Palestra

Distretto Alto

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  1. Cip_
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    CITAZIONE (xSteph @ 28/4/2013, 14:48) 
    Va bene :asd: Ok quindi tocca a voi giusto? Ormai Jared se n'è andato.

    Sì, ad Amy o a Fair, Ice per adesso ha parlato già abbastanza XD
     
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  2. ladyfair
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    Meglio Amy. È da un pò che è muta
     
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  3. "Amy"
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    Nicole Redgrase

    Sì, penso che la riva del lago sia un posto adatto, e penso anche che Jared sarebbe la persona più adatta a procurarci oggetti per comunicare tra di noi in sicurezza. Poi, lui se ne va senza aggiungere altro, senza salutarci. Tipico, e sorrido tra me e me. So che si è fatto tardi, che i Funzionari non potranno ignorare a lungo tre o quattro ragazzi che confabulano in un angolo all'uscita della Palestra, perciò credo che questo sia il momento giusto per tagliare la corda. Ho tanta voglia di rannicchiarmi sul divano di casa mia e riflettere un po' su tutto ciò che è successo oggi. Da tempo la mia solita, noiosissima routine non veniva sconvolta da eventi del genere. Evidentemente c'è qualcosa che bolle in pentola, tra la Società e l'Insorgenza, e io voglio scoprirlo al più presto. Sorrido a Psyche. "E' meglio che vada. Alla settimana prossima.". Rivolgo un cenno del capo ad Ice come saluto, poi mi volto e mi allontano lentamente. La mia non è scortesia verso di lei, è soltanto disagio. Voglio conoscerla meglio prima di riuscire ad inquadrare quella sua personalità così complessa. Perciò per ora, starò sulle mie.
     
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  4. ladyfair
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    Cassandra Psyche Seeyr

    Guardo quindi Nicole avviarsi dietro a Nate. Mi sembra quasi che alla ragazza piaccia molto stare in sua compagnia... ma non sono affari miei. Guardo Ice. "Ho idea che tu sia la persona più affidabile del gruppo, è quindi probabile che sia stata affidata a te. In caso fosse così, vediamoci qui e andiamo al lago insieme. Avremo modo di parlarne prima di incontrarci con loro. Ti aspetterò fino a mezz'ora prima dell'appuntamento di gruppo. Dia duit."
    Con un ultimo saluto, me ne vado.



    "dia duit" è irlandese, vuol dire "ciao". pensavo che avrebbe dato un po' di brio il fatto che conoscesse qualche parola di irlandese. Magari soprattutto le imprecazioni. ;)
     
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    Ho i miei dubbi che nella Società ci siano piu lingue :grat:
     
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  6. ladyfair
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    Nella società no, ma fuori è possibile. Psyche è cresciuta fra insorgenti e contadini
     
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  7. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    Psyche è quella che si dimostra più disponibile tra di noi, il che è alquanto ironico considerando che la Società ci istruisce alla pace e all'uguaglianza, mentre fuori deve essere molto più difficile.
    Probabilmente è proprio questo il punto. La Società mi ha cullata per quindici anni, era il mio approdo sicuro e mi ha tradita. Com'è possibile fidarsi di qualcuno quando ciò in cui riponevi tutta la tua fiducia ti volta le spalle?
    Cammino per una decina di metri fino a raggiungere il muretto, alto poco meno di un metro, che delimita il ripido dislivello del Distretto Alto. Con un piccolo salto mi ci siedo lasciando le gambe a penzolare ad una dozzina di metri da terra.
    Mi guardo intorno per un attimo asicurandomi che ancora non ci sia nessuno. Non è strano per gli abitanti di questo Distretto vedermi qui da sola, ma non mi piace che mi vedano estrarre le istruzioni.
    Mi porto il foglietto davanti al viso concentrandomi sulla consistenza della carta da portale. Non ho avuto tempo di notarlo prima, ma si sente che è molto più rigida di quanto dovrebbe. Con lentezza e cura lo spiego e tra le mani mi cade una microscheda. Non è la prima volta che succede, di solito devo copiare dei dati dal miniportale di mio padre; mi hanno insegnato da molto tempo a non lasciare alcuna traccia.
    Sul foglio le parole sono scritte a mano. Non sono scritte con quell'alfabeto elegante che ogni tanto si vede in alcuni manufatti dove le lettere sono legate in sinuose linee. No, è semplicemente una copiatura dei caratteri dei portali, mi sono allenata anche io nel riportarla in caso di bisogno. Piccoli solchi lasciati nel fango e nella terra mentre aiutavo a curare le neorose, prima, veri e propri messaggi all'Insorgenza poi. Alla fine ho personalizzato le lettere, rendendole diverse da tutte le altre, ma lo stesso uguali. Calligrafia, così l'aveva chiamata Rys una volta. Molto tempo fa, quando tutti sapevano scrivere a mano e c'erano gli stumenti da scrittura, tutti avevano una propria calligrafia. Chissà quanto poteva diventare difficile riconoscere una lettera scritta da mani diverse dalle proprie...
    Le istruzioni sono un po' criptiche, come sempre:

    E' tutto lì. Esegui con la morte della notte.
    Nuova brace, all'Interno. Evita che bruci.
    Sisifo, nella sua salita, ha visto un mantello bianco, scivolava alle tue spalle. Allaccialo.



    Accartoccio con lentezza il foglietto stringendo il pugno. 'La morte della notte' per molti significa l'alba, ma io so che intende la luna nuova. Domani notte ci sarà la luna nuova, perciò domani dovrò eseguire quanto è segnato nella microscheda.
    La parte relativa alla 'nuova brace' è ovviamente Psyche.
    Il 'mantello bianco' è ciò che più mi dà da pensare. 'Allaccialo' vuol dire che lo devo portare dalla mia parte, che deve diventare un Insorgente. Potrebbe essere Jared, che si è presentato con una camicia bianca, ma ne dubito molto. E' più probabible che sia un Funzionario. 'Scivolava alle tue spalle'. Un Funzionario che mi si è avvicinato. Lui ha detto che mi seguiva. Non ha specificato da quanto. E se fosse proprio Alex? Tutto mi porta a pensare a lui e l'Insorgenza di solito agisce così. Piccoli dettagli che solo noi possiamo comprendere.
    Infilo distrattamente le mani in tasca, lasciando caderci dentro le istruzioni e la microscheda. A casa avrò modo di distruggerle in tutta calma.
    Mi concentro sulle montagne che bloccano l'orizzonte. I miei pensieri si focalizzano come al solito su Marcus. Senza quasi accorgermene porto una mano sulla cicatrice alla tempia.
    E se non fosse successo? Se fossi rimasto con me, Marc? Come sarebbe tutto adesso?, mi chiedo per la ventesima volta. E per la ventesima volta mi rispondo allo stesso modo. Sarei come loro adesso. Felice e soddisfatta della mia vita perfetta, con l'ambizione di raggiungere la carica di Funzionaria. Sorridente e allegra come quando ero bambina. Sarei ancora Sasha.
    Devo smetterla di pensare a lui, in questo momento. Mi devo concentrare su Alex, su cosa fare con lui. Spero di avere ancora un po' di tempo, non hanno dato indicazioni sul quando mi devo allacciare il mantello.
    Ad occhi chiusi mi giro scendendo dal muretto. Faccio solo mezzo passo, con gli occhi bassi, e mi ritrovo a sbattere contro qualcosa di non troppo morbido. Per l'impatto improvviso perdo l'equilibrio e inizio a ricadere pericolosamente contro il muretto in pietra.


    @Tutti: dobbiamo fare attenzione quando scriviamo di non mettere in testa o in bocca ai nostri pg espressioni tipicamente nostre. Bisogna sempre considerare che alcune cose per loro sono inesistenti e perciò non avrebbe senso che dicano per esempio "mettere i bastoni fra le ruote" "tutto fumo e niente arrosto", ecc.

    @Lena: adesso vedi di prendermi, vorrei evitare il trauma celebrale perché ho sbattutto al testa contro la pietra :sasa:
     
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  8. †Lena†
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    Alexander Thomas Weyx


    Esco dalla casa e mi dirigo verso l'aeromobile percheggiata davanti al vialetto.
    Oggi è il giorno in cui Natasha e quegli altri ragazzi si sarebbero incontrati. Anche se controllando l'ora penso che l'incontro si sia ormai già concluso.
    Sono stato in dubbio fino all'ultimo se riferire al Capo del Dipartimento Sicurezza, della loro riunione così che avrebbe potuto mandare qualcun altro a vedere cosa sarebbe successo e a tenerli d'occhio, ma giusto stamattina ci ho rinunciato... Avrei avuto altre occasioni per incontrare Natasha e avrei preferito dare a quel pallone gonfiato una bella notizia, piuttosto che ammettere di aver incasinato tutto.
    Sento le tempie pulsarmi e sono stanco a causa delle ultime notti insonni che ho passato a rimurginare. E il fatto che mi abbiano spedito da una parte all'altra di Center per delle sciocchezze non aiuta di certo.
    Salgo sull'aeromobile ed esco dal Distretto Sunflower, che per caso si trova vicino al Distretto Alto e, guarda caso, potrei passare di lì per ritornare in ufficio anche se questo allungherebbe un po' la strada.
    Sospiro. In questi due giorni mi capita un po' troppo spesso di sospirare.
    E' inutile ormai che mi ponga il quesito, tanto lo so che passerò da quella parte anche solo per dare un'occhiata; lo sapevo fin da quando mi hanno detto che sarei dovuto andare là per risolvere una quisquilia (una ragazza aveva perso il suo portapillole e sosteneva che qualcuno glielo avesse rubato).
    Arrivo all'incrocio e al posto di andare dritto verso il centro di Central, vado a sinistra verso il Distretto Alto.
    Rallento e dopo un po' vedo alla mia destra uno stabilimento che deve essere sicuramente la Palestra, ma davanti non c'è nessuno; poco più avanti vedo una ragazza seduta sul muretto e la riconosco subito a causa degli stessi lunghi capelli marroni che ho visto sparire dientro la porta di casa sua un paio di giorni fa. Parcheggio un po' oltre la Palestra e mi incammino verso di lei anche se non so cosa dirle. Sono alle sue spalle quando si gira e ad occhi bassi scende dal muretto; sto per aprire la bocca per salutarla quando va a sbattere contro di me e ricade all'indietro. Allungo d'istinto le mani e la prendo per la vita.
    "Come va, Natasha? Ti sei fatta male?", le chiedo preoccupato, continuando a circondare la sua vita con le braccia.

    Non so se ci sono dei capi all'interno di ciascun dipartimento, ma facciamo di sì, dai :P
     
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  9. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    Bene, Ice, due su due. Non faccio in tempo a pensare i loro nomi che spuntano come funghi, dannazione!
    Sono pietrificata dalla sorpresa e lui non mi ha ancora lasciata.
    "Alex!", esclamo imponendomi di sembrare amichevole. "Sì, tutto bene, avevo la testa fra le nuvole e non ti ho notato... Certo, anche tu! Si avverte prima di sbucare dal nulla", decido di buttarla sul ridere. Non credo abbia visto le istruzioni, in ogni caso è meglio non portarlo su quella pista.
    Cerco di divincolarmi, ma la sua stretta è abbastanza forte. Non posso neanche staccarmi con forza e con i metodi più efficaci, non è un comportamento consono ad una Cittadina... E non credo che lui approverebbe la propria castrazione...
    Decido di puntare sulla diplomazia. "Senti, Alex, hai un'ottima presa, ma ti dispiacerebbe lasciarmi? Ho ritrovato l'equilibrio, adesso", sorrido innocentemente. "Volevi qualcosa, comunque?". L'occasione mi si è presentata prima di quanto volessi, ma tanto vale approfittarne.
     
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  10. †Lena†
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    Alexander Thomas Weyx


    Sono per un attimo confuso davanti a questa Natasha un po' più amichevole in confronto a qualche giorno fa, poi recepisco le sue parole.
    Stacco le mani dal suo corpo imbarazzato e arretro di un passo. Non mi ero accorto che ho continuato a stringerla nonostante avesse ritrovato l'equilibrio.
    "Scusami, in questi giorni ho la testa tra le nuvole. Al lavoro mi stanno stressando", dico sorridendo e portando le mani in alto in segno di resa. "Non volevo niente; solo che passavo di qua e ti ho vista seduta sul muretto tutta sola ed ho deciso di venirti a salutare." continuo in tono che spero sembri tranquillo; in realtà non so neanche io per quale motivo mi sono avvicinato a lei o che cosa speravo di ottenere in questo modo. "Comunque hai ragione, avrei dovuto avvisarti della mia presenza", convenni.
     
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  11. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    Sì, certo, come no? Solo per salutare la tua vicina di casa interrompi chissà quale compito affidatoti dalla Società!
    Puoi fare di meglio, Alex, avanti.
    Scuoto la testa rassegnata.
    Se devi essere dei nostri, sarà meglio che tu faccia un bel corso su come mentire e inventarsi scuse.
    "Stavi tornando al lavoro o andavi a casa?", gli domando giusto per continuare la conversazione. "Io stavo facendo passare il tempo in attesa dell'aerotreno che dovrebbe passare fra...", lancio un'occhiata al mio orologio e sbuffo annoiata, "esattamente trentadue minuti". Sospiro pesantemente. "Be', non ho voglia di entrare di nuovo in Palestra e cambiarmi per scalare solo una parete. A quanto pare dovrò attendere ancora per un bel po'".
     
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  12. †Lena†
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    Alexander Thomas Weyx


    Piego la testa di lato e socchiudo gli occhi osservando pensieroso Natasha. Mi sembra di aver scorto un lampo di scetticismo nel suo sguardo quando ho finito di parlare, seguito subito dopo da uno di sfida e questo mi lascia per un attimo confuso.
    E ancora più perplesso quando scuote la testa rassegnata e continua con quel suo tono un po' più amichevole.
    Chissa che le sarà preso?
    Mi riscuoto dal mio torpore e mi accorgo che ha finito di parlare.
    Metto le mani in tasca e sorrido cordiale: "Se vuoi ti posso offrire un passaggio a casa. Tanto ormai la mia giornata lavorativa è quasi finita e il rapporto lo posso anche scrivere comodamente seduto nella mia stanza e inviarlo tramite il portale", mi stringo nelle spalle, "Tanto è soltanto una sciocchezza e non credo che avranno qualcosa da ridire visto che l'ho fatto altre volte".
     
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  13. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    Lancio un'occhiata attorno a me fino a quando individuo l'aeromobile parcheggiata poco distante. Sono molto poche le aeromobili che circolano nella Società, tutti usiamo gli aerotreni, ma alcuni Funzionari devono avere modo di spostarsi più velocemente. Da quello che so, però non si utilizzano molto fuori dalle città.
    "Oh, be', te ne sarei molto grata. Non sono una persona pazientissima".
    Sono solo disposta ad aspettare anni pur di arrivare ai miei obbiettivi, aggiungo mentalmente con tono ironico. L'Insorgenza sa bene quanto la pazienza sia una mia grande dote.
    "C'è solo un'aeromobile nei dintorni, presumo sia la tua. Andiamo?", domando retoricamente cominciando ad incamminarmi.


    @Lena: ti do il permesso di far salire Ice senza che io debba scrivere un altro post. Però il viaggio in aeromobile mi serve.
     
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  14. †Lena†
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    Alexander Thomas Weyx

    Rincorro Natasha e le apro la portiera accompagnando l'azione con un gesto della mano, invitandola a salire; lei entra e io vado immediatamente dall'altra parte per mettere in moto e partire. Ho ancora in mente il nostro ultimo incontro: la conversazione stentava e appena l'aerotreno era arrivato nel nostro Distretto lei subito era filata via; il fatto che invece questa volta si sia fatta avvicinare e mi abbia dato indirettamente l'idea di accompagnarla a casa con l'aeromobile in modo magari di poter parlare mi fa sperare che non abbia rovinato tutto l'ultima volta.
    "Come va invece da voi, nel Dipartimento Abbinamenti? Immagino che abbiate molto da fare con l'avvicinarsi del quindici giugno*", commento lanciandole una rapida occhiata.


    Non so miminamente come siano fatte le aeromobili, mi spiace :conf:
    *Mi pare che qualcuno avesse detto che il GdR era ambientato prima del 15 Giugno :dunno: :sasa:
     
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  15. Cip_
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    Natasha "Ice" Shadrick

    "Come ogni mese. Per fortuna quest'anno è un mese tranquillo. Sembra che invece la fine dell'estate ci farà penare. Ci sono molti nati tra il sedici di agosto e il quindici di settembre", rivelo. "Manca poco più di una settimana e dobbiamo controllare e definire gli ultimi dettagli solo di due Province. E' una delle fatiche degli Abbinamenti: non ci sono mai momenti morti".
    Se poi ci metti in mezzo anche alcuni incarichi dell'Insorgenza..., aggiungo mentalmente.
    Non ho nient'altro da aggiungere al mio discorso, perciò rimango in silenzio guardando fuori dal finestrino. E' l'occasione perfetta per iniziare la missione, ma l'idea di stare per sbagliare non mi abbandona.
    Avanti, Ice, 'Via il dente via il dolore', si diceva tempo fa.
    Socchiudo gli occhi respirando profondamente stando attenta a non farmi notare. Infine, mi volto verso Alex.
    "Non ti senti mai stanco di piangere i fantasmi del passato?". E' fatta. Non posso più tirarmi indietro.

     
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49 replies since 11/4/2013, 13:05   483 views
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