Votes taken by Aluxx

  1. .
    Ah ovvio!!! Anche lo spin-off è prenotato :)

    Appena lo finisco ti faccio sicuramente sapere!

    Per ora mi sta intrigando moltissimo:
    sono arrivata al punto in cui si stanno organizzando per uscire dalla recinzione, quindi sono ancora all'inizio. Mi sa che sta sera mi berrò un altro bel pò di capitoli ^_^
  2. .
    “Pronto intervento…”
    “Aiuto, aiutatemi vi prego”
    “Da dove chiama signora?”
    “Aiuto! Aiuto!”
    “Tranquilla, mi dica come si chiama, quanti anni ha e dove si trova così le mando i soccorsi”
    “Mi chiamo Sky Rosenberg, ho 15 anni, ma non so dove mi trovo”
    “Ok, cosa vedi intorno a te?”
    “Niente, è tutto buio qui. Sono chiusa in un baule o qualcosa di molto stretto… non riesco a muovermi. Aiutatemi, ho paura…! Non voglio morire…!”
    “Chi ti ha messo lì dentro?”
    “Non lo so, ricordo solo che ero nel bagno di un fast food e poi il buio.”
    “Senti dei rumori intorno a te?”

    Trattenni il fiato più che potei pur di riuscire a sentire anche il minimo fruscio, un segno, il più piccolo, che ci fosse qualcuno vicino a me. Niente. Non c’era anima viva.
    “Sky? Ci sei?”
    “Sì” - mi lamentai - “Non c’è nessuno qui, mi hanno abbandonata….”
    Iniziai a singhiozzare, e il singhiozzo divenne un lungo pianto che temevo non sarebbe più terminato.

    “Sky, non piangere, ascoltami. Prova a toccare le pareti del baule, prova a sentire se trovi un’apertura, un lembo di qualcosa, un gancio…”
    Passai la mano lungo le pareti per quanto la posizione non mi permettesse di percorrerle interamente, ma non riuscii a trovare nulla, sentii semplicemente che erano davvero morbide, come fossero rivestite di tessuto.
    “No, non c’è nulla, solo del tessuto.”
    “In che senso?”
    “E’ tutto coperto di tessuto”
    “Va bene Sky, forse ti hanno messa dentro un sacco, prova a toccare sopra la tua testa, prova a sentire se trovi un nodo” “Non ci posso arrivare alla testa, sono bloccata.”
    “Va bene Sky, ora devo riattaccare altrimenti ti si scaricherà il cellulare. Durante la chiamata abbiamo localizzato la tua posizione. Ora i soccorsi verranno a cercarti. Come si chiamano i tuoi genitori e dove abitano?”
    “Si chiamano Jhon e Christine Rosemberg e abitano al 125 di Rathbone street.“


    125 di Rathbone street, Londra

    La donna aprì la porta, gli occhi scavati dal pianto, una tuta consumata dagli anni e qualche macchia di sugo sulla manica destra. I capelli sciolti sulle spalle sembrava non li avesse pettinati da giorni.
    “La signora Rosemberg?”
    “Sì, sono io.”
    “Signora posso accomodarmi? Dovrei dirle alcune cose riguardo sua figlia.”
    La donna sembrò risvegliarsi da un lungo torpore, e quando ebbe scandito anche nella sua testa quell’unica frase che il poliziotto le aveva detto, chiamò a gran voce il marito con tutto il fiato che aveva in corpo.
    Quando entrambi furono seduti, con molta calma il poliziotto spiegò loro quanto successo, e non poterono credere alle loro orecchie.


    Mi chiamo Sky Rosemberg, ho 15 anni, vivo al numero 125 di Rathbone street, Londra.
    Mi chiamo Sky Rosemberg ho 15 anni e sono stata sepolta viva per errore.

    Un pomeriggio ero uscita con le mie amiche, volevamo solo passare un pomeriggio come tanti altri. Vivian, la mia migliore amica, mi rovesciò un intero bicchiere di frullato sulla mia maglietta preferita.

    Mentre ero rinchiusa in quella scatola, riuscivo a pensare solo a quanto mi sentissi in colpa per averla sgridata così tanto per una stupidata.
    Riuscivo a pensare solo a quanto avrei voluto rivederla ancora e abbracciarla e dirle che mi dispiaceva. Volevo rivedere la mia mamma, il mio papà.


    Infuriata, me ne andai in bagno per cercare di togliere la macchia, poi il buio.
    Una donna mi aveva colpito alla testa e trascinata fuori dal locale passando dal retro.
    Ero su quella macchina dell’orrore da mezz’ora quando le mie amiche diedero l’allarme, ma era troppo tardi.
    Dopo avermi drogata, mi aveva infilata dentro una bara, mi aveva spedito tramite una falsa compagnia di pompe funebri all’aeroporto: destinazione Porto Rico. La donna, una certa Melita Vasquez, faceva parte del racket delle prostitute, trafficava in minori che rapiva in Europa e faceva prostituire in Sud America.
    Mi aveva drogato tanto da farmi perdere i sensi.
    Ma quando arrivai all’aeroporto di Porto Rico nessuno venne a reclamare la salma poichè la donna era stata uccisa da un protettore prima di salire sull’aereo.
    E' così che il 10 agosto 2012 venni sepolta, fino al mio risveglio .
  3. .
    Il lavoro di Lustralis è davvero ben fatto, mi piace soprattutto perchè ha dato un senso anche all'ambientazione, complimenti!

    Bellissimi i colori del disegno di Sotze anche se trovo che la figura a destra sia un pò confusa, che si perda in mezzo al paesaggio, non si capisce quale sia il punto focale.
3 replies since 2/5/2013
.