, ma giustificherebbe pure la sua comparsa.

    Consigliato a
    Unika viene segnalato nei siti di vendita come adatto dai 12 anni in su; la mia impressione è che dopo i 14 molti dei concetti qui espressi siano però troppo ingenui per i lettori. Ad esempio l’idea degli angeli che assumono varie forme (draghi, gnomi, animali vari) può essere godibile per i più giovani, ma se parliamo di pre-adolescenti non so per quanto possa durare il fascino di questa cosa. Lo stesso vale quando si parla di concetti come “fare una buona colazione è importante” in un mondo in cui non si ha fame: se lo scrivi cercando di insegnare a un ragazzino l’importanza di mangiare al mattino è un conto, ma ragazzi un po’ più maturi se lo chiedono che senso abbia mangiare senza lo stimolo dell’appetito. E così via.

    Edited by Pagi79 - 4/2/2022, 16:13
     
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    Ti corretto alcune cose mancanti come i sottotitoli in h2 e il nome del libro dopo la parola trama (: Sono apparentemente superflue, ma hanno importanza quando la pagina viene scansionata da Google. Ah a proposito, potresti candidarti come Redattrice visto che te la cavi piuttosto bene a recensire :P
     
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    CITAZIONE (Steph @ 27/10/2013, 21:09) 
    Ti corretto alcune cose mancanti come i sottotitoli in h2 e il nome del libro dopo la parola trama (: Sono apparentemente superflue, ma hanno importanza quando la pagina viene scansionata da Google. Ah a proposito, potresti candidarti come Redattrice visto che te la cavi piuttosto bene a recensire :P

    :sigh: Non vorrei fare allarmismi, ma ho paura di averli cancellati pure nelle altre recensioni, meglio che vada a controllare. Meno male che me l'hai fatto notare o sarei andata avanti a oltranza...
    Per la storia della Redattrice a dire la verità ci stavo pensando pure io visto che sono lanciata a fare recensioni (è diventata la mia droga serale). Devo candidarmi in bacheca, dove c'è la spiegazione dei gruppi del forum?
     
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    Yep c'è il Topic di Reclutamento dello Staff (: In realtà è un topic in Annuncio, quindi compare in tutte le sezioni in cima.
     
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3 replies since 27/10/2013, 20:53   258 views
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